Ero responsabile del fatto che Hyunjin se ne fosse a dato, non riuscivo a non pensarci.
Era colpa mia.
Dovevo rimediare un qualche modo.
"Va bene" si morse il labbro Jeongin.

Sentii nuovamente quella strana sensazione, ma mi concentrai sul farla uscire fuori invece di combatterla.
E fu così che le mie mani cominciarono a diventare più affusolate e lunghe.
Sentii un fortissimo mal di testa, come se mi stessero trapanando la parte alta della fronte.
"Ci siamo" sussurrò Minho.
Un nero cupo mi circondò completamente, facendomi appannare la vista.
Sentivo il demone uscire dalla gola, impedendomi di respirare normalmente.

Dopo qualche istante, quella sensazione terminò e io mi ritrovai dentro il suo corpo senza poter fare nulla.
Era tutto come quella sera.
Non potevo muovere il demone e lui aveva totale controllo su di me.
"Cazzo" borbottai iniziando a entrare nel panico.

"Felix" La voce di Minho mi fece alzare la testa "non perdere la calma, non ci farai del male" respiravo affannosamente e sudavo dalle tempie "abbiamo Jeongin, andrà tutto bene" sorrise al demone e io mi tranquillizzai un po'.
Minho aveva ragione, non dovevo farmi prendere dal panico o sarebbe stato tutto più complicato.
Feci un respiro profondo.

"Lix?" Chiamò Jisung.
"Okay Felix" la voce di Minho era calma e districata "come prima cosa prova a parlare, tu sei il demone, non lui te, pensa a questo. Tu hai il coltello dalla parte del manico"
Molto semplice a dirsi...
Il demone nero non si muoveva, come se anche lui stesse ascoltando le parole del castano.

Chiusi gli occhi pensando alle parole dette dal vampiro.
Io avevo il potere.
Ero io il demone.
Strinsi le mani sentendo una pelle squamosa.
Ci stavo riuscendo?
"Minho" uscii dalla mia bocca con fare roco tetro.
"MA CHE VOCIONE SEXY" sorrise soddisfatto Jisung.
"Che scemo" scosse la testa Minho "tutto bene Lix?" Chiese guardandomi.
Ci pensai.
Ero ancora in una sorta di limbo, ma il demone, o meglio io...Noi... eravamo sotto controllo.
Annuii.

"Sarebbe interessante vedere di cosa è capace" disse Chan sedendosi sull'erba, poggiando un braccio sul ginocchio.
"Felix te la senti di provate?" Mi sorrise Minho, in quel modo rassicurante che solo lui sapeva fare, tranquillizzandomi, come solo un'altra persona al mondo sapeva fare. Una persona che non era lì in quel momento...
"Non saprei che fare" ammisi guardandomi i lunghissimi artigli neri, camminai un po', era una sensazione così strana, ero almeno mezzo metro più alto e i miei piedi sembravano sprofondare nel terreno ogni volta che facevo un passo.
Arrivai al fiume, scorgendo il mio riflesso.
Era la prima volta che mi vedevo per intero.
Ero completamente ricoperto di squame nere, occhi dello stesso colore, profondi come se ci stessi cadendo dentro, due piccole corna scorgevano ai lati della mia testa, ci portai le mani, toccandole con cura, quasi come se avessi paura di fare qualcosa di sbagliato.
Ero io.
Io ero il demone.
Feci un respiro e mi girai verso gli altri sfoderando un sorriso con i miei denti aguzzi.
"Senza luna sembra che sia più semplice" sorrise Jeongin.
Annuii.
"Cosa sai fare?" Chiese Jisung osservandomi.
"Ah bho" alzai le spalle.
"Credo sia potente in realtà" ci pensò su Minho "anche se non sei rivelato e quindi magari hai bisogno di Jeongin per trasformarti, hai del sangue demoniaco nelle vene e i demoni sono le creature più potenti conosciute"  guardò il cielo riflettendo.
"È che proprio non saprei da dove cominciare" ammisi.
Sentii una mano sulla spalla, mi voltai vedendo Jisung che mi sorrideva.
"Un passo alla volta Lix" mi incoraggiò "ha funzionato per tutti noi, lo farà anche per te"
Mi guardai intorno sorridendo ai miei amici.
Era vero.
Ognuno di loro con calma e determinazione aveva trovato se stesso, adesso toccava a me.
Chiusi gli occhi provando a sentire la sua presenza, provando a diventare un tutt'uno con il mio demone.
Io ero lui, lui era me.

Nella mia testa sentivo uno strano rumore, quasi come un eco di un ringhio lontano.
'Ehi, sei tu vero?' Chiesi.
La risposta non tardò ad arrivare.
'Ciao Felix, ti sei accorto di me finalmente'
'Scusa se ci ho messo così tanto'
'Non è colpa tua, lo so bene, ma io ho provato a mandarti dei segnali qualche volta'
"Scusa... come devo chiamarti?'
Sentii una risata.
'Io conosco te molto bene, ma tu non conosci me' ridacchiò 'io sono te, non devi chiamarmi'
'Però se possiamo parlare...'
'La parte demoniaca di te, quella che hai sempre inconsciamente provato a nascondere, si è personificata, non sono un entità a se stante però, sono solo una parte di te'
Annuii capendo.
'Quindi che devo fare?' Chiesi.
'Smettila di opporti a me, non farò nulla di male, lascia che io possa esprimermi'
'Ma se...'
'Quella volta con Hyunjin è stata la luna, ne io ne te'
Sospirai, poi annuii.
Smisi di opporre resistenza e lui entrò in me, come se mi stessero iniettando potere allo stato puro.

Aprii gli occhi guardando fisso il tronco di un albero, il quale qualche secondo dopo esplose in un boato molto forte che fece sussultare tutti.
"Cazzo" si alzò Chan.
"Wow" Jisung strinse la mano di Minho che gli strinse la vita subito.

Sorrisi.
"Non è male direi" mi girai verso di loro, tornando normale.
"Mi fai quasi paura" rise nervoso Jisung.
Jeongin mi sorrise.
"È fantastico Lixie" disse.
"Se Teayoung torna, gli facciamo vedere le stelle" rise Chan.

Teayoung.
Chissà se voleva ancora farmi fuori.
Sospirai.
"Andiamo" iniziai a camminare verso il college anticipando gli altri.

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Hiiiiiiii

||Hell's Peace|| Hyunlix Where stories live. Discover now