capitolo uno

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"Hai già chiamato il nostro nuovo cliente?" chiese Jaebeom mentre si toglieva il suo cappotto e lo lanciava sulla sedia prima di sedersi.

"Buongiorno anche a te, Jaejae. Dormito bene?", rispose Yugyeom con una punta di ironia nella voce.

Jaebeom alzò gli occhi dal suo computer e sollevò un sopracciglio in direzione del più giovane.

"Sì, l'ho chiamato, vuole che ci incontriamo questa settimana per discutere di come promuoveremo il suo nuovo prodotto e mi ha chiesto quando saresti disponibile per farlo."

"Ho già controllato la tua agenda" disse una terza voce "domani dovrai incontrare il signor Pak ma per quello che ho visto non dovresti avere nessun altro impegno dopo."

La voce non apparteneva a nessun altro se non a Jackson che era appena entrato nell'ufficio. Indossava un completo costoso visto che avrebbe avuto una presentazione importante nel pomeriggio.

Jaebeom si mise comodo sulla sedia e non potè trattenere il piccolo sorriso gli si formò sulle labbra. Era così grato di avere i suoi due migliori amici lì a lavorare con lui.

"Grazie. Ad entrambi."

"Smettila, mi fai arrossire così", gli rispose Jackson per poi prendere un sorso del caffè che Jaebeom aveva comprato per sè stesso mentre veniva in ufficio. Non disse nulla mentre Jackson svuotava l'intero bicchiere senza lasciare nemmeno una goccia per Jaebeom.

"Ne avevo proprio bisogno", mormorò il biondo mentre gettava via il bicchiere ormai vuoto.

"Sembra proprio di sì" commentò Yugyeom con una risatina, notando l'espressione accigliata di Jaebeom.

"Quello era il mio caffè, però", borbottò e guardò Jackson che si limitò a stringersi nelle spalle.

"Non era poi così buono quindi ti ho praticamente fatto un favore."

Jaebeom scosse la testa prima di far loro segno di uscire, dicendo che doveva concentrarsi su certi documenti. Gli altri due uscirono e il silenzio riempì la stanza. Jaebeom aprì i cassetti della sua scrivania, alla ricerca di una cartelletta di cui aveva bisogno.

Finito il liceo, Jaebeom aveva frequentato l'università, e dopo che si era laureato, suo padre lo aveva aiutato ad ottenere un posto in una delle migliori agenzie pubblicitarie di tutta la Corea. Dopo cinque anni di duro lavoro il vecchio direttore si era ritirato e aveva offerto a Jaebeom la sua posizione visto che non aveva figli a cui trasmetterla. Ovviamente Jaebeom aveva dovuto provare di essere all'altezza e aveva dovuto lavorare ancora più duramente e molto più di prima. Sarebbe superfluo dire che alla fine ottenne quel posto.

Non molto tempo dopo aveva chiesto ai suoi due migliori amici, Jackson e Yugyeom, se fossero interessati a lavorare con lui. Non glielo chiese solo perchè erano amici ma perchè entrambi erano perfetti per quel settore. 
A Jackson non mancavano mai le parole nè i modi per farsi amare dalla gente grazie al suo fascino. Yugyeom aveva una mente brillante e aiutava molto Jaebeom nella scrittura dei copioni per Jackson. Insieme formavano una squadra perfetta. Naturalmente avevano anche altri impiegati nell'azienda, ma era chiaro che loro tre fossero quelli più importanti.

Jaebeom stava studiando i grafici che aveva di fronte. Il prodotto che dovevano promuovere era un nuovo tipo di caffè. Il problema però, era che il signor Jung, il fondatore dell'azienda di caffè, non aveva avuto molto successo nell'ultimo mese e loro dovevano assolutamente rimediare. Jaebeom iniziò a scrivere alcune note e idee delle quali voleva discutere più tardi con gli altri due.

Neanche un'ora dopo la sua porta si spalancò e Yugyeom entrò. Non si prendevano più nemmeno la briga di bussare, quei due.

"C'è la posta!" esclamò entusiasta.

Il più giovane mollò un fascio di lettere sulla scrivania di Jaebeom e iniziò a smistarle.

"Ma non potevi farlo nel tuo ufficio?" chiese Jaebeom, chiaramente irritato dal fatto di essere stato interrotto nel suo lavoro.

"Non è divertente se lo faccio da solo e Jackson è impegnato." mormorò distrattamente. Jaebeom sospirò rassegnato e prese alcune buste per controllarle da sè.

"Guarda un po' qui! Abbiamo ricevuto dei nuovi curriculum!" disse Yugyeom raggiante.

"Non abbiamo bisogno di nuovi impiegati, ce la caviamo benissimo anche così."

"Bla, bla, bla" lo ignorò Yugyeom "ti farebbe comodo un segretario."

Non aveva tutti i torti. Avrebbe avuto i suoi lati positivi.

"C'è questo ragazzo di nome Kunpimook Bu Wa Culo o qualcosa del genere."

Jaebeom schernì l'incapacità del suo amico di pronunciare il cognome di quel povero ragazzo. Gli prese il foglio dalle mani e lo lesse da sè.

Kunpimook Bhuwakul.

Doveva decisamente ammettere che quel ragazzo sembrava molto carismatico già solo dalla foto. Aveva ottenuto degli ottimi voti e aveva più o meno la stessa età di Yugyeom. Jaebeom decise che potevano almeno concedergli una possibilità. Magari assumere qualcuno di nuovo avrebbe potuto ravvivare un po' le cose. 

Non appena però posò di nuovo gli occhi sull'amico notò che Yugyeom si era fermato ad osservare un curriculum ad occhi spalancati.

"Che c'è?" Jaebeom era curioso.

"N-niente, io...io vado allora. Scriverò al signor Bhuwakul che saremmo lieti di discutere con lui di persona", Yugyeom si voltò di gran fretta facendo per andarsene, una presa ferrea sui documenti che teneva tra le mani.

Ma prima che potesse andar via, Jaebeom lo afferrò per un polso e cercò di dare un'occhiata a qualsiasi cosa il più giovane gli stesse nascondendo.

"Jaebeom-" cercò di fermarlo Yugyeom ma era troppo tardi, Jaebeom stringeva già la cartelletta tra le mani.

Era qualcosa che Jaebeom non avrebbe mai pensato di vedere.

Quel curriculum apparteneva a Choi Youngjae.

"Ci sarà da divertirsi."

Sunshine | 2Jae (ITA)Where stories live. Discover now