Arco di Traiano

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L'arco di Traiano di Benevento è un arco celebrativo dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi.

L'arco fu costruito tra il 114 e il 117 d.C.

In epoca longobarda l'arco venne inglobato nel lato settentrionale della cinta muraria e prese il nome di 'Porta Aurea'; lì accanto sorse la chiesa di Sant'Ilario (in cui ora è stato allestito il videomuseo dell'arco). Nel Rinascimento, fu studiato da Sebastiano Serlio.

Subì diversi restauri in seguito ai danni del tempo e dei terremoti: sotto Urbano VIII, poi nel 1661, nel 1713 e nel 1792. In particolare nel 1713, quando l'arco era utilizzato ancora come porta cittadina, si sgretolò e cadde l'architrave di marmo che serviva da battente alla porta; il consiglio cittadino allora deliberò la spesa di 212 ducati per il restauroNegli anni 50 del Settecento, in occasione di una visita di Carlo di Borbone alla città, l'arco fu ritratto in un dipinto del vedutista Antonio Joli, oggi conservato alla Reggia di Caserta.

Nel 1850, in occasione di una visita di papa Pio IX, per suo ordine, l'arco venne isolato abbattendo le case che vi si erano addossate. Oggi è posizionato al termine della breve via Traiano, accessibile dalla principale strada del centro storico, corso Garibaldi. È stato restaurato e parzialmente isolato dal traffico cittadino.I lati interni del fornice presentano altri due ampi pannelli scolpiti, raffiguranti scene delle attività di Traiano nella città di Benevento:

a sinistra, uscendo dalla città, il Sacrificio della cerimonia per l'apertura della via Traiana (si vede Traiano fra i littori durante la cerimonia);
a destra L'istituzione degli alimenta (simboleggiata dai pani sul tavolo al centro) alla presenza di littori, personificazioni di città italiche e di Italici con bambini per mano e sulle spalle.
Si tratta di un arco a un solo fornice, alto 15,60 m e largo 8,60 m. Su ogni facciata quattro semicolonne, disposte agli angoli dei piloni, sorreggono una trabeazione, che sporge al di sopra del fornice. Oltre le architravi si trova un attico, anch'esso più sporgente nella parte centrale, sopra il fornice, che presenta all'interno un vano coperto da una volta a botte.(fonti Wikipedia)

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