Rivals {L.S.} [Italian Translation]

9 - Malintesi & Appuntamenti

Dopo tre telefonate, ciascuna ad un giocatore diverso della squadra, Harry finalmente ricevette l'indirizzo. Louis possedeva un appartamento in un edificio simile a quello di Harry, a circa quindici minuti dal centro.

Harry era sicuro di non essersi mai sentito così nervoso in vita sua. L'adrenalina era svanita e aveva un buco nello stomaco. C'erano così tanti modi diversi in cui questa situazione sarebbe potuta finire ed Harry era terrorizzato dal risultato. Le sue mani tremavano mentre entrava nell'ascensore, premendo il pulsante per l'ultimo piano contrassegnato con "24 - Privato". Harry stava pensando a se stesso, pensando che avesse ancora tempo per tornare indietro perché Louis non aveva idea che Harry fosse lì.

L'intero piano di abbandonare la missione ebbe vita breve. Le porte dell'ascensore si aprirono, Louis era in piedi dall'altra parte. La mascella di Harry cadde e si sentì come svenire. I capelli di Louis erano raccolti in un berretto marrone scuro, mostrando solo il ciuffo. Indossava una canottiera bianca e pantaloni della tuta neri che gli pendevano bassi sui fianchi. I suoi occhi azzurri erano annebbiati dalla stanchezza quando incontrarono quelli di Harry, spalancandosi per la confusione. "Harry? Che ci fai qui?" Louis chiese velocemente, sorpreso.

"Io, um, volevo parlarti." Disse Harry lentamente, avendo dimenticato tutto ciò che avesse intenzione di dire non appena vide le labbra rosa di Louis.

Louis si spostò di lato in modo che Harry potesse uscire dall'ascensore, incrociando le braccia sul petto come per sembrare più severo. "Riguardo a cosa?" Chiese Louis, la sua voce suonava fredda e priva di emozioni.

"Sul motivo per cui mi ignori dalla notte della festa di Michael." Harry si mise nervosamente le mani in tasca. "Cosa ho fatto? Perché mi eviti?"

Louis emise un sospiro e si voltò, Harry lo seguì lungo un breve corridoio. Estrasse dalla tasca un mazzo di chiavi e aprì l'unica porta sul piano. Conduceva nella suite di Louis. Harry entrò lentamente, dando una lunga occhiata intorno. Tutti i mobili sembravano non essere mai stati toccati, usciti da un negozio Ikea o da una casa modello. C'era una grande televisione sul muro, una partita di calcio era stata silenziata. La cucina era piccola ma sembrava costosa, ancora una volta sembrava che non fosse mai stata toccata. Tutto era pulito e perfetto e decisamente non quello che Harry si aspettava.

Louis superò Harry nel soggiorno per sedersi sul divano. Harry rimase in piedi nell'ingresso, a disagio e nervoso. "Vieni a sederti e a parlare con me o cosa?" Chiese Louis in tono sarcastico, suonando quasi come se disprezzasse, non solo Harry, ma la situazione stessa.

"Cosa c'è che non va in te?" Urlò Harry, scioccato dall'atteggiamento di Louis. "Pensavo che finalmente fossimo amici e ora sei tornato alla stessa merda di prima! Ho provato così tanto a piacerti, così tanto ad avere una sorta di amicizia e tu continui a fare del tuo meglio per rovinarla! Cosa ho fatto, eh? Dimmi, perché me lo merito?" Harry era arrabbiato e confuso, tutto gli stava semplicemente venendo fuori, non aveva mai fatto niente del genere prima.

Louis si coprì il viso con le mani e gemette rumorosamente. "Esatto, Harry! Sei stato così fottutamente... così carino." Disse Louis, iniziando a urlare, ma alla fine si calmó.

Harry si sentiva ancora più perso ora, come se fosse completamente pazzo. "Se sono stato così gentile, perché mi ignori?"

"Perché si. Non merito che qualcuno sia così gentile con me e si prenda cura di me, okay? Ogni volta che mi avvicino troppo, le persone si rendono conto che non lo merito. Quindi, non mi avvicinerò, va bene? Non posso." Louis espirò velocemente, guardando tutto tranne che Harry.

Harry si accigliò leggermente, facendo un passo verso il divano. "Di cosa stai parlando, Louis?" Chiese, i suoi occhi cercavano di scrutare il viso di Louis alla ricerca di qualche traccia di spiegazione. Niente di tutto questo stava alleviando la confusione di Harry, semmai la stava peggiorando.