Giorno 10

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La testa mi pulsava, come se tanti piccoli gnomi picconassero senza sosta le mie tempie, in più, un senso di nausea mi attanagliava lo stomaco e la saliva nella mia bocca era pari a zero. Distrutta mi girai su un fianco e avviluppandomi nel lenzuolo emisi un rantolo rauco.

«Aaah sto di merda...»

«Te l'avevo detto che il Soju era forte! E poi il testone sarei io?»

La voce di Hyunjin mi fece spalancare gli occhi e mi drizzai con la schiena, ma una fitta al cervello mi costrinse a ricadere inerme sul materasso.

Alzai mezza palpebra e cercai di esprimermi senza biascicare. «Ma allora è un vizio... Che ci fai nel mio letto?»

«Ieri sera mi hai chiesto tu di rimanere.»

«Non credo proprio.»

«Oh, sì, invece... e sei stata parecchio convincente.»

Quel parecchio mi preoccupa!

Affondai entrambe le mani nella mia zazzera scompigliata. «Non me lo ricordo. Ma che ore sono?»

«Mezzogiorno.»

Il cuore mi balzò in gola. «Mezzo cosa? No, non è possibile.»

Jin appoggiò l'amato cellulare al comodino e mi contemplò con un palmo a sostenere la testa. «Ho fame e mangiare potrebbe farti bene. Cuciniamo qualcosa?»

«Tipo?»

«E' da parecchio che non mangio la carbonara.»

«In Corea esiste la carbonara?»

«Il cibo italiano è diffuso in tutto il mondo!»

«Va bene, ma prima mi devo fare una doccia.»

Jin si avvicinò con un'espressione furba, mi sollevò la maglia e cominciò a baciarmi il ventre. «Insieme?!»

Affondai le dita tra i suoi capelli setosi e ammiccai un sorrisetto malizioso. «Se proprio insisti.»

***

Con la mano sistemai la salvietta mesa a mo' di turbante sopra la mia testa. Aprii il primo cassetto del mobile della cucina e poi indossai il mio fidato grembiule arancione con i pois multicolor, annodando i nastri dietro la schiena.

Tu hai un serio problema con pois.

«Bene... direi che c'è tutto.» Puntai gli occhi sul bancone davanti a me. «Spaghetti, uova...»

«Mancano i funghi.»

«Non ci vanno quelli Hyunjin.»

«Io a Seoul la mangio sempre con i funghi e anche una salsa biancastra che lega il tutto.»

Oddio no...

«Beh, qui siamo in Italia e cucineremo la ricetta originale.»

Il biondo alzò le spalle sconfitto dalla mia preparazione culinaria e cominciò a giocherellare con il cellulare. Sbuffai e iniziai a picchiettare delicatamente un uovo sul bordo della ciotola. «Guarda e impara... adesso rompiamo due uova e, mi raccomando, vanno usati solo i tuorli, successivamente aggiungiamo del grana padano.»

Jin portò lo sguardo oltre lo schermo del telefono e mi guardò dubbioso. «Su questo sito, dicono che ci andrebbe il pecorino nella ricetta originale.»

«Vabbè, ma è uguale.»

Insomma.

«Prima di mescolare il tutto, però, mettiamo un filo di olio in una larga padella e uniamo della pancetta affumicata.»

Due settimaneWhere stories live. Discover now