Capitolo 6: ~ sense of guilt~

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Ormai era calata la notte e io feci una cosa che non facevo da molto tempo: dormire. Peccato che il mio sonno venne interrotto dalle grida di Charlotte che mi fecero notare un dettaglio molto ma molto rilevante: mi ero addormentata su Bellamy, spero almeno di non aver sbavato come al mio solito.
"NO! NO!" Fortunatamente, segnate questo giorno perché non lo dirò mai più, c'era Bellamy che andò subito da lei per consolarla
"Charlotte svegliati!"
"Mi dispiace" disse subito lei
"Ti capita spesso?" Non avrei mai immaginato che Bellamy avesse una voce cosí dolce anzi pensavo proprio che non avesse la dolcezza in corpo, ma d'altronde chi sono io per parlare? Sono la persona più fredda che conosca e ho anche da ridire sugli altri...
"Di che cosa hai paura?" Le chiese Bellamy, ma lei rimase in silenzio... sapevo benissimo di cosa aveva paura ma decisi di rimanere in silenzio e guardare la scena anche perché chissà quando mi sarebbe ricapitato di sentire quel tono dolce di Bellamy...
"Sai una cosa non importa, la sola cosa che importa è come vuoi combatterla"
"Ma...sono addormentata" rispose giustamente Charlotte
"Le paure sono paure, uccidi i tuoi demoni quando sei sveglia e non ti tormenteranno quando dormi"
"Si ma... come?" Effettivamente era una domanda più che legittima
"Non puoi permetterti debolezze perchè qui la debolezza è morte, la paura è morte." Per una volta le parole di Bellamy mi piacquero davvero e mi trovai d'accordo con lui.
Ci fu silenzio per un pò di secondi quando Bellamy disse:
"Fammi vedere il coltello che ti ho dato" Charlotte estrasse il suo coltello e lo passò a Bellamy
"Quando provi paura stringi forte il coltello e di: al diavolo! Io non ho paura!" Bellamy ripassò il coltello a Charlotte che titubante disse:
"Al diavolo... io non ho paura" Bellamy la guardò come per dire che poteva fare di meglio cosí Charlotte si ricompose e disse:
"Al diavolo! Io non ho paura!" Bellamy le diede una pacca soddisfatto e disse:
"Uccidi i tuoi demoni e poi riuscirai a dormire" poi si alzò e venne verso di me
"Hai sentito tutto?" Mi chiese
"Si, devo dire che non ti facevo cosí dolce" risposi con un sorriso
"E io invece credevo che non ti avrei mai vista sorridere, wow devo segnare questo giorno da qualche parte" concluse per poi mettersi a ridere e cosí risi anche io
"Ti hanno mai detto che mentre dormi sbavi?"
"Avresti potuto togliermi dalla tua spalla, a e comunque ci tengo che tu sappia che sei molto scomodo e che il fatto che mi sia addormentata sulla tua spalla è stato un gesto totalmente involontario"
"Ora si che ti riconosco" disse lui ridendo, però devo ammetterlo ha davvero un bel sorriso
"Secondo te per quanto tempo dovremmo stare ancora qui dentro?" Chiesi deviando il discorso sullo "sbavamento"
"Non so appena vediamo qualche fascio di luce che entra nella caverna spostiamo la roccia e controlliamo"
"Va bene, fino ad allora buonanotte" dissi io
"Vuoi appoggiarti di nuovo sulla mia spalla o hai intenzione di coricarti per terra?"
"La tua spalla è così scomoda che dormire a terra è 3000 volte meglio" non è vero solo che sbavare su di lui non mi sembra il massimo ecco.
"Come preferisci, reginetta"
"Ancora con questo soprannome? Pensavo di essere stata chiara a riguardo."
"Si, abbastanza, ma la mia voglia di sfotterti è molto più forte."
"Ah-ah-ah, vabbè buonanotte" dissi io
"Buonanotte reginetta" disse lui sussurrando anche se io lo sentii perfettamente, e così mi addormentai sul pavimento freddo della caverna.
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"Helena, Helena svegliati!" La voce di Bellamy mi svegliò dal meraviglioso sogno che stavo facendo, quale sogno stavo facendo? Non me lo ricordo ma sicuramente era meglio che sentire il tono della sua voce e soprattutto del vedere la sua faccia.
"Buongiorno anche a te.." dissi io
"Allora? la nebbia acida è..." continuai
"Si non c'è più, possiamo uscire." Concluse lui
"Fortunatamente aggiungerei" una volta conclusa la conversazione togliemmo del tutto la roccia che copriva l'entrata ed uscimmo
"C'è qualcuno?!Jhons?" Gridò Bellamy
"Siamo qui!!" Una voce in lontananza che riconobbi essere quella di Jhons mi giunse alle orecchie, segno che almeno loro erano vivi, così li andammo incontro
"Vi avevo persi, dove eravate?" Gli chiese Bellamy
"Nascosti in una caverna, che diavolo è stato?"
"Non lo so, dov'è Atom?" Chiese subito Bellamy e Jhons scrollò le spalle come per dire: non ne ho idea
"Va bene dividiamoci e cerchiamolo" dissi io
Passarono una manciata di minuti quando l'urlo agghiacciante di Charlotte si sentii per tutto il bosco ovviamente tutti corremmo nella sua direzione per
andare a vedere cosa le fosse successo e quando arrivammo ciò che vedemmo non ci piacque per niente: c'era Atom per terra ricoperto di ustioni e con gli occhi corrosi dall'acido
"Porca puttana" esclamammo io e Bellamy, ci avvicinammo al corpo quasi privo di vita di Atom.
Atom tirò a se Bellamy e disse: "uccidimi" in quel momento vidi sul volto di Bellamy qualcosa che non avevo mai visto prima: paura, poco dopo arrivarono tutti gli altri del gruppo allarmati dall'urlo di Charlotte e lei si avvicinò a Bellamy dandogli il suo coltello e disse:non aver paura
"Tornate all'accampamento" ordinò Bellamy e gli altri non esitarono a seguire gli ordini tranne Charlotte
"Charlotte anche tu" dissi io che ero rimasta in silenzio fino ad allora, così Bellamy si chinò su Atom e lo guardò titubante
"Bell se vuoi posso farlo io" lui mi guardò negli occhi sorpreso, all'inizio non capì il perchè ma subito dopo mi resi conto di come lo avevo chiamato: BELL, o mio dio io devo essermene andata proprio di testa, oh sisisi se c'era una cosa che non facevo mai era chiamare qualcuno con un diminutivo del proprio nome, vabbè dai è la situazione che è delicata un pò di dolcezza in questi casi non guasta.
"Bell, ti prego, ti prego uccidimi" Atom lo stava supplicando e nel frattempo vidi una sagoma dietro Bellamy che si rivelò essere Clarke
"Ho sentito delle grida" disse lei
"Lo ha trovato Charlotte, ora è nell'accampamento" le rispose Bellamy, nel frattempo Atom continuava a supplicare di essere ucciso, Clark guardò Bellamy negli occhi e gli fece capire che non c'era più nulla da fare così sfilò il coltello dalla mano di Bellamy e cantando quasi una ninna nanna infilò il coltello nella carotide del ragazzo. Bellamy la guardò sorpreso e devo dire che anche io lo ero molto in quel momento, non mi aspettavo di certo che Clarke avesse così tanto sangue freddo, quando mi rigirai verso Bellamy notai che mi guardava con sguardo assente così decisi di fare la prima cosa che mi venne in mente e lo abbracciai, lui sussultò, di certo non si sarebbe mai aspettato questo da me, in realtà neanche io, ma subito dopo ricambiò l'abbraccio e sprofondò la sua faccia nei miei capelli castani, per un momento lo sentii singhiozzare ma decisi di lasciar perdere: in quel momento doveva solo sfogarsi.
Poco dopo prendemmo un telo per avvolgere Atom e partimmo per andare all'accampamento. Si era fatta sera quando arrivammo all'accampamento, ogni tanto per il tragitto mi giravo per guardare Bellamy e ogni qualvolta che lo facevo vedevo i suoi occhi vuoti e quasi sicuramente nella sua mente stava cercando le parole giuste da dire ad Octavia, io nel frattempo mi ero ripromessa di intervenire se la sorella non gli avesse creduto, sapevo quanto Bellamy fosse distrutto e di certo un litigio con Octavia non lo avrebbe aiutato... per quanto odi ammetterlo Bellamy ormai è il capo dell'accampamento e se fosse rimasto in queste condizioni sarebbe successo un casino sicuramente.
"Ei sono tornati!" Gridò un ragazzo dalla folla
"State indietro" disse Bellamy alla folla di ragazzi che si stava raggruppando in torno a noi, nel frattempo Clarke doveva andare da Jasper per dargli la medicina ma io non decisi di seguirli.
"Octavia, resta qui per favore" Octavia stava per avvicinarsi al corpo senza vita di Atom ma Bellamy la fermò
"Bell fermo!" Ormai era troppo tardi Octavia si era avvicinata al telo e lo sollevò scoprendo il corpo di Atom, per poi piangere
"Non potevo fare niente" disse Bellamy
"No" disse Octavia fermandolo per poi alzarsi e andarsene, Bellamy cercava di parlarle ma lei se ne andò non volendo sentire neanche una parola.
"Ci penso io" dissi a Bellamy, lui mi rivolse un mezzo sorriso per ringraziarmi dopo di che mi incamminai verso la tenda di Octavia.
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"Octavia...posso entrare?"
"Non voglio vedere nessuno al momento."
"Voglio solo farti sapere che non è stato Bellamy ad uccidere Atom, e anche se fosse stato lui non c'era più niente da fare... era spacciato"
"Ti hanno mai detto che a consolare non se per niente brava?"
"In molti, ma quello che volevo farti capire è che non è stata una scelta di Bellamy, era proprio Atom a supplicare di essere ucciso, soffriva troppo, devi solo pensare che adesso starà sicuramente meglio"
"Non è facile"
"Lasciarlo vivere sarebbe stato facile ma egoista, pensa questo"dopo aver concluso il discorso mi alzai senza attendere nessuna risposta, sapevo che non era per niente facile metabolizzare la morte di una persona che hai amato, solo il tempo può curare queste ferite.
Uscí dalla tenda seguita da Octavia e insieme ci incamminammo verso la navicella dove c'era Jasper, e arrivammo proprio mentre Clarke stava dando la miscela fatta di alghe a Jasper. Octavia si inginocchio vicino a loro, Clarke era molto indecisa se parlare o meno ma ovviamente lo fece
"Mi dispiace molto per Atom"
"Forse dovremmo abituarci all'idea che le persone muoiono qui" Octavia finí di parlare e mi guardò dritta negli occhi, mi fece un debole sorriso e poi ritornò a guardare Jasper.
"Ma non tu, hai capito? Tu non devi morire" questa volta la ragazza era rivolta al ragazzo sdraiato sul pavimento, mi avvicinai anche io a loro e restai a fissare Jasper come tutti gli altri con la speranza che si sarebbe svegliato al più presto.
Nel frattempo Clarke e Wells andarono giù per scavare la fossa ad Atom, o meglio lui scavava lei disse che doveva parlagli di non so cosa, comunque io ,Octavia, Monty e Finn rimanemmo con Jasper per sorvegliarlo e nel frattempo bevevamo qualche alcool fortissimo da nome sconosciuto o meglio per noi, Finn sapeva benissimo il nome.
"Posso...posso averne un sorso?" La voce di Jasper risuonò per tutta la stanza e noi felici come se avessimo visto babbo natale ci avvicinammo a lui
"Jasper!" Esclamò Finn
"Iniziamo con qualcosa di più leggero" dissi io dandogli dell'acqua
"Bentornato amico" disse Finn, mentre Monty li dava la mano e piangeva dalla felicità
"È stato un sogno o mi hanno impalato?" disse Jasper, wow anche mezzo morto non ha perso il suo sarcasmo
"Be, avrai una vistosa cicatrice come prova" disse Clarke arrivando proprio il quel momento, a quel punto sapevo di essere di troppo cosí andai via lasciando loro a parlare col sopravvissuto, mi sentivo molto più leggera sapendo che almeno lui si fosse salvato ma anche terribilmente in colpa per Atom ma li purtroppo non si poteva fare nulla per salvarlo...
"Cosa ci fai qui tutta sola reginetta"
"Murphy vattene via prima che ti arrivi un pugno, so che stavi per uccidere Jasper"
"Quel ragazzo ci stava facendo impazzire dovevo prendere dei provvedimenti"
"Si e se non te ne andrai nel giro di pochi secondi sarò io a prendere dei provvedimenti, sono uscita per stare da SOLA, conosci il significato di questa parola o hai dei problemi di comprensione?"
"Uhuhuh la reginetta è nervosa a quanto pare"
"Sei che mi innervosisci, quindi te lo chiederò per l'ultima volta devi..."
"Murphy vattene" Bellamy si intromise nella discussione e finalmente Murphy andò via
"Come sta Jasper?" Mi chiese
"Bene, le alghe che Clarke li ha dato sembrerebbero funzionare in fretta"
"Sono felice che almeno lui sia vivo"
"Bellamy non incolparti per la morte di Atom, non potevamo fare nulla"
"Già...hai ragione"
"Wow sbaglio o è la prima volta che mi dai ragione?"
"La prima e anche l'ultima, reginetta"
"Oddio ci risiamo con il soprannome"
"Farò finta di non aver sentito solo perchè non ho voglia di aprire un'altra discussione, buonanotte Bellamy"gli rivolsi un mezzo sorriso e andai nella mia tenda per farmi una bella dormita, lui nel frattempo mi osservava andarmene senza fiatare solo con un sorriso stampato in faccia fino a che non decise di andarsene anche lui.

I don't need your help| Bellamy BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora