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POV Y/N 

Qualcosa mi stava osservando, me lo sentivo. Due opzioni: aprire gli occhi o continuare a dormire come se fosse tutto tranquillo. Scelsi la prima. Lentamente aprii gli occhi e, a mia sorpresa, mi trovai Jungkook, seduto su una sedia posta vicino al letto, che mi guardava. 

Y/N: Ciao?

Non rispose, non si muoveva nemmeno. Così continuai.

Y/N: Ehyy, sei vivo? Perché mi guardi così?

Finalmente si decise a parlare.

JK: Stavo solo aspettando il tuo risveglio

Y/N: Seduto lì con la faccia di uno che mi vuole uccidere...sei strano

JK: Vedo che ti sei ripresa

Y/N: Beh, si

JK: Bene, contento per te.

Fece una piccola pausa.

Metteva ansia così.

JK: Ti va di parlare un pò

Y/N: Ok? E di cosa vorresti parlare?

JK: Che lavoro fa tuo padre?

Ma che domanda è?

Y/N: Perché? Ti interessa?

JK: Si, mi interessa

Non mi sarei di certo aspettata una risposta del genere, speravo più ad un insulto.

Y/N: Agente di commercio

Y/N: Ma cosa importa a te?

JK: La questione non importa a te perchè io so già che lavoro fa tuo padre ma voglio vedere se anche tu sei l corrente di tutto oppure sei ancora nella tua ignoranza infantile

Y/N: E' un normalissimo agente di commercio

Sulla faccia di Jungkook comparve uno strano sorrisetto, accompagnato poi da una gran risata. Perché ride? Cos'è che gli fa ridere così tanto? Il lavoro di mio papà? E' un'agente di commercio, mica chissà che. 

JK: Che pena che mi fa. Mentire alla sua unica figlia, che cosa brutta hahaha

Y/N: Che intendi? Non capisco

Chiedo confusa. Il volto di Jungkok, a quella domanda, tornò serio come prima. Aveva un dualità pazzesca 'sto ragazzo

JK: Cosa c'è da capire, tuo padre ti ha mentito. Questa e solo una delle tante bugie che ti avrà detto. Lui non è quello che tu credi, non è un agente di commercio. 

Y/N: E cosa dovrebbe essere scusa, un assassino assetato di sangue? 

Dissi in tono ironico. Che ne poteva sapere lui di quello che mio padre faceva.

JK: Si, nonché uno dei mafiosi più pericolosi di Seoul. Lo sai perché sei qui? Perché ti abbiamo rapita. Perché quello che ti ritieni tuo padre aveva un debito con noi, peccato che non sia riuscito a ripagarlo. Così abbiamo deciso di prendere la sua adorata figlia, che tanto ama

Y/N: Non sparare cazzate, non ti credo

JK: L'avevo previsto, guarda qui...

Dice porgendomi il suo telefono. Sullo schema c'era una pagina aperta nel DarkWeb, era un articolo: in alto a destra c'era una foto in bianco e in nero di mio padre. Ero sul darkweb  e la pagina aperta da Jungkook era un articolo in cui cera una foto di mio padre e tutti i furti, rapine e tutte le persone che aveva ucciso tra cui anche che era un rifornitore di droga.

JK: Leggi ad alta voce, voglio sentire anch'io

Y/N: Lee Kwan, nato il 23 ottobre 1970, oggi uno dei più grandi mafiosi di Seoul; con le sue numerose stragi e sbocchi in tutto il mondo per spacci di droga...

E mi bloccai, non potevo continuare a leggere questo schifo. Non c'è la facevo, e chissà cos'altro aveva fatto.

JK: Mh, perché ti sei fermata? Non continui pi-

Lo fermai bruscamente.

Y/N: Zitto, non mi rivolgermi la parola. E...no, non lo continuerò a leggere

Lo guardai e poi mi resi conto di quello che avevo fatto: gli avevo risposto male e non avrei dovuto. Non se lo meritava, non era colpa sua. Lui mi aveva detto la verità, una cosa che faccio ancora fatica ad accettare e realizzare. Se c'era qualcuno che si meritava le peggio risposte era mio padre, se posso ancora definirlo tale.

Y/N: I-io...mi spiace 

Dissi subito dopo abbassando lo sguardo, cercando di trattenere le lacrime. Non volevo piangere. Improvvisamente, due braccia robuste mi circondano la vita: mi stava abbracciando. Non volevo staccarmi da lì. Le sensazioni che stavo provando in quel momento erano troppo belle. Mi sentivo confortata e protetta allo stesso tempo. 
Senza neanche rendermene conto, scoppia in un pianto liberatorio.

JK: So che la verità può far male alcune volte, ma non mi piace vederti piangere così, soprattutto per uno stronzo del genere. Sapevo che sarebbe andata finire così, ed è normale. E voglio anche scusarmi per come ti ho trattato finora. Mi son comparto in quel modo perché credevo che fossi come tuo padre, ma fortunatamente sei tutto il contrario. 

A quelle parole piansi ancora di più. Non riuscivo a smettere.

JK: Sfogati quanto vuoi, ci sono io qui con te e non permetterò più nessuno di farti del male

Y/N: Grazie Jungkook. Grazie di essere qui con me

A malincuore, mi staccai dall'abbraccio e smisi pure di piangere

Y/N: Son stanca, piangere così tanto deve avermi fatto venir sonno

Dissi tirando su col naso. Jungkook non disse niente, mi prese solamente la mano, mi portò vicino al letto, mi fece distendere e infine si distese di fianco a me. Mi prese per la vita  e mi avvicinò a lui. Stavo andando a fuoco, letteralmente. 

JK: Rilassati, non serve essere così tesi

Disse accarezzandomi dolcemente la guancia sinistra. A quel contatto sciolsi i nervi e chiusi gli occhi facendomi cullare dalle sue carezze fino a quando non mi addormentai tra le sue braccia.

SPAZIO AUTRICE

Finalmente sono tornati i capitoli lunghi, più o meno. 

Spero che vi piaccia, perché c'è voluta molta pazienza per scriverlo

I PURPLE U💜

Otty ∼

IN LOVE WITH A KILLER // Jungkook x readerМесто, где живут истории. Откройте их для себя