1 - Introduzioni & Inviti

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Harry non si era mai preparato per niente così in fretta in tutta la sua vita. Era difficile sembrare presentabile in così poco tempo, ecco perché il suo addetto stampa aveva assunto stilisti e truccatori per tutte le apparizioni di Harry. Peccato che sarebbe finito tutto con l'inizio della sua carriera nel baseball.

Si precipitò fuori dalla porta del suo attico, battendo con impazienza il piede per tutta la lunga corsa in ascensore fino all'ingresso. C'era uno stormo di paparazzi fuori dall'edificio, le telecamere lampeggiavano e le urla iniziarono non appena Harry divenne visibile attraverso le grandi porte di vetro.

Fece un respiro profondo, aveva sempre odiato i paparazzi. Lo facevano sentire meno umano e più simile ad una specie di mostra museale o animale da zoo, si sentiva come se fosse in trappola. Certo, tutto era arrivato con la carriera musicale, ma ultimamente era stato anche peggio.

Le guardie di sicurezza gli aprirono le porte mentre si infilava gli occhiali da sole scuri sugli occhi verde brillante. Si sforzò di sorridere e salutò le persone che gli posero domande veloci, mentre le sue guardie del corpo cercavano di spianare la strada alla sua auto.

"Harry! Harry! Stai lasciando la musica?"

"Stai commettendo un grosso errore giocando a baseball! Come ci si sente a sapere che stai uccidendo la tua stessa carriera?"

"Styles, parlaci della tua offerta di baseball!"

"Come ti senti riguardo a tutta la burocrazia che circonda il mondo atletico?"

"Harry, metti a tacere le voci! Andrai davvero a giocare a baseball?"

Con una mano sulla maniglia della portiera della macchina, Harry decise di fare qualcosa che di solito non faceva. Si intrattenne con i paparazzi. Harry si voltò verso di loro, stringendo forte la porta, e disse: "Questa stagione mi prenderò un po' di tempo lontano dalla musica per giocare a baseball con la squadra internazionale della Gran Bretagna. Dopodiché, non c'è davvero un piano preciso. Grazie per il supporto." Salutò un'ultima volta prima di salire sul sedile posteriore e chiudersi la portiera dietro di sé con un sospiro esasperato.

"Beh, Signor Styles, è stato audace da parte sua." Disse sorpreso l'autista. Il suo nome era Peter. Era un uomo anziano con occhi gentili e un accento americano, indossava sempre un completo anche solo per accompagnare Harry al cinema o nell'appartamento di Niall o da Nandos. Era un uomo perspicace che dava sempre buoni consigli, era sicuramente l'unica figura paterna di Harry, per quanto triste potesse sembrare.

"Lo so, Peter. Mi sento molto audace in generale oggi." Ammise Harry con orgoglio.

"Lo vedo. E congratulazioni, a proposito, per la sua fiorente carriera nel baseball, Signore. Sarà fantastico." Gli sorrise l'autista attraverso lo specchietto retrovisore, annuendo brevemente prima di rivolgere la sua attenzione alla strada.

"Grazie. Significa molto, Peter." Harry sorrise felice.

Rimasero in silenzio per il resto del viaggio, Harry fu rapidamente assorbito dai suoi pensieri. Stava accadendo tutto così in fretta e lui sentiva questa strana emozione, come un misto di ansia, felicità e speranza. Lo adorava assolutamente. Sembrava come prima di vincere X-Factor, prima del suo primo concerto sold out e ora prima di firmare un contratto ufficiale per diventare un atleta professionista. Stava davvero vivendo il grande sogno.

Si fermarono fuori dal grande stadio di baseball, Harry poteva vedere una figura in piedi davanti all'ingresso principale e pensò che fosse Nick. Ringraziando Peter, Harry scese dall'auto. Si sistemò velocemente la camicia larga e si passò una mano tra i lunghi riccioli. Harry corse lungo il marciapiede finché non si trovò faccia a faccia con Nick Grimshaw.

Rivals  {L.S.}                                             [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora