Capitolo 14

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Come diavolo era potuto succedere? Come poteva il suo cuore aver battuto così forte quando Flame l'aveva baciata? Come poteva aver voluto che non finisse mai?
Ma cosa più importante
Cosa erano lei e Flame?
Beh dopo quel bacio nemmeno Alisea lo sapeva.
Le cose erano diventate strane e imbarazzanti.
Non poteva negare di essere più di due semplici amici.
Ma i due non stavano insieme, non si erano mai nemmeno baciati se non per soli pochi istanti
Quindi cosa c'era tra loro?
Qual è il loro legame?
E la loro relazione? Era semplice amicizia?
No quello ormai pareva ovvio che non corrispondeva al vero..
Ma allora come potevano definirsi in questo momento?
Alisea non lo sapeva e proprio per questo la sua testa continuava a tormentarla in cerca di una risposta.
Ora non sapeva più come comportarsi con lui.
Lo aveva evitato per tutta la settimana successiva e ignorato quando veniva verso di lei iniziando una frase con: "Senti Alisea"
In tutto ciò, cosa aveva detto a Chora? Un bel niente, la sua amica pensava che quella sera gli eventi si fossero svolti normalmente, lei e Flame che si prendono in giro, che litigano in continuazione e che non fanno altro che bisticciare, non sospettava minimamente che tra loro ci fosse stato un piccolo bacio,anche se non aveva esitato a farle notare un certo cambiamento nelle interazione tra lei e Flame, idea che è stata scacciata con una scrollata di spalle e un commento del tipo "Ma cosa diavolo dici" da parte di Alisea.
Con la reazione con un semplice "mmh" da parte di Chora che non ha lasciato spazio a una semplice interpretazione alla maestra del vento.
Com'era andata a finire quella serata?
Con Flame super imbarazzato che iniziava con "Alisea io.." e l'interruzione più gradita e l'entrata in scena più perfetta da parte di Jessie, la cugina di Flame.
Non si poteva certo dire che l'imbarazzo fosse svanito, si poteva percepire una certa tensione nell'aria infatti, tanto che persino Jessie glielo fece notare.
"È successo qualcosa?"
"No va tutto a meraviglia" aveva risposto il rosso cercando di mostrare la migliore faccia da poker che il mondo avesse mai visto, ma che fu spazzata via dalla trovata di Alisea.
Come poteva uscire da quella situazione si era chiesta in quel momento e beh come se non nel modo più vecchio del mondo con il classico.
"No, va tutto bene solo che non mi sento molto bene"
E vualà, uscire di scena poi è stato piuttosto semplice con la totale comprensione di Jessie, ma una faccia ferita di Flame che le ha provocato un profondo dolore al petto e poi dritto al cuore.
Non era quello il modo e il momento in cui si spettava di conoscere la cugina di Flame che in più era molto più alta di come se l'aspettava, ma la sorte era andata contro di lei quella fatidica sera ed era andata così un veloce "Ciao io sono Jessie, tu devi essere Alisea" "Si sono proprio io" "Flame mi ha parlato molto di te" e poi via dritta verso casa in sella al suo drago elementare.
Pensava non avrebbe mai scordato quella serata da incubo, ma che allo stesso tempo era stata magica ed elettrica, il bacio era stato emozionante, come una ventata di aria fresca, ma era stato troppo veloce per capire cosa provasse davvero in quei pochi istanti di scintille e paradiso assoluto.
Ma la domanda che si poneva ancora era la stessa: Come era arrivata a baciare Flame se fino al giorno prima non stavano facendo altro che bisticciare per il posto nell'aula di scienze? Questo davvero non se lo spiegava.
Proprio come non si spiegava il fatto che si fosse appena schiantata contro Flame nel corridoio della scuola, quando stava cercando di evitarlo il più possibile.
"No ti supplico no! Fa che sia un incubo" pregò mentalmente mentre incontrava i suoi occhi dopo giorni di agonia
"Oh Alisea ti stavo cercando" disse piano, aveva un'aria stanca, proprio diverso dal solito Flame sempre sfrontato e pieno di sé.
"Alisea.." si ripeté il suo stesso nome nella testa, erano giorni che non la chiamava più Splendore, il suo nome che usciva dalla sua bocca suonava strano, quasi estraneo, forse perché ormai si era abituata da tempo e ormai arresa al nomignolo che gli aveva assegnato.
"Possiamo parlare?" le chiese per la centesima volta in una settimana
"Scusa ma vado di fretta" chiarì subito la bionda superandolo senza aspettare una sua risposta, zaino in spalla e dritta verso l'uscita.
"Alisea!" lo sentì chiamarla da dietro. Non si fermò, proseguì dritto,finché non le afferrò un braccio fermandola.
"Alisea per favore" la sua suonava quasi una supplica.
"Senti mia madre verrà dimessa dall' ospedale tra poche ore devo davvero andare Flame"
È con questo scivolò via dalla sua presa e proseguì,lasciando un triste Flame dietro di sé.
"Ehi Flame!" accorse Christian accanto a lui
"Va tutto bene?" gli chiese osservando il suo sguardo triste e seguì i suoi occhi, capendo chi stava guardando.
"È successo qualcosa con Alisea?" si azzardó a chiedere
"No" disse sospirando
"No, va tutto bene" mentí chiaro e tondo.
"Vado, mamma vuole che l'aiuti a spostare alcuni mobili a casa, prima vado, prima finisco" disse semplicemente allontanandosi in silenzio sotto gli occhi preoccupati dell'amico.
"Non trovi ci sia qualcosa di diverso nel comportamento di Flame nell'ultima settimana?" chiese Christian il giorno dopo a sua sorella
"Anche Alisea è stata strana ultimamente" dichiaró Chora
"Ti riferisci al fatto che è più felice del solito perché sua mamma è uscita dall'ospedale?" le domandò mentre osservava Alisea appoggiata al suo armadietto poco distante da loro, intenta in una conversazione che stava avendo con Marabelle e Aisha.
"No parlo più del suo... Come posso dire... parlo del suo essere così irrequieta, si guarda spesso intorno, quasi timorosa di trovarsi faccia a faccia con qualcuno in particolare" spiegò la mora, accorgendosi dell'occhiata che le lanciò l'amica da lontano, probabilmente sapeva che stavano parlando di lei, ma non si mosse comunque verso di loro.
"Perché sento che quei due stanno parlando di me?" chiese Alisea a Marabelle e Aisha
"Dubito sia davvero così" disse Aisha spazzando via il suo sospetto.
Marabelle attirò la loro attenzione, tornando al discorso di prima
"Tornando a quello di cui stavamo parlando però, perché non chiedi a mia sorella, lei è molto brava in queste cose, è fin da piccola che sta imparando a interpretare quegli strani simboli che si trovano su quelle antiche profezie, è fondamentale per il suo ruolo futuro , dato che seguirà le orme di nostro padre, quindi forse può aiutarti con la tua profezia, in fondo lo hai detto tu stessa, sono mesi che tenti di capirci qualcosa, invano "
" Non saprei, anche tua nonna non è stata in grado di decifrarla, perché mai dovrebbe riuscirci lei? Ha ancora meno esperienza no? " disse non convinta la bionda
" Si in effetti è meno esperta, ma dalle una chance, quello di saper riconoscere i simboli antichi e capirli è dono che c'è sempre stato nei nostri antenati , è un talento di famiglia, che però ovviamente io non ho preso, nonna dice che chi ha questo dono riesce a fare collegamenti vedendo semplicemente i simboli che vanno oltre la comprensione delle altre persone, anche se nonna è molto brava nel decifrare le profezie non possiede questo talento, quello viene dalla famiglia di mio padre, lui come il primo maestro di spinjitsu e mia sorella lo hanno sempre avuto infatti, quindi se qualcuno può aiutarti, quel qualcuno è proprio Penelope"
"Okay mi hai convinta chiederó a lei una mano e vedr-"
Alisea cadde a terra prima che potesse finire la frase, qualcuno le era finito addosso mentre correva nel corridoio.
"Stai bene Aly?" le chiese Marabelle
"Si tranquilla tutto bene" rispose mentre tentava di togliersi di dosso la persona che le era caduta addosso.
"Oh Alisea! Scusami tanto non ti avevo vista, andavo piuttosto di fretta" si scusó Ricy spostandosi da sopra di lei permettendole di alzarsi
"Oh Ricy sei tu. Tranquillo" lo rassicuraró la bionda.
"Prendi ti aiuto ad alzarti" le disse porgendole la sua mano.
Chora guardó seriamente Christian
"Sono sempre più convinta che Ricy abbia una cotta per Alisea è sempre molto scontroso con tutti, ma con lei, sembra un'altra persona"
"Lo hai notato solo ora?"
Gli occhi di Chora sgranarono e tirò una gomitata a suo fratello per togliere la sua attenzione dalla scena.
"Eh guarda c'è Flame! Sta venendo verso di qua e non sembra affatto contento di quello che sta vedendo mi sa" annunciò Chora osservando il rosso che si faceva strada furiosamente verso il gruppetto poco più avanti.
Alisea afferrò la mano di Ricy e si rialzo
"Grazie" lo ringrazió con un sorriso, proprio mentre vedeva Flame dietro di Ricy avvicinarsi a tutta velocità.
Qual era il suo problema adesso? Era per qualcosa che Ricy aveva fatto? Avevano forse litigato di nuovo?
"Cosa stai facendo qui?" gli chiese lei con tono più aspro di quanto in realtà volesse, non ce l'aveva con lui, ma le cose erano tese tra loro a causa del bacio.
Flame pareva ferito della suo tono ma recuperó presto la sua rabbia ingiustificata.
"Cosa ci fa lui qui?!" esclamò indicando Ricy, una fiamma che si accendeva nei suoi occhi che sembravano dare scintille.
"Ma cosa diavolo vuoi?" ringhió il maestro del fumo
"Voglio che te ne vai da qui Ricy" gli disse chiaramente ringhiando il suo nome alla fine.
Ricy guardó prima Alisea poi Flame.
"Vado ma solo perché devo consegnare questo compito prima dell'inizio delle lezioni, non perché lo hai chiesto tu" chiarí subito
"Ci si vede Alisea, se ti infastidisce vieni pure da me, lo sistemerò" disse infine prima di sparire nel corridoio
Alisea lo seguì con lo sguardo finché non svanì e poi si voltò verso Flame
"Si può sapere cosa ti è preso?" gli gridò contro
"Cosa prende a te?" ribatte con lo stesso tono
Gli studenti nel corridoio furono attirati dalle forti grida e si avvicinarono alla scena in corso.
"Ragazzi abbassate la voce e i toni" tentò Aisha
"Si calmatevi un attimo e parlate con calma, non c'è bisogno di discutere così" concordó Marabelle.
Le due erano proprio accanto a loro che gli osservavano sconvolte, il loro discutere era diverso dai soliti litigi, sembrava stesse diventando qualcosa di più serio delle solite sciocchezze per cui bisticciavano, l'aria intorno a loro si stavano riscaldando, letteralmente, data l'instabilità del potere del fuoco di Flame quando si arrabbia molto, perdendo il controllo della sua ira.
"Sono giorni che tento di parlarti per chiarire riguardo il b-" Si tappó la bocca prima di rivelare quel piccolo dettaglio che conoscevano solo lui e Alisea.
"Non ho affatto voglia di parlare con te in questo momento! " esclamò Alisea
"Perché diavolo ti ostini a respingermi in continuazione?! Cosa ti costa fermarti due secondi e parlare?!" parlò Flame, anzi gridò.
Ora era chiaro a tutti che tra loro qualcosa non andava, era successo qualcosa, questa rabbia tra loro non poteva essere nata solo per la presenza di Ricy.
" Ho detto che non voglio parlare con te!!!! " gridò Alisea perdendo il controllo dei suoi poteri, un vortice si creò nel punto in cui si trovavano lei e il rosso, spazzando via loro e tutti coloro che si trovavano nelle vicinanze e facendoli finire a terra.
Marabelle volò in avanti finendo contro Chora
" Alisea devi fermarlo! " gridò Chora sopra il fischio del vento una volta che Marabelle riuscì a spostarsi da lei
"Non ci riesco, è troppo forte!"
"Cosa sta succedendo qui?!"
Il professore Grow e la signorina Flores uscirono da un'aula in quel momento, ritrovandosi all'istante sbattuti contro il muro dal vortice di vento.
La cattedra di una classe voló fuori dall'aula e finì in corridoio, dritto in direzione di Chora, Christian e Marabelle.
"Attente!" gridò Christian spingendo da parte Chora e Marabelle , la cattedra voló contró di lui, sbattendolo contro la parete.
"Christian!" gridarono Chora, Flame e Alisea.
"Noo Christian!" urlò Marabelle
Chora andò avanti nel tentativo di raggiungerlo per aiutarlo, ma si ritrovò a volteggiare in aria, nel bel mezzo del vortice.
"Chora! Christian!" gli chiamò la loro madre ancora contro il muro.
Delle sedie si aggiunsero alla cattedra e iniziarono a volare in giro, alcune finirono nel vortice insieme a Chora.
Alisea tentò nuovamente di controllare i suoi poteri, ma non fece che peggiorare la situazione e il piccolo tornado si ingrandí ulteriormente.
Un altro studente fu trascinato nel vortice e poi un altro ancora.
"Alisea devi riprendere il controllo dei tuoi poteri" esclamò Gea, ovvero la signorina Flores
"Non ci riesco!"
"Devi riprendere il controllo delle tue emozioni per poterci riuscire" spiegò
"Come?"
Il vento fischió sopra le sue parole e la fece volare in avanti , dritta verso la parete opposta, chiuse gli occhi e si preparò all'impatto, ma finí contro qualcosa di morbido.
Aprì gli occhi e si ritrovò contro il petto di qualcuno, alzò la testa e incontrò il viso di Flame, arrossirono furiosamente entrambi e si allontanarono senza dire una parola.
Gea ne aveva abbastanza, con tutte le sue forze creò un campo di forza per contenere il tornado e lo chiuse all'interno della prigione magica, bloccando il vento all'esterno, per sua figlia e gli altri studenti che vorticavano nel vortice però era necessario far calmare Alisea oppure....
"Qualcuno mi trovi Aylan" disse agli studenti ancora a terra una volta che il tornata fu all'interno del campo di forza.
"Ci penso io" parlò Aisha, sparendo in direzione dell'aula del club dei draghi, probabilmente Aylan si trovava lì.
Nuovi studenti entrarono dalla porta d'ingresso della scuola, rimasta in precedenza bloccata a causa del tornado.
Ciro era tra loro.
"Chora!" esclamò quando vide la ragazza che volava in aria, tentò di raggiungerla, ma andò a schiantarsi contro il campo di forza creato dalla signorina Flores che gli bloccò il passaggio.
"Ciroooo" lo chiamò lei, faticando a individuarlo a causa del forte mal di testa e del continuo vorticare in aria.
"Cosa è successo qui?" chiese il biondo
"È tutta colpa mia" ammise Alisea
"Ho perso il controllo dei miei poteri" aggiunse subito mentre osservava Gea che affiancava il figlio privo di sensi steso a terra, Flame e Marabelle che facevano lo stesso.
"Mi dispiace" disse mentre delle lacrime si formavano nei suoi occhi, ma le trattenne,Ciro la guardó comprensiva, poi tornó a Chora.
"Signorina Flores ho trovato Aylan" parlò Aisha mentre arrivava di corsa insieme al giovane
"Woh! È successo proprio un casino, come dicevi tu Aisha" disse Aylan
"Aylan ho bisogno che neutralizza i poteri di Alisea" dichiaró Gea
"Lasci fare a me" rispose mentre individua a Alisea e si avvicinava a lei.
Il professor Neuro comparve all'ingresso insieme a Garmadon e si bloccarono alla vista dello stato in cui si trovava il corridoio e alcuni studenti.
"Che diavolo è successo?" parlarono entrambi proprio nell'esatto momento in cui Aylan toccò il braccio di Alisea, neutralizzando i suoi poteri e mettendo fine al tornado.
Gea fece svanire la barriera rosa e Chora e gli altri studenti che stavano volando caddero verso il suolo.
Ciro afferrò Chora prima che toccasse terra, mentre il signor Grow e Neuro si occuparono degli altri due .
"Ciro." Disse semplicemente Chora mentre veniva rimessa per terra.
Barcolló quando i suoi piedi toccato terra e tentò di rimanere in equilibrio prima di inciampare e cadere, Ciro l'afferró nuovamente prima che si schiantasse e la stabilizzó sui suoi piedi.
"Mi dispiace così tanto Chora" si scusó Alisea mentre andava incontro all'amica.
"So che non era tua intenzione" la rassicuró.
La sua testa intanto girava ancora, le sembrava di star ancora vorticando in aria nel bel mezzo di quel tornado, pensava avrebbe vomitato se non avesse smesso di fare così male, tanto che per sicurezza si allontanò da Ciro e si appoggiò alla parete più vicina.
"Dov'è Christian?" chiese la mora.
Con tutto quel girare e il trambusto che si era creato, non era stata in grado di comprendere le condizioni in cui si trovava il fratello e ora non sapeva neanche dove fosse finito.
"È stato portato in infermeria" disse Aisha mentre si avvicinava a Chora, Aylan subito dietro di lei.
"Come ti senti?" le chiese la bruna
"Come se fossi salita sulle montagne russe venti volte di fila" ammise
"Penso vomiteró da un momento all'altro" aggiunse mettendosi una mano sulla bocca
"Ti accompagno in bagno" disse Alisea afferrandola per un braccio e conducendo in direzione del bagno.
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Ninjago: il tempo non aspetta nessunoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora