capitolo 11

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POV LAURA

mi da un poco di fastidio il comportamento di luca e leonardo, sembrano essere in competizione con nico e matteo, anche se sappiamo tutti che non c'è competenza.
"va be ho capito andate tutti sistemiamo da sole, giusto ragazzi?" guardo  matteo e nico come per dirgli 'ovviamente non ve ne andrete'
"si si certo andiamo nico" mi rispose teo, sorridendomi, ricominciamo, sempre quelle sensazioni, quelle dannate sensazioni.
finalmente leonardo e luca escono di casa nostra e i due ragazzi ci aiutano a sistemare un po' il casino che c'era
"sono troppo assillanti sti due" inizia la conversazione flavia
"sono d'accordo" continuai "voi cosa ne pensate"
"io penso che noi siamo molto meglio di loro" risponde teo ridendo
"sei scemo" continuai a ridere  dandogli una piccola spinta, lui mi prese per un braccio e mi abbracciò continuando a ridere, che bello stare tra le sua braccia calde.
"ho dimenticato il portafoglio sopra" dice teo
"a cosa ti serve?" chiede flavia
"non è giusto che ci paghiate voi la cena, manco eravamo invitati" continua nico
"ma che c'entra niente ci fa" insistetti
niente da fare, teo uscì di casa insieme a me che decisi di accompagnarlo per dirigerci verso la casa numero 32.

POV NICO

"questi due ci nascondono qualcosa" dissi a flavia ridendo
"hai ragione, si vede che c'è sintonia tra loro"
bussarono alla porta
"APRITECIIIIII" urló laura
flavia appoggia la mano sulla maniglia per aprire ma io la fermo mettendo la mia sulla sua
"sei così sicura di voler aprire?" le sussurrai
"mhh no" continua "NO NON VOGLIO FARTI PAGARE PESSI NON ENTRI" urlò flavia
continuavano a dirci di aprire ma noi continuammo a stare lì fermi ridendo fino a quando non sentimmo più nessuno ma solo delle persone che salivano le scale

POV LAURA

"DAI APRITECI"
"FLAVIA APRI"
niente da fare, non ci apriva nessuno
"se dobbiamo rimanere qua fuori almeno saliamo a casa tua, è troppo faticoso stare in piedi"
inizia a ridere, mi prende per mano e saliamo a casa sua.
mi catapulto sul suo divano e lui si siede vicino a me poggiando la sua mano sul mio polpaccio, un brivido lungo la schiena
"oh finalmente mi sono coricata"
"era troppo stancante stare alzati li d'avanti vero?" continuó pessi ridendo
"si troppo ahahah" ridemmo e si coricó su di me abbracciandomi, sentivo il suo fiato caldo sul mio collo
"fammi spazio vah" dice pessi scostandomi un po' più in là per coricarsi anche lui
"si ma guarda tu ti sei preso tutto lo spazio" mi lamentai
"non è vero ce l hai tutto tu" continuó lui
"ma se sono al bordo del divano"
"allora facciamo così" a quelle parole mi prese per i fianchi e mi strinse forte a lui, sentivo sempre quella strana sensazione, saranno le farfalle allo stomaco? ma che dico, lo conosco da poco, non può essere, eppure era una sensazione che non avevo mai provato
"così va meglio grazie"
"menomale" mi disse dandomi un bacio caldo in guancia e accarezzandomi il braccio.
passammo un po' di tempo a chiacchierare ed a coccolarci fino a quando non vidi l'orario e mi alzai subito
"teo è tardissimo, io domani mi devo svegliare presto, torniamo a casa mia"
"puoi sempre dormire qua"
"no meglio andiamo a controllare a quei due, può essere che li troviamo mentre scopano" iniziai a ridere
"si hai ragione" rise pure lui.

POV FLAVIA

"se ne sono andati"
"ora quando tornano troviamo laura incinta di tre gemelli" rise nico
"ma speriamo di no ahaha" dissi ridendo mentre andavo in camera mia, nico mi seguí e si buttó sul letto
"morbido questo letto" mi disse
"qualche volta dovresti provarlo" gli rispondi avvicinandomi a lui
"magari insieme a te" mi sussurró
"magari si" continuai
aveva voglia di stuzzicarmi, io sto al gioco, mi piace questa cosa
"in che modo preferiresti provarlo?" lo provocai
a questa domanda stese zitto poi disse "tu come vorresti provarlo?" mi rispose mettendo la sua mano sulla mia coscia e iniziandola ad accarezzare, a quel tocco mi venne la pelle d'oca
"mhh non lo so, come piace a te" gli dissi ed iniziai ad avvicinarmi sempre di più al suo viso
"e a me come piace?" continuó avvicinandosi sempre di più alle mie labbra, ormai si sfioravano
"non lo so, questo lo devi sapere tu"
stava per succedere, io e nico stavamo per baciarci quando un campanello interruppe il momento. cazzo.

23 e 32 || barella e pessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora