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//Felix//

La lezione quel giorno fu abbastanza pesante, stavo tornando in camera pronto a buttarmi sul letto, quando sentii delle voci provenire da dentro.
"Siamo sicuri che dietro ci siamo le furie?" Riconobbi la voce di Chan.
"Chi altro uccide  lasciando quei segni?" Fu Minho a parlare.
"Questo vuol dire che dobbiamo stare molto attenti" questa era la voce di Hyunjin.
Improvvisamente si zittirono e la porta si aprì facendomi arretrare di scatto e Hyunjin comparve davanti a me.
"Di cosa parlavate?" Chiesi serio
"Di niente Lix" mi sorrise facendomi entrare.
"Hyun..." iniziai
"Non devi preoccupartene Lix, stai tranquillo" guardai gli altri che non dicevano nulla.

Era sempre stato così, più mi dicevano di non preoccuparmi e più la mia testa elaborava milioni di motivi per farlo.
"Non tagliatemi fuori per favore" chiesi.
Hyunjin si abbassò per guardarmi negli occhi e mi mise le mani sulle spalle.
"Non ne siamo sicuri neanche noi, quando avremmo più informazioni te ne parleremo okay? Non voglio farti preoccupare inutilmente, per ora semplicemente non andare in giro da solo va bene?" Disse accarezzandomi la testa.
"Va bene" mi arresi.
Mi fidavo di Hyunjin, però ero preoccupato lo stesso.
"E Jis, Innie e Seung?" Chiesi
"A loro stiamo attenti noi" disse Minho.
"State attenti anche voi però" gli ricordai.
Hyunjin ridacchiò.
"Tu, piccolo umano indifeso ti preoccupi per noi?" Rise prima di abbracciarmi.
Annuii sincero, sicuramente erano più forti di noi, ma non imbattibili.
Chan rise e schioccò le dita facendo comparire delle scintille sulle sue mani.
Lo guardai affascinato.
"Ah giusto tu hai il controllo sull'elettricità" ricordai.
Lui sorrise.
"Minho è fortissimo e Hyunjin può far morire tutti di paura, stai tranquillo, noi siamo più che protetti" sorrise il viola.

Non ero ancora del tutto sicuro, ma feci un mezzo sorriso.
"Vado a vedere dov'è Jisung" disse Minho.
"Vado anche io" disse Chan per poi chiedermi "sai dov'è Jeongin?"
"Non sembrava stare molto bene oggi, credo avesse bisogno di riposare un po', penso sia in camera sua"
Lui annuii ed uscii dalla camera, lasciandomi solo con il mio vampiro preferito.
"Sei troppo bello con questo dolcevita, chissà quanti ti hanno guardato oggi" disse lui prendendomi per i fianchi.
Io sorrisi allungando le mani per metterle dietro al suo collo.
"Vuoi distrarmi così non faccio altre domande?" Chiesi divertito.
"Ops, mi hai beccato" disse prima di poggiare le sue labbra sulle mie, prima con calma, poi sempre con più foga.
Gemetti nel bacio, amavo la sensazione delle sue labbra morbide sulle mie.

Mi portò piano sul letto e mi fece mettere di fronte a lui tra le sue gambe.
"Sei sempre più sciolto Jinnie" notai contento.
Lui annuii sorridendo per poi baciarmi il collo lentamente, sapeva che mi faceva impazzire quella mossa.
Mi morsi il labbro portando la testa indietro.
"E... sei sempre più bravo" dissi in un mezzo gemito smorzato mentre lui massaggiava con la lingua la parte del collo esattamente sopra la giunzione con la spalla.
"Tu sei sempre bello invece" disse lui.
Mi avvicinai mugugnando e portandogli le mani sul petto.
Vidi i suoi occhi diventare rossi e i suoi canini sporgere.
Provò ad allontanarsi un po'.
"Stai così, va tutto bene" lo rassicurai.
Il suo respiro era pesante ed io gli sorrisi per provate a tranquillizzarlo.
Allungai una mano piano e gli accarezzai un canino con le dita.

Dopo qualche minuto i suoi occhi tornarono marroni.
"Visto? Tutto bene" gli sorrisi.
Lui mi mise una mano sulla guancia.
"Ora mi dici che cosa vorrebbe dire marchiarmi?" Gli chiesi continuando a passare le dita tra i suoi canini affilati.
Lui mi prese le dita e le baciò piano.
"Quando le creature demoniache marchiano il proprio territorio... il proprio possedimento su una persona... gli lasciano il proprio tratto distintivo, nel caso del vampiro ovviamente è il morso e di solito avviene..." mi guardò negli occhi "dopo il primo rapporto sessuale che i due hanno insieme"
Probabilmente arrossii. Mi ritrovai a mordicchiarmi le labbra.
"C-come funziona?" sussurrai.
Ero molto nervoso in realtà, ma allo stesso tempo mi eccitava da matti, parlare di queste cose tra le sue gambe, mentre mi accarezzava.
"Sarebbe esattamente qui..." mi mise le labbra sul collo, lasciandoci un bacio di cui si sentì lo schiocco "e tutte le creature demoniache potranno sentire la mia presenza in te. Tutti saprebbero che mi appartieni anche a metri di distanza"
Respirai tremando, cercando di trattenermi.
"Cos'hai?" Mi chiese passando le dita sulle mie labbra.
"Io..." mi morsi le labbra.
"Dillo" i suoi occhi si accesero nuovamente di rosso intenso.
"Io voglio essere tuo" ammisi.
"Presto" mi sussurrò baciandomi e facendomi scendere sul letto.
Mi portò una mano sotto il dolcevita e la mia pelle sembrava andare a fuoco.
Ci baciammo per qualche altro minuto, poi, mi allontanai controvoglia e lui si sedette sul letto tranquillo.
"Doveri leggere" dissi prendendo le mie cose.
"Ti va di leggerlo anche a me?" Mi indicò la copia de la lettera scarlatta che avevo in mano.
Annuii mettendomi seduto tra le sue gambe ed aprii il libro a dove lo avevo lasciato.
"Siate sinceri! siate sempre sinceri. E mostrate francamente al mondo, se non proprio il vostro lato peggiore, almeno qualche aspetto, da cui possa essere noto il peggiore male che è in voi..."
Lessi lentamente, in modo che capisse cosa intendevo.
"Devo andare" disse lui alzandosi.
"Hyun..." sbuffai.
"Devo veramente andare, non uscire dai dormitori." mi diede un bacio veloce sulla fronte per poi uscire subito.
"Fanculo" buttai il libro dall'altra parte del letto.
Probabilmente se non lo amassi così tanto, lo odierei con tutto me stesso.
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||Hell's Peace|| Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora