ed ecco...🌅 capitolo 38.

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"Forza con quelle braccia, sembra che stai abbracciando l'aria" Celine esce dal mare sfinita.
"Hope, non c'è la faccio più"
Guardo i ragazzi, sono tutti buttati per terra sfiniti, abbiamo solo fatto tre ore di nuoto, non mi sembra troppo.
"Per oggi va bene così, andate pure"

"Ci hai uccisi oggi" mi dice Lyam, se devo essere sincera non ci sto con la testa, dopo quello che mi ha detto Beverly.
"Scusatemi ragazzi"
Non riesco a smettere di pensare alle parole della mia migliore amica.
"Stellina, stai bene?" Sento che qualcuno che mi scuote il braccio, cosa che mi riporta alla realtà.
"Dicevi?" Dico a Travor che mi guarda.

"Non mi stavi ascoltando! C'è qualcosa che non va?"
"Scusami amore" di lui mi fido così decido di confidarmi, mi avvicino al suo orecchio e gli racconto tutto.
"Cosa? È lui lo sa?"
"Non ancora"
"È sicura?"
"No, per questo non le ha detto niente"
"Mamma mia!"
"Vado da lei, dobbiamo capire che fare"
"Ok!"

Vado in cerca di Beverly.
Non la trovo da nessuna parte, prendo il telefono e decido di chiamarla.
Al secondo squillo risponde.
"Dove sei?"
"In farmacia"
"Lo stai comprando?"
"Si. Ho paura Hope!"
"No tesoro, io ci sono qualsiasi cosa"
La sento piangere al telefono, mi si spezza il cuore.
Mille emozioni contrastanti la stanno confondendo in questo momento.

"Adesso vengo e lo faccio"
"Ok a dopo"
Stacco la telefonata e metto il telefono in tasca.
Ripenso a ieri sera quando mi ha detto tutto.
Eravamo sedute in spiaggia con Lyam e Travor, parlavamo del più e del meno, come ogni sera da un paio di giorni a questa parte.
Barclay era appena andato via, dopo essere venuto a rompere le palle.

"Hope, mi accompagni in stanza un minuto?" Mi disse così.
Io mi alzai senza fiatare, dalla sua voce capì che qualcosa non andasse, del resto la conosco bene ormai.
Poi era stata strana tutto il giorno.
Arrivammo in camera, apri la porta e si sedette sul letto, guardava per terra senza dire una parola.

"Che succede?"
Finalmente alzò lo sguardo, non mi resi conto che stesse piangendo.
Mi avvicinai e mi sedetti per terra di fronte a lei.
"Ehi" le toccai il viso per rincuorarla
"Devo dirti una cosa, ma ho paura di dirtelo"
"Perché? Tu lo sai che io non mi permetterei mai a giudicarti"

Tirò su con il naso e si mise seduta per terra con me, mi appoggiai al pezzo del letto e lei si mise fra le mie gambe, con la sua schiena appoggiata al mio petto. L'abbracciai e aspettai che se la sentisse a raccontarmi tutto

"Non ci facevo troppo caso, tra i mille impegni e le cose che sono successe, ma mi sono resa conto che ho un ritardo"
"Oh! Sei sicura?" Le dissi mentre la tenevo stretta a me.
"Si! Non so che fare?"
"Per prima cosa facciamo il test, così stai più tranquilla, magari è tutto lo stress accumulato in questo giorni."
"Anche io ho pensato a questo. E se invece sono incinta?"
"A questo penseremo dopo, sappi solo che qualsiasi sia il motivo del ritardo, io ci sono, e tu sei forte."

Mi siedo sul letto aspettando che arrivi Bev, nel mentre faccio zapping nella piccola tv che abbiamo nella camera, trovo un programma carino, si chiama The Voice, dei bambini piccoli cantano come se fosse la cosa più semplice da fare, sono pazzeschi.
Passa una mezz'oretta e dalla porta entra Beverly con un sacchetto tra le mani.

"Preso?" Le dico alzandomi di scatto dal letto.
"Si!"
"Pronta?"
"No" oggi parla solo a monosillabi.
"Se la prendi cosi è finita, reagisci"
"Ho paura Hope..." Finalmente una reazione, grida e piange nello stesso tempo
"Vieni, abbracciami. Grida quanto vuoi, piangi non tenerti tutto dentro"
"E se è positivo?"
"Tu che vuoi fare?"
"Io so benissimo cosa farò, e se Lyam non è d'accordo con me?"
"Non sarai sola, questa è l'unica certezza" dico mentre le tengo le mani

Esce il test dal sacchetto, lo guardiamo senza sapere cosa dire e soprattutto cosa fare. Per prima cosa lo apre e legge il foglietto per leggere bene come usarlo.
"Qui c'è scritto di fare la pipì sulla parte finale o immergerlo in un contenitore, poi metterlo in un ripiano e attendere cinque minuti, se esce una linea è negativo, due linee positivo. Facile no?" Dice con una risata nervosa

"Beverly?" Sentiamo la voce di Lyam fuori dalla porta, così in preda al panico nasconde il test sotto il cuscino, e va ad aprire.
"Sono qui"
"Ehi dove sei stata?"
"E-ero andata..." Mi intrometto perché sta iniziamo a balbettare.
"È uscita per comprare lo shampoo che era finito" dico con un sorriso finto, seduta ancora suo letto, sgrano gli occhi quando vado la scatola del test per terra, sicuramente sarà caduta mentre nascondeva il test.

Mi chiarisco la voce per attirare l'attenzione di Beverly, non mi sta calcolando, cosi come prima cosa mi viene da è buttarmi per terra per coprire la scatola.

"Ma che cazzo Hope, stai bene?"
"Si, sento caldo il pavimento è freddo" dico con nonchalance.
"Ci vediamo dopo amore, mi cambio e ti raggiungo"
"Mah! Okay, anche se siete strane, il caldo vi ha dato alla testa"
A Beverly le parte una risata isterica
"Che scemo, ha ragione però" dice continuando a ridere con quella risata stridula, mentre Lyam la guarda  scioccato.
"Ciao a dopo!"

Finalmente va via, Beverly chiude la porta a chiave e fa un sospiro di sollievo.
"Ma perché ti sei buttata per terra?"
Mi alzo ancora dolorante per la botta, e gli mostro la scatola sotto di me
"Ecco perché!"
"Cazzo! Grazie"
"Prego"

Va verso il letto prende il test e si dirige in bagno, cinque minuti ed esce.
"Adesso ci resta solo che aspettare"
Ci sediamo sul letto, aspettiamo quei minuti come se fossero ore. Mi alzo per l'agitazione e inizio a fare su e giù per la stanza, guardo l'orario:
"Sono passati cinque minuti" dico agitata
"Vado?"
"Si"

Raggiunge il bagno lo prende senza guadare, si avvicina e lo poggia sul letto al contrario. Faccio quello che non ha il coraggio di fare lei, lo ruoto ed ecco che...

Sotto il tramonto di Los AngelesWhere stories live. Discover now