༻ 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐕𝐈 ༺

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༺ ❝ 𝕿𝖊𝖒𝖊𝖙𝖚𝖒 ❞ ༻

— Intoxicating liquor;

𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨'𝐬 𝐏𝐎𝐕

« 𝕯raco, » la ragazza si staccò dalle mie labbra, mi teneva il viso tra i palmi delle mani « possiamo rimanere nella tua stanza stasera? Non mi va di andare al parti di stasera. » mugolò in seguito ad uno sbuffo fragoroso, non avrei assecondato le sue richieste, qui comando io.

Volevo lasciarmi andare finché tutto non avesse più un senso. Volevo devastarmi fino a pentirmene il giorno dopo.

La ragazza si sollevò dal mio bacino, accomodandosi all'angolo del letto. Mi avviai verso il bagno. Le mie pupille si scontrarono dispoticamente con il mio riflesso.

Che cera di merda.

Le molecole d'acqua si infrangevano come carezze contro il mio viso, mi sfiorai il lobo dell'orecchio, potevo ancora avvertire il suo fiato caldo sul collo, la punta della sua lingua che giocava con fervore con il mio lobo. Il suo tocco era a dir poco nauseante.

Afferrai l'asciugamano, improvvisamente mi sentii così sensibile che avvertivo il tessuto graffiarmi il volto.

« Renditi presentabile Astoria, passo dalla tua stanza alle dieci e mezza, ho in serbo una sorpresa per te. » la accompagnai alla porta, cercò di controbattere ma la convinsi subito dopo.

Mi baciò, il suo tocco era incessante quanto fastidioso, quello che mi piaceva di lei?

Mi fa sentire meno solo.

No, era ai miei ordini. Ad Astoria non importava di lei. Giusto lei, pensai con amarezza al suo volto, i capelli corti e scuri che le incorniciavano il viso.

Scossi la testa, traditrice del cazzo.

Ad Astoria non importava quante ragazze prendessi per mano, quante cingessi per i fianchi o di quante di loro avessi avuto la scarlatta biancheria intima sul pavimento del mio dormitorio, tornava da me con un solo schiocco di dita.

Non ho mai preteso che si inginocchiassero ai miei piedi, erano loro le artefici delle loro scelte, e il mio comportamento era solo una conseguenza alle loro azioni.

Alcune erano volgari, altre sofisticate, partivano in quarta con la presunzione di conoscermi quando a malapena conoscevano loro stesse. Le loro supposizioni erano effimere come polvere, bastava un accenno di vento per scomporle brutalmente.

Volti privi di trucco o macchie di mascara cosparso sulle guance, lineamenti morbidi o definiti, nei o lentiggini, leggere rughe di espressione, sopracciglia fine o incolte, labbro inferiore che tremava, un pianto silenzioso, un altro caotico.

Cult of Chaos; Draco MalfoyWhere stories live. Discover now