Chiesa di Santa Clementina

1 1 0
                                    

La chiesa di Santa Clementina, situata a Benevento oltre il Ponte Leproso, si trova nel mezzo di campagne che solo negli ultimi decenni sono divenute meno solitarie. Precedentemente chiamata Santa Maria di Gerusalemme, fu consacrata in un periodo imprecisabile. Si crede che a lungo sia rimasta in funzione come eremo, perché dal latino "circa eremum" deriverebbe il nome tradizionale di questa contrada: Cischermini.

Probabilmente, la chiesa originaria era stata impiantanta in un vecchio edificio romano in mattoni. La strada di campagna su cui affaccia ricalca il percorso della via Appia antica, e ancora oggi ai suoi margini è ben visibile il nucleo interno di un monumento sepolcrale (ora sormontato da un crocefisso). Nella zona, anzi, trovava posto una grande necropoli, usata anche nel periodo longobardo.

Le vicende note della chiesa iniziano nel 1764, e riconfermano il carattere cimiteriale della zona. La carestia e il dilagare della peste, in quell'anno, costrinsero il Capitolo a portare fuori città i tanti defunti che, di norma, avrebbero ancora dovuto trovare sepoltura entro le mura. E così la chiesa di Santa Maria di Gerusalemme, che già si trovava in posizione seminterrata, fu riempita delle salme dei beneventani, e quindi murata.

Grazie all'interessamento della coppia di proprietari terrieri Gennaro Cozzolino e Maria Raffaella Calzini, la chiesa fu ristrutturata. Nel 1824 essi riuscirono anche ad ottenere da papa Leone XII che essa ospitasse le reliquie di una tale santa Clementina, riesumata dalle catacombe di San Callisto a Roma: e così ebbe la denominazione attuale. Il Camposanto, attorno alla chiesa, rimase attivo fino all'unità d'Italia, e anzi nel 1837 esso accolse le centinaia di vittime di un'epidemia di colera.

La chiesa raggiunse l'assetto attuale nel 1882, con i lavori effettuati dall'arcivescovo Camillo Siciliano Di Rende. Essa rimase un luogo molto caro al prelato, che volle essere sepolto qui e fu imitato da due suoi successori. Ma, in seguito all'abbandono del luogo sacro, tali sepolture sono state spostate.

Sbirciando dalla porta, fra le mura del Camposanto dismesso, vi si vede ancora un'edicola con un dipinto della Crocefissione.(su autorizzazione24/08/21, fonte, pezzi di Sannio)

Guida e Raccolta ai  Monumenti di BeneventoWhere stories live. Discover now