❝ 𝕰ra straziante come una Cruciatus, fatale come un Avada Kedavra, ma neanche l'Obliviate più potente avrebbe scacciato via il suo ricordo.❞
Una poesia, un fermaglio e un pugnale, quale sarebbe il vincolo tra questi elementi così diversi tra loro...
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༺ ❝ 𝐄𝐟𝐟𝐞𝐫𝐮𝐬 ❞ ༻
— Cruel;
𝐍𝐢𝐦𝐮𝐞'𝐬 𝐏𝐎𝐕
« 𝕯illo ancora. »
« Non mi sembra giusto, credo di averlo già ripetuto abbastanza. »
« Non perdere di vista lo scopo iniziale, dargli una bella lezione. »
Un fragoroso frastuono di voci si innalzavano nella Sala Grande miste al il flebile rumore delle pagine dei libri di testo che venivano sfogliati, e il suono cristallino dei bicchieri colmi di succo di zucca.
La fila in contrapposizione alla nostra ospitava pochi Serpeverde, tra i quali la coppia, Draco Malfoy e Astoria Greengrass.
Quale onore.
Il ragazzo aveva il viso posato sul pugno, i suoi occhi cupi vagavano per la sala quando ebbe un abbaglio.
Dopodiché nemmeno l'ombra un'emozione.
Mi chiedevo quale assurdo pensiero si spaziasse nella sua mente allo stesso modo in un cui un sorriso malizioso si spaziò sul suo volto. Si voltò verso la ragazza al suo fianco, sussurrandole parole indecifrabili all'orecchio, lei a sua volta posò la sua mano sul viso, attenuando la flebile risata maliziosa che attraversò le sue labbra sottili.
La mano che il ragazzo aveva sul proprio viso vagò lentamente sul corpo di Astoria, bastò un movimento furtivo e repentino per avvicinarsi al suo basso ventre.
Molto probabilmente si stava infiltrando in mezzo alle cosce esili della ragazza, ipotizzai. Pensai che il peggio potesse essere quello.
Compì una serie di movimenti cauti e dopo alcuni minuti si staccò da lei.
Una coltre di disgusto pervase esplicitamente il mio volto. Mi alzai istantaneamente dalla tavola, a mio malgrado gli stavo donando esattamente ciò che voleva, una reazione, la fuga.
Sentii una serie di passi alle mie spalle che riecheggiavano nel corridoio.
« Avresti voluto essere al suo posto, non é così mezzosangue? » la sua voce risuonò nel corridoio vuoto.
Credeva di poter ottenere ciò che voleva.
Quello era il momento giunto per smantellare ogni mattone che reggeva la sua convinzione di estremo potere.
Non sono una preda indifesa. Tantomeno un predatore.
Sono il burattinaio di questa scena, e tutto ciò che dovevo fare era approfittarne di questa situazione facendolo ricredere.
