Sorrise rassicurante e Taehyung percepì quasi il calore di una buona prima notizia «Credo che non sia neanche più necessario applicare l'unguento, ma il bendaggio dovrà portarlo ancora per molto. Qualche movimento brusco potrebbe far riaprire qualche ferita ancora troppo debole ed infettarla.»

Con un sorriso andò poi a guardare il pirata intento a rimettere una maglietta ingiallita – ripescata da alcune servitrici – e avvicinarsi a lui per poter inginocchiarsi così da essere in una posizione più in basso rispetto alla sua.

«Hai sentito, presto o tardi potrai anche togliere le bende.» strinse le dita attorno a quelle del pirata quando le sentì afferrare le sue mani, e d'istinto le avvicinò al suo grembo, come se volesse far conoscere il contatto del pirata al feto al suo interno.

In realtà era così raro per loro poter anche solo sfiorarsi a vicenda, senza che gli occhi invadenti del Comandante Park si mettessero tra di loro, che quei rari momenti diventavano i più preziosi.

Un piccolo bacio sulla sua nocca allargò il sorriso sulle labbra del principe e gli fece desiderare di più «E voi? Come state?»

«Seokjin dice che ci stiamo riprendendo.» ridacchiò «Non ho più capogiri e mi sento più in forze.» anche se sarei più sereno a non saperti qui, in costante pericolo, avrebbe voluto aggiungere. Non lo fece però, consapevole che il pirata non l'avrebbe mai lasciato solo ad affrontare tutto ciò che gli aspettava.

«Mi dispiace rompere la vostra bolla d'amore, ma sento dei ferormoni fin troppo familiari avvicinarsi.» fu il medico a distrarli – che come sempre, quando i due creavano un contatto più ravvicinato, si isolava prestando attenzione ai suoi pensieri e ignorando i due amanti presenti nella stanza così da lasciare che i due potessero parlare intimamente. Ma che, come un guardiano, era sempre pronto a proteggerli da chiunque li volesse separati – e affrettarsi a richiamare il pirata così che potesse allontanarsi dal principe.

Infatti, dopo poco più di un minuto, fece il suo ingresso nella stanza il Comandante Park. Gli sguardi gelidi che si rivolsero i due alfa fecero raggelare la stanza, ma fu solo questione di attimi prima che Bogum rivolgesse nuovamente lo sguardo all'unico omega lì presente ed avvicinarsi con un sorriso smorzato dall'espressione arrogante.

«Non dovreste essere nel suo studio Vostra Altezza?» il tono fintamente mellifluo gli fece storcere il naso ma a disgustarlo ancor di più furono i movimenti del Comandante che, non distogliendo lo sguardo dal suo, si inchinò leggermente per afferrargli la mano e sfiorare con le labbra le nocche – proprio come aveva fatto Jungkook qualche minuto prima. Gli fu difficile mantenere un'espressione neutra ma non si privò di allontanare la mano dalle grinfie di quell'uomo per poter tornare a prestare attenzione a qualsiasi altra cosa che non fossero i due alfa.

Poteva già sentire nell'aria i forti e dolci ferormoni di Jungkook, misti ad un pizzico di rabbia e gelosia, riempire la stanza. Non importava quante volte lo pregasse di non dare peso ai gesti e parole di quell'uomo, il pirata continuava a imporsi come poteva pur di difenderlo.

«Avevo bisogno di una pausa.» rispose al Comandante distogliendo lo sguardo e puntandolo verso le grandi vetrate così da poter nascondere la sua espressione. Sentì l'aria muoversi accanto a sé dopo qualche minuto e poi quei passi pesanti allontanarsi di poco, con il suo fare militare.

Osservò il comandante camminare con braccia incrociate e avvicinarsi alla finestra lì presente, osservando le flotte reali in sospeso sul mare. Lo stemma reale ondeggiava a causa del forte vento mentre i primi mercanti e pescatori mettevano piede su di essa pronti per il rituale viaggio che mensilmente permetteva lo scambio di merci tra i paesi o isole vicine.

«Come dovreste ben sapere, o forse siete troppo distratto per ricordarlo, i ricchi mercanti approderanno a giorni al nostro porto.» si voltò lanciando uno sguardo al principe e poi al pirata, così distanti da loro in quel momento, come se potesse scorgere dai loro sguardi se stessero nascondendo qualcosa. La sua ossessione nei confronti di quell'omega lo avrebbe portato a chiuderlo in una stanza ed evitare qualsiasi contatto con altri generi, ma al tempo stesso la sua posizione adesso di grado più importante rispetto al passato, lo portava a stare via più tempo e non poter tenere sotto controllo quei due. Era fondamentale perché il suo piano riuscisse, aveva bisogno ancora di tempo, il necessario che vedesse lui e il principe omega con una fede nuziale al dito, legati da una promessa di fronte al loro sovrano. Quando quel momento sarebbe arrivato, allora avrebbe potuto marchiare definitivamente l'omega ed ottenere tutto ciò che aveva sempre desiderato.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now