CAPITOLO 12: IL DOLORE DI UN PADRE

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Quando Gaor giunse di nuovo nella foresta, vide Demus accosciato a terra in lacrime. Teneva in braccio il defunto Halvard e appena scrutò il vichingo disse:" così è ora, il suo viso assomiglia a un mattino di pallido inverno;Così freddo,così bianco. Non meritava la morte, il suo animo era puro e amorevole, era un grande mago,ma sopratutto un grande figlio. Tuo padre è sempre stato orgoglioso di te, hai riempito di gioia la mia vita dal momento in cui ti trovai in questa foresta; la morte è soltanto un'altra via, dovremo prenderla tutti un giorno. Addio figlio mio, al prossimo incontro!. Gaor osservò il dolore del Lumus e rispose:"Le mie più sentite condoglianze Demus ; conosco bene la sensazione che si prova a perdere il proprio punto di riferimento, ti capisco. Sai, devi sapere che mio padre, il grande Stain di Bloodwood,fu sempre molto severo con me, dovevo impegnarmi il doppio degli altri per raggiungere i miei obiettivi. Ma in futuro ho capito, lo ha fatto per il mio bene; se adesso sono il vichingo che sono, lo devo esclusivamente a lui e a nessun altro." In quel momento pur essendo molto diversi, Gaor e Demus trovarono molte affinità per colmare il loro dolore; era ormai da anni che la guida spirituale di Neriath non aveva un amico con cui sfogarsi e trovarlo in questo momento gli diede molto sollievo.
Il vichingo ad un certo punto però disse:" Dispiace interrompere questo momento ma ho urgente bisogno di parlarti di un argomento importante, che a te farà piacere. Ho trovato delle tracce fresche, ho seguito il sentiero per molto tempo e sono arrivato fino al confine di Neriath e ho scoperto che l'infido assassino proviene dalla mia città, Bloodwood. di sicuro c'è lo zampino di mio fratello Lars, il quale senza dubbio non trovandomi da nessuna parte, avrà assoldato dei cacciatori di teste per darmi la caccia. Se la mia ipotesi è giusta ti chiedo perdono, quella freccia doveva essere per me, ma probabilmente l'arciere avendola scoccata da molto lontano,peccò di precisione colpendo Halvard." Calò il silenzio, gli occhi del Lumus si fecero sempre più scuri e la sua sete di vendetta crebbe a dismisura. L'assenza di rumore venne interrotta da Balder, il mago muta forma, il quale disse:" Demus, mio signore, grazie al mio potere,mi sono trasformato in un drago e sono riuscito a catturare l'artefice dell'uccisione. È tutto integro, l'ho legato ad un albero poco distante da qui." La guida spirituale ringraziò il capo dei maghi muta forma e si lasciò guidare da esso. Dopo pochi minuti giunsero dinanzi all'assassino e il Lumus disse:" lasciateci soli, voglio parlare con lui." Gaor e Balder si allontanarono, tenendo sempre un'occhio nella direzione di Demus per controllare che tutto sarebbe andato liscio. La guida spirituale di Neriath, una volta che restò da solo con l'uccisore di suo figlio,disse a lui:"Prima che ti sottoponga a una numerosa serie di torture, dimmi qual è il tuo nome e quale padrone servi!". Per far rispondere l'interlocutore,il Lumus tolse momentaneamente il bavaglio dalla sua bocca, dandogli la possibilità di rispondere. L'assassino però si limitò a dire soltanto:" mi ci pulisco il culo con le tue minacce, fai ciò che devi e non dilunghiamoci oltre." Dopo la burbera risposta, il capo di Neriath portò l'uccisore di suo figlio in città per torturarlo e cercare di estrapolare delle informazioni preziose.

CIAO RAGAZZI, ECCO A VOI IL DODICESIMO CAPITOLO DELLA MIA STORIA. L'ASSASSINO È STATO CATTURATO E SE LA DOVRÀ VEDERE CON LA FURIA DI UN PADRE, MA IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE. RIMANETE SINTONIZZATE PER SCOPRIRE COSA SUCCEDERÀ NEL PROSSIMO CAPITOLO!🔥❤️

L'INVIDIA DEL CREPUSCOLO: LE CRONACHE DEI QUATTRO REGNIWhere stories live. Discover now