deciso?

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Qual è la cosa più scontata per riconciliarsi con una persona? Una cena al ristorante. Ma visto che io ne Harry non siamo persone scontate e comuni, ho deciso di fare una cena in un collinetta fuori città. La cosa più difficile da realizzare, tenere tutti gli altri lontani. E' proprio per questo che sono arrivata in ritardo per l'organizzazione del posto, soprattutto perché ho dovuto aspettare che Louis fosse pronto, mi controllerà la cena nel momento in cui vado a prendere Harry a casa sua. 

-la prossima volta vengo da sola- dico mentre finisco di appoggiare i piatti sulla tovaglia, lui invece si siede nel piccolo posto che ho lasciato per noi dopo. 

-no, ti sbagli, la prossima volta hai un appuntamento con me- sogghigna, ricordandomi che gli ho promesso una pasta al pomodoro insieme a suo figlio.

 -allora verrai a casa mia, così non sarò in ritardo- 

Rido, notando che non sa come rispondermi a tono, finisco le ultime cose, lo saluto, corro alla macchina e guido fino a casa di Harry. Lui non sa che sono io, effettivamente Louis gli ha solamente detto che sarebbe arrivata una persona per circa un quarto d'ora prima, quindi prepararsi e aspettare. Poco prima di suonare il campanello, noto che la mia mano sta tremando, effettivamente sono in ansia. E se non gli piace questa idea, e se non mi vuole vedere? Alla fine mi rendo conto di aver premuto quel campanello, quindi tolgo la mano velocemente e aspetto battendo piano il piede. Lui apre la porta e sgrana un poco gli occhi. 

-ma ciao- saluta lui, poi allunga lentamente le braccia e senza neanche rendermene conto mi ritrovo in mezzo, non troppo stretta, ma comunque da sentirmi protetta. 

-ciao- sussurro semplicemente, cercando di rilassarmi tra le sue braccia, rimaniamo così per un po', finché lui mi lascia e mi guarda sconfortato. 

-vorrei farti entrare, ma ho un piccolo appuntamento con Louis- 

Incomincio a torcermi le mani e sposto il peso tra i due piedi, poi mi spingo a parlare. Mi sembra di essere tornata ai primi giorni della nostra conoscenza, quando io non sapevo come comportarmi e lui mi sorrideva solamente, proprio come adesso. 

-veramente è con me, lui ci sta controllando la cena- ammetto continuando a torcermi le mani. -ma se non hai voglia, non importa- 

-certo che ho voglia, soprattutto di scoprire perché Louis ci sta controllando la cena- sorride piano e poi continua: -allora mi cambio, pensavo fosse con Louis e sai...- lascia in sospeso la frase, ma lo sguardo che mi lancia lascia intendere tutto.

-certo, ti aspetto qui, fai con comodo- dico mentre lui entra in casa, lasciando la porta semi aperta perché potessi entrare, lo vedo salire di corsa le scale e sparire dietro a un muro. Mi siedo sull'ultimo gradino del portico, in attesa. Continuo ad essere in ansia, ma sento un piccolo sorriso sbocciare sul mio volto. Non aveva esitato un secondo nel dirmi che voleva venire con me, come se si aspettasse più questo rispetto a Louis, o forse non se lo aspettava minimamente ed è contento proprio perché sono una sorpresa. Lui adora un sacco le sorprese. Torna dopo poco tempo, alla fine ha solamente cambiato la maglietta, ne ha messa una più casual e ha indossato le converse. 

-possiamo andare- dice semplicemente, sorridendo e incamminandosi verso la mia macchina, come se in queste due settimane non ci fossimo mai persi di vista. Gliene sono grata per questo, per come si sta comportando. So che ha notato la mia ansia, la mia timidezza, il mio andare a tentoni e soprattutto so che si sta comportando normalmente. Lui adesso è semplicemente Harry, il ragazzo della quarantena che cercava di tirarmi su il morale e che non sapeva ancora che mi avrebbe praticamente salvato la vita. -sicura di guidare?- mi guarda preoccupato e sappiamo entrambi il perché.

-anche perché non sapresti dove andare- dico semplicemente salendo in macchina e girando le chiavi tra le dita.

-giusto, se hai bisogno di una mano basta che chiedi- dice facendomi intendere con un gesto di potermi aiutare in qualsiasi manovra. Io annuisco semplicemente, poi avvio la macchina e guido fino alla collinetta. Appena siamo saliti in macchina, ho mandato un messaggio a Louis e lui ha risposto che ci ha rubato qualche chicco d'uva, ma ha lasciato tutto in ordine. Arriviamo e lui mi guarda sorpreso, sembra che non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere.

-non mi aspettavo questo- amette solamente e si siede in un angolino della tovaglia, nello stesso momento io mi siedo nell'altro.

-allora vuol dire che ho colpito- sogghigno cercando di aprire la bottiglia di spumante italiano che ho pagato un sacco di soldi e che non voglio sprecare.

-direi che tutto questo ha un motivo- non é una domanda, lo ha capito e sono grata dello spazio che mi sta dando, guardando e rimanendo in silenzio.

-certo, non ho mai fatto niente per nulla- do il via libera alle parole sparse nella mia testa, -nelle ultime due settimane non mi sono fatta sentire molto, ma non ho dimenticato di tutto quello che avete fatto, sia tu, sia Mitch e Sarah- incomincio a versare il vino nei calici di entrambi. Alzo appena gli occhi e noto che mi sta guardando con un piccolo sorrisetto. -capisco se probabilmente il nostro rapporto non sarà più perfetto come prima, capisco anche che é palesemente colpa mia-

-ti fermo, é stata anche colpa mia, perché alla fine siamo tornati alla nostra vita, io non mi sento abbandonato da te, anzi, sono molto fiero di te. Zayn mi ha detto che sei molto dentro a questo progetto, che ormai è, il tuo nuovo lavoro, stai lavorando sodo- beve un sorso di vino e poi continua: -quindi direi di non incolparci a vicenda di cose futili e di passare questa cena insieme, perché adesso siamo di nuovo io e te, anche se stalvolta all'aperto invece che a casa tua-

-accetto questa proposta- dico solamente, sorrido e alziamo i calici insieme.

La serata passa tranquilla, dopo esserci spazzolati tutta la cena che avevo preparato e conversato come i due vecchi amici che siamo, ci stendiamo sull'erba, io con il capo sulle sue gambe, e osserviamo le stelle. Io gli indico le diverse costellazioni sparse nella distesa blu del cielo, ma lui non ha proprio occhio per le stelle.

-ma dove lo vedi sto Scorpione? - chiede lui confuso.

-ma è proprio lì, vedi quelle tre stelle in colonna?-

-Olivia conosco solo il grande carro io, quello lì-

-no, quello è quello piccolo Harry- dico io rassegnata.

-Ah- dice solo, e io scoppio a ridere mente lui si finge offeso dicendo di starlo prendendo in giro.

Alla fine la mia ansia ho compreso che lui è ancora dalla mia parte. E io sorrido realizzando che quella casa è accanto a me e lo sarà ancora per molto. Un amico é quella persona che anche se non senti per mesi, il vostro rapporto rimane uguale, indifferente. E quando dopo molto ricevi un loro messaggio, sorridi come una cretina perché non te lo aspettavi, sapevi benissimo che quella persona c'era nel bisogno, ma che non ti aspettavi in quel momento. Appena rimaniamo un attimo in silenzio e io lo guardo di lato, illuminato dalla fioca luce della luna. Sorride da quando ci siamo visti e non ha mai perso quel sorriso. Perché Harry non é piú Harry Styles e solamente la casa che tutti quanti vorrebbero accanto a loro. E io sorrido, capendo che quella casa é vicino a me e potrebbe esserlo per ancora molto.

la vita è sorpresa// Harry Styles finitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora