Capitolo primo

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Minho's POV
-Bene ragazzi, ottimo! Abbiamo finito per oggi, potete andare-

Sorrisi come di consuetudine a quella frase e mi misi addosso una vestaglia marroncina che una donna, Jamie credo si chiamasse, mi stava porgendo. Legai i lacci attorno alla mia vita e nemmeno ebbi il tempo di alzare lo sguardo che una vocina acuta e irritante raggiunse le mie orecchie.

-Signor Lee? Ha fatto un buon lavoro, pensavo- fece una pausa di indecisione ma riprese subito dopo -pensavo che potremmo festeggiare andando a mangiare qualcosa insieme-

Alzai lo sguardo e riconobbi la ragazza con cui avevo appena finito di girare, avrà avuto 22 anni ed era davvero bellissima, non potevo lamentarmi solo che...

-scusami, potresti ripetermi il tuo nome?-

Vidi il volto della ragazza perdere tutto l'entusiasmo che possedeva un istante prima e sentii un nome pronunciato con voce flebile in risposta.

- Jane, Signor Lee. Sono la ragazza americana si ricorda...?-

Ah si ecco chi era, una ragazza arrivata dall'America solo da qualche giorno per un accordo di lavoro.

-Si. Si mi ricordo chi sei- per un attimo vidi un barlume di speranza nei suoi occhi, poi continuai -Senti, Jane... chiunque qui dentro lo sa. Al di fuori di questo edificio io devo essere un estraneo. Per me scopare con qualcuno non ha nessuna importanza capisci? È lavoro e dovresti saperlo, non è così anche per te?-

La vidi arrossire leggermente, forse perché sotto sotto avevo appena dubitato della sua professionalità da porno attrice.

-Si Signor Lee, ha ragione. Mi scusi mi ero fatta abbindolare dai suoi modi dolci, è un vero rubacuori- seguì una risatina isterica, cercava, ritengo, di non cadere nel ridicolo.
Modi dolci? A stento le ho rivolto la parola, dovevo trattenermi per non riderle in faccia, sarebbe cattivo pure per uno come me.
Odio le persone così, oche a cui importa solo dell'aspetto fisico e delle apparenze. Purtroppo nel mio mondo non può essere altrimenti, non posso pretendere di incontrare persone normali.

-Si lo capisco, è il mio lavoro dopo tutto. La saluto, arrivederci.-

La congedai in modo gelido e distante con un leggero inchino ed un sorriso finto e tirato, poi mi diressi tranquillamente verso i bagni del piano, nulla è più bello di una doccia dopo il sesso e dopo una giornata di lavoro.

Arrivato in bagno dovevo sembrare particolarmente scazzato poiché qualcuno commentò

-Lo chiamavano mr. allegria-

La voce arrivò alle mie orecchie mentre ero intento a togliermi la vestaglia. Solo allora notai, rivolgendo la mia attenzione al luogo da dove proveniva la provocazione, che effettivamente alle doccie non ero solo.

-Hyunjin, è un piacere vederti. Si, ho appena finito e una tipa è stata una seccatura ma oggi si torna a casa presto per fortuna-

Hyunjin era... potrei definirlo il mio migliore amico. L'avevo conosciuto anni prima proprio qui, in questo palazzo. È stato il primo ragazzo con cui ho dovuto girare un porno, era la prima volta davanti alle telecamere e non riuscivamo a non ridere. Da quel giorno siamo rimasti in buoni rapporti, ci vediamo spesso per i corridoi o, appunto, nelle doccie.
Purtroppo non avevamo molte occasioni di lavorare insieme: Hyunjin si occupava solo di porno gay, io... beh io quello che capitava. Non mi sono mai fatto particolari problemi, dopo tutto è solo per lavoro. Nonostante questo ero particolarmente acclamato dal pubblico etero, mentre Hyunjin faceva girare la testa a tutti i ragazzi, e non faccio fatica a crederlo.
Aveva un corpo abbastanza androgino e una pelle perfetta, dei capelli biondi che gli contornavano il viso etereo lunghi fino alle spalle, uno sguardo seducente e una voce sensuale. Era davvero un ragazzo bellissimo.

-Beato te, io qui ho da fare fino alle 20- sbuffò riportandomi alla realtà ed io mi avvicinai, posizionandomi nella doccia accanto alla sua per poterci parlare meglio.

-sei richiestissimo amico mio, dovresti esserne grato- sorrisi azionando il getto freddo che mi fece sospirare al contatto con la mia pelle calda e tesa.

-beh si, tu la pensi così perché non sai cosa si prova a tornare a casa zoppicando. Credimi cambieresti idea- si lasciò sfuggire una risata che contagiò pure me.

Hyunjin era genuino, per questo mi piaceva. Nonostante il nostro lavoro non era un qualche strano pervertito, a differenza di molti, era solo un ragazzo.

-sta sera hai da fare hyung? Dei colleghi mi hanno invitato a cena e pareva brutto rifiutare ma lo sai quanto mi stiano sul cazzo quei vecchi, senza di te potrei morire dalla noia- disse d'un tratto piagnucolando -ho bisogno di un'anima giovane ti prego!-

-Yah! Guarda che non sono un ragazzino come te e poi sta sera ho da fare, a malincuore devo rifiutare l'offerta- ironia, ovviamente, grazie a chiunque ci sia lì sopra per aver già programmato un impegno per sta sera.

-Parli come un vecchio, hai solo venticinque anni non sei mica paragonabile ai trentacinquenni forza!- mi sgridò incrociando la braccia al petto -Ad ogni modo, farò senza di te... divertiti anche per me!-
Risi e chiusi il rubinetto della doccia, asciugandomi velocemente con gli asciugamani forniti dall'azienda.

-Sarà fatto! Ci si vede!- gli urlai, ricevendo un cenno del capo in risposta.

Le doccie e i bagni erano attaccati agli spogliatoi, dove ogni attore era solito lasciare i vestiti che portava da fuori. Iniziai a camminare tra quella schiera di armadietti rossi e gialli fino a fermarmi verso metà stanza, davanti all'armadietto 305.
Mi infilai i boxer e diedi un'asciugata veloce ai capelli con uno dei phon attaccati alla parete che, detto sinceramente, odiavo perché non asciugavano davvero un cazzo.
Tornai all'armadietto e misi dei pantaloni di stoffa marroncini con una cintura di cuoio del medesimo colore ma di una sfumatura più scura. Per quanto riguarda la parte di sopra misi un pull di lana color crema e un cappotto dello stesso marrone scuro della cintura, una volta infilate le converse ero pronto a lasciare il lavoro.

Fortunatamente non pioveva e raggiunsi casa in poco tempo. Vivevo all'ultimo piano di uno dei grattacieli più alti di Seoul. Ero riuscito ad investire i soldi in un appartamento davvero magnifico, ne andavo fiero, la vista era davvero mozzafiato.
Certo, però, che essere una pornostar di fama internazionale ai miei livelli oltre che portare soldi porta anche la distruzione della privacy. È l'unico lato negativo del mio lavoro. Non sono più libero di fare nulla, vengo riconosciuto ovunque da giovani e vecchi e, se mi riconoscono, vengo assalito ovunque vada.
Mi buttai sul letto a pancia in giù con molta poca grazia, portando il mio sguardo verso la parete alla mia sinistra, parete che era costituita da un'enorme vetrata che mi permetteva di godermi Seoul di notte in tutta la sua bellezza.

Il sole stava tramontando, segno che era quasi ora dell'incontro che avevo programmato per quella notte alle 24 in punto.
Un incontro a museo. Si, proprio in un museo.
Il museo che si trovava nel centro di Seoul per essere più precisi, lì erano esposte le opere di LK, un famoso pittore contemporaneo dall'identità segreta.
Beh, LK sono io e questo lo sapevano solo la mia segretaria e la signora Kim, l'anziana proprietaria del museo.
Nemmeno il tempo di pensare all'incontro che mi arrivò una chiamata da Ryujin, la mia segretaria.

-Signor Lee, ho ricevuto una chiamata dal museo, la signora Kim si è ammalata quindi ci sarà un sostututo sta notte, un ragazzino che lavora part-time lì- Ryujin sembrava tranquilla, io non lo ero per nulla.

-Merda, sono nella merda. Nessuno doveva sapere di questa cosa cazzo.- mi morsi il labbro preoccupato quando sentii Ryujin aggiungere.
-La Signora Kim si fida ciecamente di questo ragazzo e sai quanto lei sia riservata... credo che lei possa stare tranquillo signore.-

-Lei si fida di un ragazzino, io non so fin dove posso farlo. Non so chi sia e sto rischiando di mandare la mia vita a puttane, sarà meglio che stia zitto o giuro che lo ammazzo- sbraitai concludendo subito la chiamata incazzato nero.
Mi diressi verso il frigo bar e mi aprii una birra, sorseggiandola nervoso.

-Fanculo.- sbraitai bevendo la birra velocemente ed uscendo di casa con le chiavi della porsche, quelle di casa ed il telefono.

~ANGOLINO D'AUTRICE~
Ok, questa è la primissima volta che decido di pubblicare quello che scrivo qui su wattpad e non so realmente cosa scrivere qui sotto lol.

Ho deciso che pubblicherò i capitoli ogni venerdì (salvo eventuali imprevisti), spero che questo primissimo capitolo introduttivo vi sia piaciuto e alla prossima <3

Koi no yokan || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora