༻ 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐈 ༺

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༺ ❝ 𝐈𝐥𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐚𝐫𝐛𝐨𝐫𝐮𝐧𝐝𝐮𝐦 ❞ ༻

— Don't let the bastards let you down;

𝐍𝐢𝐦𝐮𝐞'𝐬 𝐏𝐎𝐕

𝕾istemai accuratamente tutto ciò che mi appartenesse nella camera provvisoria che mi avevano assegnato, indossando dopodiché l'uniforme. Con il mio scarso senso dell'orientamento mi recai nell'ufficio di Albus Silente, impaziente di parlarmi.

I corridoi di Hogwarts erano incantevoli e avvolti da un velo di mistero di sera. Le candele rendevano l'atmosfera enigmatica.

Spalancai la porta e un intenso odore di vecchie pergamene, incenso e inchiostro mi pervase le narici. Il suo ufficio era diviso in due piani, brulicava di libri, quadri e mappe, persino un meraviglioso esemplare di fenice dai colori variopinti si librava nella stanza.

« Immagino che il viaggio sia stato stancante, credo che le abbiano già esposto la gravità della situazione signorina Wyllt. Il pericolo potrebbe essere ovunque ora come ora, la prego di essere prudente e presentarsi sotto il cognome Woolridge cosicché la sua identità rimanga celata agli studenti. Ho già informato gli insegnanti della sua presenza. »

« Sarà fatto signore. » tagliai corto accennando un sorriso. Silente partecipava il più delle volte alle riunioni che si tenevano nella nostra Casata, non a tutte, generalmente era presente a tutte quelle che coinvolgevano la sicurezza del Mondo Magico e quello Babbano.

« Ne sono certo, non tutti i Serpeverde si schierano dalla parte del male. Vivienne Wyllt Ia co-fondatrice della vostra gilda fu presa in sposa da uno dei nostri più eccelsi esponenti, oserei definirlo fondamentale. Inoltre, le assicuro che entro la prossima settimana, provvederemo a sistemarla nel dormitorio della sua Casa, è giusto che lei abbia della compagnia. Può andare Nimue. » fece una pausa, abbassò il capo, dopodiché timbrò alcune pergamene sulla sua scrivania, mi avviai verso la porta « Oh, signorina Wyllt, un ultima cosa » mi richiamò interrompendo il suono miei passi, « confido nel suo buon senso. » mi intimò infine.

Stranita contemplai quella inusuale affermazione, feci un cenno col capo congedandomi e mi diressi verso i corridoi.

« Lumos. » la luce che le candele emanavano era fioca e mi era pressoché impossibile vedere dove mettessi i piedi. Un colpo alla spalla inaspettato mi fece sobbalzare, poi una voce, « Guarda dove cammini! » una voce femminile, per l'esattezza. Inclinai l'estremità della bacchetta dal lato da cui sentii il colpo.

« Capisco tu stia tornando nel tuo dormitorio con i postumi di una sbornia. » continuò, nell'oscurità intravidi un volto femminile dai lineamenti morbidi e una chioma di capelli bruni che cadevano di pochi centimetri sotto le spalle.

Cult of Chaos; Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora