𝓛𝓸𝓴𝓲

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Dopo essermi svegliata, mi accorsi che avevo dormito per circa cinque ore.

Il piccolo orologio d'oro appeso alla parete della mia stanza segnavano le 7:00 di sera.

 Raggiunsi così l'altro lato dei nostri appartamenti: sul tavolo era poggiato un vassoio pieno di biscotti alla cannella.

- Sono passate le ancelle mentre eri ancora sotto le coperte. Sono state molto gentili a portarceli. -

Esordì mio fratello, alludendo ai dolcetti: nel suo sguardo poteva scorgersi perfettamente un'aria a dir poco sognante.

- Colpo di fulmine, eh? -

Constatai, assumendo un'espressione maliziosa: Daniele mi diede nel frattempo una piccola gomitata sul fianco sinistro.

- Senti chi parla, ma se te lo stavi mangiando con gli occhi quella specie di capretta. -

A Daniele non sfuggiva mai nulla: ero talmente impegnata ad osservare quello strano giovane, che non mi accorsi minimamente delle occhiate da parte sua.

 A giudicare dagli abiti, dovette trattarsi di qualcuno d'alto rango.

Dovevo sapere immediatamente chi fosse. 

Dopodiché ribattei alle sue parole.

- Uh, ma davvero?! In ogni caso devo darti ragione su una cosa...indossava un copricapo molto strano. -

Ridacchiammo per qualche minuto: successivamente mi diressi in direzione della balconata.

Le prime luci serali stavano iniziando ad intravedersi.

 Ero perdutamente innamorata di quel meraviglioso panorama che si prospettava alla mia vista.

In lontananza poteva scorgersi il Bifrost, sospeso sopra il mare.

All'improvviso si posò una bellissima farfalla dalle tonalità verdi e nere sul balcone.

Provai ad afferrarla tra le dita: quest'ultima scomparì, producendo uno scintillio smeraldino.

Rimasi affascinata da quella piccola magia, nonostante l'esasperazione.

C'era qualcuno che stava osando prendersi il gioco di me.

Non avevo dimenticato ciò che accadde quel pomeriggio, prima di addormentarmi.

- E questo è nulla di ciò che vedrai durante la tua breve convivenza qui ad Asgard. -

Una suadente e bellissima voce maschile mi fece voltare di scatto.

Davanti a me se ne stava il giovane che ebbi modo di incrociare nei corridoi del palazzo.

Notai qualcosa in più sul suo aspetto: sfoggiava una capigliatura corvina, occhi verdi come smeraldi e il viso era costituito da lineamenti affilati e spigolosi.

Dovetti ammettere che si trattava di una bellezza sinistra e molto particolare.

Inoltre non potei far a meno di notare quanto fosse alto. 


 La sua splendida armatura spiccava alle prime luci del tramonto asgardiano

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 La sua splendida armatura spiccava alle prime luci del tramonto asgardiano.

Tuttavia riuscì a mantenere la lucidità.

- Chi sei? Come sai di me?! -

Domandai lievemente ostile nei suoi confronti.

- So molte cose su di te e la tua famiglia: le notizie in codesto mondo corrono veloci. -

Mi informò, evitando di rispondere alla mia domanda.

- Ah, fantastico! Comunque sono Elena: Elena Ferreri. -

 Mi presentai gelida, protendendo la mano verso di lui

Quest'ultimo la afferrò per baciarmela.

Non perse tempo a lanciare uno sguardo provocatorio a tal punto da farmi arrossire.

- Elena... -

Sibilò costui: il mio nome appena pronunciato da quelle labbra così beffarde e ironiche somigliava ad una carezza sulla pelle.

Sentivo che in lui ci fosse qualcosa di estremamente caotico, però non ero del tutto sicura.

- E dimmi, mi reputi davvero così insolito? -

 Domandò lo sconosciuto senz'ancora presentarsi.

Me lo ritrovai davanti, percependo il suo profumo e invadermi le narici.

- C...come fai a saperlo?! Chi sei? -

Nonostante fossi inquieta dalla sua presenza, quel giovane dall'anima oscura mi affascinava.

Lo trovai parecchio intrigante e irresistibile.

Prese a carezzarmi la guancia con una lentezza quasi esasperante.

Il suo tocco era freddo, avente qualcosa di stranamente familiare.

Fu allora che mi rivelò il suo vero nome: e non avrei mai dovuto chiederglielo. 

- Te l'ho già detto, so molte cose: anche più di Odino stesso e chiunque in questo regno. Sono Loki...o se preferisci, il Dio dell'Inganno. -

Sussurrò caldo, vicino al mio volto. 

Iniziai a tremare come una foglia.

Ebbi timore di lui sin da bambina, eppure non negai di esserne incuriosita. 

- Percepisco la tua paura, cara ragazza: sarà un piacere stuzzicarti. - 

Ghignò malefico in quel preciso istante. 

- Non ho paura di te: e sappi che non cadrò mai nelle tue trappole menzognere. -

Ribattei decisa senza dargliela vinta.

- Lo vedremo, ragazzina: il fatto che mi ritieni colmo di fascino ne è la prova più concreta. Sei curiosa, ami il rischio...sarà divertente ricorrere ai miei trucchetti verso di te. -

Il ghigno si espanse, divenendo sempre più malizioso.

- Non sono un giocattolino di tua proprietà: non ti permetto di trattarmi in questo modo! -

Urlai, stringendo i pugni. 

Ciò che guadagnai fu nient'altro che una risatina beffarda da parte dell'ingannatore. 

- Ci vediamo stasera, piccola umana: non tardare. -

Non appena sparì dalla mia visuale con la magia, iniziai a ribollire di rabbia.

Chi diamine si credeva di essere? 

Scoprì che era troppo giovane per essere il "fratello" di Odino.

 Ebbi come l'impressione che nella loro storia ci fosse un fondo di bugia.

Quella sera al banchetto avrei scoperto molto di più.

 Loki aveva ragione soltanto su una cosa: ero eccessivamente curiosa.

Nessuno mi avrebbe ostacolata per conoscere la verità nei confronti di entrambi.  








Overwhelmed By Chaos || Marvel - Loki ||Where stories live. Discover now