Capitolo 12 (pt.1): ~the storm~

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Salii al piano superiore dove Bellamy ed altri ragazzi avevano portato il terrestre
"Bellamy la situazione ti sta sfuggendo di mano.."
"Non sono affari tuoi"
"Davvero pensi che questo non comporterà nessuna conseguenza?!"
"Portatela di sotto" Dei ragazzi incominciarono ad avvicinarsi quando all'improvviso il terrestre si svegliò
"Si è svegliato!"
"Legalo stretto! Più stretto! Ci manca solo che questo bastardo si liberi perchè non lo hai legato bene"
"Fermi! State esagerando!"
"Reginetta qui non comandi niente." Guardai Bellamy negli occhi, aveva tanta rabbia, non lo avevo mai visto così.
Il terrestre incominciò a dimenarsi ma appena vide Octavia si calmò
"Octavia va via da qui" le ordinò Bellamy
"Te l'ho detto, mi stava proteggendo, non devi fargli questo"
"Non lo sto facendo per te, lo faccio per tutti noi"
"Hai fatto questo per tutti noi?" Disse indicando il terrestre tutto insanguinato
"No, l'ho fatto per Finn e Jasper e Dix e John e Roma"
"Non è stato lui Bellamy"
"Non puoi saperlo!" Disse questa volta rivolgendosi a me
"Dobbiamo sapere chi è il nostro nemico, quanti sono, e soprattutto perché ci stanno uccidendo e lui adesso c'è lo dirà" disse avvicinandosi con passo deciso verso il terrestre
"No Bellamy! Bellamy fermati!" Io e Octavia ci stavamo dimenando
"Miller portale di sotto"
"Non azzardatevi a toccarmi!" Dissi ancora dimenandomi
"Lasciatemi! Faccio da sola" mi girai un'ultima volta verso Bellamy
"Sappi che se tutto questo porterà ad una guerra e un terrestre ti punterà una spada alla gola farò finta di avere gli occhi chiusi" sputai quella parole taglienti con lo scopo di ferirlo, per un momento nei suoi occhi lessi qualcosa, forse era dispiacere non so ma non me ne importò più di tanto. Scesi le scalette ed andai di sotto per vedere cosa stessero facendo Raven e Clarke.

"Ok Clarke, presa ferma sul coltello, lo devi angolare verso l'altro a sinistra. Spostalo leggermente a sinistra mentre lo estrai dalla cassa toracica"
"Leggermente quanto?" La pressione era alle stelle, Clarke cercava di seguire il più possibile le istruzioni della madre ma non nego che  io in quella situazione sarei stata anche peggio di lei.
"Tre mil-i-tri" il segnale si stava perdendo
"Aspetta che succede? Ti ho persa"
"Clarke, tre millimetri. Capito?"
"Si va bene ho capito"
"Mano salda Clarke, mi hai assistito in operazioni più complicate. Estratto il coltello la parte difficile sarà finita"
"Come se fosse roba da niente" dissi io sussurrando ma considerata l'occhiataccia che ottenni da Raven non stavo poi così tanto sussurrando.
Ci fu una scossa
"Cos'è stato?" Chiesi allarmata
"Sicuramente l'uragano, non c'è tempo Clarke fallo"
"D'accordo, ora lo estraggo"
"Si sta svegliando" disse Raven allarmata
"Helena disinfettati le mani! Tenetelo fermo!" Corsi a disinfettarmi le mani, appena lo toccai un brivido mi percosse la schiena: era decisamente troppo bollente
"Clarke è.."
"Si lo so non c'è tempo di spiegare, Finn devo estrarre il coltello ok?"
"Ottimo piano" disse Finn ansimando
"Finn non devi muoverti capito?!" Disse Clarke urlando
"Ok ora lo estraggo"
"Lo stai dicendo da un ora muoviti!" Dissi io agitandomi
"Con delicatezza Clarke" Clarke iniziò a rimuovere il coltello molto lentamente quando ad un certo punto ci fu una scossa che ci fece cadere tutti a terra, compreso Finn.
Clarke aveva in mano il coltello: lo aveva rimosso
"Clarke! Che sta succedendo?"
"L'ha estratto!" Disse Raven ancora per terra
"Ci è riuscita" dissi questa volta io.

"Che cosa succede?! Siamo sotto attacco o no?!" Disse Bellamy non appena mi vide sbucare dalla botola
"A che c'è adesso hai paura? No comunque è la tempesta genio" mi guardò male poi si girò e continuò a parlare con il terrestre
"Riproviamo un'altra volta, come ti chiami?... Dove hai l'accampamento? Dimmi in quanti siete!"
"Bellamy stai parlando con un muro! Non sa la nostra lingua!" Dissi gridando
"Sta zitta!" Gridò lui di rimando. Lo guardai negli occhi in silenzio finchè Miller parlò
"Ei, guarda qui... cos'è questa roba?" Tra le mani aveva delle boccette, probabilmente di veleno o anche antidoti non so
"Chi ci capisce con questa gente" disse Bellamy aprendo un libricino, fatto probabilmente dal terrestre, ma appena lo toccò il terrestre cominciò a dimenarsi
"Abbiamo trovato qualcosa che non voleva che vedessimo" Bellamy aveva un sorrisino stampato in volto.
Appena aprí il libro trovammo tantissimi disegni
"Non sono male" Bellamy girò un'altra pagina e trovò un disegno di sua sorella Octavia mentre sorrideva, che carino... pensai subito, ma evidentemente Bellamy non pensò lo stesso.
Girò un altra pagina dove su di essa c'era disegnato il nostro accampamento con affianco delle linee
"Il nostro accampamento... scommetto che se le conto tutte il totale è centodue, dieci sono barrati.. è il numero di quelli che abbiamo perso" chiuse il libro e si alzò di scatto
"Ci hanno spiati da quando siamo arrivati qui"
"Se tu fossi stato in loro e un giorno tutto d'un tratto avresti visto arrivare una navicella, non avresti fatto lo stesso?" Domandai io
"Ancora non hai capito? Qui la tua presenza non è gradita, dovresti andartene"
"Nessuno può impedirmi di farlo, sbaglio o non ci sono regole?"
"Adesso mi hai stufato ragazzina" gli tirai uno schiaffo sul volto, rimase fermo per un paio di secondi e poi si rigirò verso di me
"Non sai il mio passato, anzi non mi conosci neanche. Non ti permetto di darmi della ragazzina. Soprattutto se questa ragazzina ti ha salvato la vita più di una volta." Feci una pausa
"In quanto a voi" dissi riferendomi ai ragazzi "siete liberi di fare quello che volete ma sappiate che nessuno di voi sta facendo la cosa giusta"
"Non esistono cose giuste o sbagliate! Esiste solo la sopravvivenza non lo capisci?!"
"No Bellamy esisti solo tu! Se il terrestre non avesse catturato Octavia tu adesso non lo staresti torturando, e non dire di no perchè sappiamo tutti che è così"
"E voi altri stupidi che lo seguite ancora" mi girai verso il terrestre e notai che mi stava guardando, probabilmente anche se non conosceva la nostra lingua aveva capito l'argomento della discussione  infatti mi guardò con occhi riconoscenti
"Lo hai fatto anche con Atom.." lo dissi quasi sussurrando ma seppi per certo che Bellamy mi avesse sentita.
Tutti i ragazzi mi guardavano interdetti, come se non sapessero cosa fare, ma alla fine cedettero allo sguardo intimidatorio di Bellamy.
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"Che cos'è questo?!" chiese Bellamy al terrestre indicando alcuni disegni
"Amici tuoi?" domandò ancora non avendo alcuna risposta ne alla prima che alla seconda domanda,
poco dopo salì Clarke e uno dei scagnozzi di Bellamy non la fece passare
"Levati di mezzo" disse sprezzante Clarke
"Tranquillo lasciala passare"
"Oh giusto Clarke solo per aggiornarti, ormai questi ragazzi obbediscono solo a Bellamy. Che carini sembrano proprio dei cani"
"Helena, stai esagerando"
"No Miller non sto esagerando."
Clarke si fermò a guardare il terrestre tutto insanguinato
"Beh se non ci odiava prima adesso ci odia"
"Chi se ne frega" disse Bellamy prendendola per i polsi per portarla da un'altra parte. Non riuscivo a sentirli, e la cosa mi dava molto fastidio, però rimasi calma continuando a guardare il terrestre
"Quanti dei nostri devono ancora morire prima che tu ti renda conto che siamo in guerra?!" disse Bellamy a Clarke alzando la voce
"Di certo ora lo siamo" risposi io
"Senti non siamo soldati Bellamy, guardalo non possiamo vincere" disse Clarke indicando il terrestre
"Hai ragione non possiamo, solo se non combattiamo"

I don't need your help| Bellamy BlakeWhere stories live. Discover now