Epilogo - Alexa, play "Killed by love"

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Dean era disteso sul divano, le braccia incrociate sul petto e lo sguardo fisso sul soffitto. Miracle, il suo cane, si era assopito a terra accanto a lui. Aveva sofferto l'abbandono quando era cucciolo, e difficilmente restava in una stanza diversa da quella in cui si trovava Dean. I due si completavano, in qualche modo.
Dallo stereo acceso partì una canzone che il Winchester conosceva molto bene.

I've got more to lose,
more to lose than you,
'cause I'm the only one in love between us too.
I know that I've been struck by lightning from above,
'cause I've been killed by love.

Era passata una settimana.
Una settimana da quando Castiel gli aveva detto addio, e Dean si sentiva esattamente come la prima volta in cui lo aveva sentito pronunciare quella odiata parola.

I've got a longer fall, a longer fall to take
'cause I'm a bigger fool with a bigger heart to break.
You pushed me way to far, a push became a shove
and I was killed by love.

Da una settimana era un involucro vuoto. Si alzava la mattina, andava a lavorare, Charlie lo chiamava tutti i giorni – lui le aveva raccontato tutto, e la ragazza era preoccupata che potesse cadere nuovamente nel baratro dal quale non era mai uscito del tutto. Niente era cambiato in apparenza, la vita di Dean stava proseguendo come di consuetudine, eppure qualcosa era diverso: quella scintilla negli occhi che lo aveva sempre caratterizzato era svanita.
Era proprio patetico.

Drop me off in a crowded city,
everybody there was crying.
Drop me off in a town without pity
and let me be the one that's dying.

Aveva promesso a se stesso che avrebbe reagito, eppure qualcosa lo ostacolava. Sentiva un peso gravargli addosso che gli impediva di respirare correttamente e che gli rendeva le abitudini quotidiane un'immensa difficoltà da superare. Alzarsi dal letto al mattino, lavarsi, mangiare stavano diventando sforzi titanici.

Killed by love,
killed by love,
killed by love.
Oh bye bye, love.

Con la coda dell'occhio notò Miracle sollevare il capo, lo sguardo puntato sulla porta d'ingresso, e ciò servì a risvegliarlo dal suo stato di trance.
«Che c'è, bello?» Gli chiese appena lo sentì emettere un ringhio sommesso, portando una mano ad accarezzargli la testa per tentare di calmarlo.
Il campanello suonò, e Miracle iniziò dunque ad abbaiare correndo verso la porta. Dean controllò l'orologio che segnava le ventidue passate e corrugò la fronte, domandandosi chi mai potesse essere a quell'ora tarda.
«Sta' buono, su.» Mormorò dopo essersi alzato dal divano, dandogli una leggera pacca su un fianco per farlo spostare e poter aprire la porta.
Ciò che vide, o meglio, chi vide, gli bloccò il fiato in gola.
«Castiel?» Esclamò, come se avesse bisogno di assicurarsi che fosse veramente lui e non una proiezione della sua mente.
«Ciao, Dean.»
La sua voce risvegliò Dean dalla sorpresa e si spostò per permettergli di entrare mentre Miracle, tra i loro piedi, lo annusava con circospezione.
«E lui chi è?» Chiese Castiel, una ruga di confusione a solcargli la fronte. Dean non era mai stato tipo da animali; gli piacevano, ma non gradiva l'idea di tenerli in casa.
«Si chiama Miracle. L'ho trovato abbandonato in un parcheggio un paio d'anni fa e ho deciso di adottarlo.» Rispose Dean, il cui sguardo diffidente non abbandonava mai il volto del moro.
«Miracle.» Ripeté quest'ultimo, curvando le labbra in un lieve sorriso intenerito. Pensò che anche il cane, un meticcio dal lungo pelo biondo, avrebbe scelto quel nome per Dean, che lo aveva salvato.
«Che ci fai qui, Castiel?»
Il moro alzò lo sguardo su Dean, folgorandolo con i suoi occhi grandi che lo avevano sempre tenuto incatenato. Finalmente Castiel lo vide, con il volto pallido, la barba sfatta e profonde occhiaie scure sotto gli occhi, e «Stai bene?» gli domandò, preoccupato.
«Sì. Ho solo qualche problema a prendere sonno.» Rispose Dean stringendosi nelle spalle. Non gli sembrava il caso di dire la verità, che non dormiva perché pensava costantemente a lui.
«Sì, anch'io.» Rispose Castiel. Rimasero in silenzio per qualche momento, Dean che lo fissava con un'espressione impassibile che nascondeva il fermento che in realtà provava e Castiel che si guardava intorno imbarazzato. Infine si decise a parlare: «Ascolta Dean, io...»
Si bloccò. Non era mai stato bravo con le parole, e pensò che il modo migliore per esprimere ciò che provava fosse un altro. Per questo annullò in fretta la breve distanza che li separava, portò le mani sulle guance del Winchester e alzandosi sulle punte lo baciò.
Il primo istinto di Dean, gli occhi sgranati dallo shock, fu quello di ricambiare il bacio. A sua volta portò le mani sul volto del moro, appropriandosi delle sue labbra come se fossero state ossigeno dopo una vita di apnea. Con il cuore in tempesta e le dita tra i capelli del minore, sentiva di essere tornato finalmente a respirare.
Fu un bacio urgente, fatto di lingue, denti, respiri che si mischiavano e mani che si stringevano e si esploravano. Quelle di Castiel si spostarono sui fianchi di Dean e febbrili presero a sollevargli la maglia, ma quel gesto, quel tocco freddo sulla sua pelle accaldata, fece scattare qualcosa nel Winchester che a fatica si allontanò da lui, bloccando le sue mani.
È così, dunque? È per questo che è qui? Il sesso è ciò che sta cercando?
«No... Castiel, aspetta.» Riuscì a dire in un sussurro e il moro aprì gli occhi, spaventato da quel rifiuto. «Se domattina mi sveglierò da solo, preferisco finirla qui.»
Pronunciare quelle parole gli procurò una fitta dolorosa allo stomaco, mai nella vita avrebbe pensato di ritrovarsi a rifiutare Castiel, ma ritrovarsi in un letto vuoto il mattino successivo sarebbe stato peggio, non avrebbe potuto sopportarlo.
«Io ho intenzione di restare, Dean. Se... se tu mi vuoi ancora.» Gli rispose Castiel con urgenza, riportando una mano sulla guancia del maggiore. «Sono stato un idiota, d'accordo? Credevo di averti superato, pensavo di essere andato avanti, e invece mi è bastato rivederti per smontare tre anni di convinzioni.
«Ho avuto paura lo ammetto, soprattutto quando mi hai detto che mi ami ancora. Mi spaventava l'idea di rivivere il passato e mi ha spaventato anche ciò che ho provato stando con te, ma mi sono detto che fossi solo confuso perché non ti rivedevo da tanto tempo. Invece è una settimana che sento la tua mancanza e non faccio altro che pensare a te, al fatto che stessi perdendo l'occasione di riavere con me l'unica persona che mi abbia mai veramente reso felice, e... e ti amo, Dean. È inutile riempirti di parole, il punto è che ti amo e basta e non voglio perderti di nuovo. Ti chiedo scusa per tutto.»
Le parole di Castiel si persero nell'ampio salotto, sostituite dal silenzio eppure in qualche modo ancora presenti, fluttuanti tra i due e pesanti come macigni. Dean ebbe bisogno di qualche secondo per assimilare ciò che l'altro che gli aveva detto, per assorbire quelle parole che appena lo raggiunsero, appena si insinuarono sotto la sua pelle e lo avvolsero interamente, come una calda coperta, lo lasciarono senza fiato.
«Stai... stai dicendo sul serio?» Sussurrò Dean, folgorato. Era mai possibile? Forse stava perdendo la testa, quella era sicuramente un'allucinazione.
«Sì, Dean, sul serio. Spero solo di non averlo capito troppo tardi.»
Il Winchester non rispose. Invece, con il cuore che furioso gli batteva nel petto, riportò una mano tra i capelli corvini di Castiel, e lo baciò. Era ancora convinto di star sognando, eppure quel bacio sapeva di diverso. Sapeva di passato, ma anche di futuro. Sapeva di casa, e non si accorse che le sue labbra si erano curvate in uno straordinario e genuino sorriso.
Iloro corpi reagirono in automatico. I piedi si mossero mentre le mani si cercavano, esploravano il corpo dell'altro, si aggrappavano ai vestiti per sbarazzarsi di essi.
Finirono in camera da letto e caddero sul materasso, e una risata liberatoria scosse i loro petti mentre Castiel si sistemava a cavalcioni sul bacino di Dean. Fu in quel momento che il moro notò un oggetto sul comodino che lo sorprese e lo fece sorridere.
«Ce l'hai ancora?» Esclamò afferrando la cornice che conteneva una fotografia di loro due, immortalati ad un concerto. Avevano sempre amato entrambi quella foto che li ritraeva così felici e spensierati, stretti l'uno all'altro come se non esistessero preoccupazioni, come se non importasse nient'altro al mondo che loro due insieme.
Era un concerto all'aperto, Castiel non ricordava di quale artista o band, ed era sicuramente piena estate perché Dean era a torso nudo, mentre lui si era arrotolato le maniche della sua maglia fin sopra le spalle. I loro sorrisi illuminavano la notte.
«Uhm, forse è un po' patetico, sì.» Ammise Dean, imbarazzato.
«No, non è patetico. Mi piace.» Rispose Castiel dolcemente, riponendo la cornice al suo posto e chinandosi su Dean per poter tornare a baciarlo.

Castiel rimase, quella notte.
Rimase anche le notti successive, che si trasformarono pigramente in settimane, mesi e infine anni.
Rimase anche dopo i più pesanti litigi, anche nei momenti più difficili.
Non se ne andò più, e Dean seppe di aver ritrovato la sua felicità.
Con Castiel al suo fianco, avrebbe superato ogni ostacolo.

Il cerchio di sale di Kuya. ~

Infine, eccoci all'epilogo. Ebbene sì: questo breve viaggio è già finito, ma mi rendo conto di averlo fatto durare davvero troppo poco e per questo, vi comunico che a breve scriverò uno spin-off! Spero di non metterci troppo, perciò restate sintonizzati per non perdervi altre avventure di Dean e Castiel! (E armatevi di insulina, sarà mieloso a livelli rivoltanti.)
A proposito, qualcuno guarderà la live di Jensen e Misha? Fatemi sapere! Io purtroppo no, perciò spero vivamente che qualcuno la registri e la metta online.
E qualcuno ha intenzione di comprare il cofanetto della serie? Io volevo, poi ho visto il prezzo e ho sentito i miei reni vendersi al miglior offerente😔😔 almeno i cioccolatini ce li potevano dare però, che diamine.

COMUNQUE approfitto di questo spazietto per ringraziare tutti coloro che hanno letto e interagito con me e con la storia, spero vivamente che vi sia piaciuta e aspetto di sapere cosa ne pensate! Siete magici, vi voglio bene. ❤️❤️
Se avete voglia di restare in contatto, potete trovarmi qui o su Twitter, sono @demondean_
Un bacio a tutti, ci vediamo per lo spin-off!

Comeback | DestielWhere stories live. Discover now