Capitolo 48

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Dopo quella serata malinconica passata in dormitorio, mi sveglio lentamente il giorno dopo, sdraiata in malo modo sul mio letto, scorgendo di poco l'alba del mattino che rallegra l'animo del Natale.

Ogni notte la passo tra uno spavento e l'altro, mentre continuo a fare quel brutto sogno riguardo la prova del Torneo Tre Maghi.

Poi il pensiero della litigata con Draco Malfoy non fa altro che logorarmi dentro, come se interrompesse la mia felicità.

Ho sempre pensato che dopo un anno fosse cambiato, che fosse diventato una persona migliore dopo aver capito di essere mio amico, ma dopo ciò che era successo prima del quarto anno mi ero risvegliata dalle mie strane fantasie sul suo conto.

É sempre stato quel tipo di ragazzo che non prova emozioni, che porta a letto le prime studentesse vaganti tra i corridoi e che si sente potente con chiunque, cambiando umore di punto in bianco.

Cerca sempre di fare l'arrogante con tutti, di avere sempre l'ultima parola anche se la maggior parte delle volte non gli riesce bene. Oltretutto, non riesce a nascondere ciò che pensa degli altri, anzi non ha paura di dire le cose in faccia, anche davanti a tutti.

In Sala Grande il trambusto generale degli studenti non fa altro che innervosirmi: tutti chiacchierano e mangiano velocemente.

Hermione Granger e Sofia non fanno altro che parlare del Ballo del Ceppo, che si terrà questa sera nella stessa sala in cui facciamo colazione.

«É strano il fatto che tutte noi balliamo per prime.» dice la bruna dai capelli cespugliosi.

«Siamo il trio di ragazze che ballerà con i campioni del Torneo.» aggiungo sgranando gli occhi, terrorizzata dall'idea.

Harry accenna una leggera risata, seduto al mio fianco con un pugno davanti alla bocca, mentre dall'altra parte della stanza, Draco Malfoy tiene gli occhi iniettati di sangue fissi su di lui.



                                     ***

La sera giunge alle porte, con la sua tranquillità al di fuori delle mura, mentre una valanga di accessori e scarpe volano insieme nella mia stanza di dormitorio.

Il disastro sul pavimento mi provoca ansia fino al collo, facendomi correre avanti e indietro dalla paura che si faccia tardi, proprio come Sofia.

«Valery! Hai visto le mie scarpe?» mi chiede in evidente panico.

«Sono vicino al tuo letto!» rispondo, mentre recupero dal mio armadio il vestito per il ballo.

Lo indosso lentamente per cercare di non rovinarlo, con il profumo alle rose della mia compagna di stanza che continua a invadere le mie narici.

Acconcio i miei capelli per fare dei lunghi boccoli, poi nella parte posteriore sistemo due ciocche con un codino nero e incastro un diadema sottile, a forma di ramo pieno di foglie, completamente argento

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Acconcio i miei capelli per fare dei lunghi boccoli, poi nella parte posteriore sistemo due ciocche con un codino nero e incastro un diadema sottile, a forma di ramo pieno di foglie, completamente argento.

Faccio una lunga linea di eyeliner nero sulla fine della palpebra, per poi applicare parecchi strati di mascara sulle ciglia e una leggera passata di matita nera nella rima interna dell'occhio.

Indosso delle décolleté nere totalmente vellutate, con il tacco alto, sottile e un serpente argento che li avvolge.

La ragazza dai capelli dorati ha il corpo fasciato da uno splendido vestito rosa chiaro: il corpetto é pieno di motivi floreali che finiscono leggermente sotto i fianchi, la cintura sottile stringe quest'ultimo e le spalline larghe finiscono ai lati delle braccia, completamente trasparenti.

La ragazza dai capelli dorati ha il corpo fasciato da uno splendido vestito rosa chiaro: il corpetto é pieno di motivi floreali che finiscono leggermente sotto i fianchi, la cintura sottile stringe quest'ultimo e le spalline larghe finiscono ai la...

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Le scarpe, che fino a poco prima erano sistemate vicino al suo letto, hanno il tacco molto più spesso del mio, dorate e con dei piccoli diamanti incastonati. La parte superiore di queste sono degli intrecci che finiscono fin sopra le caviglie.

I capelli ricadono impeccabili sulle sue spalle, sistemati con un piccolo chignon dietro la testa.

Ci rechiamo lentamente davanti alla porta, e appena tiriamo un respiro profondo, appoggio la mia mano alla maniglia dorata.

«Pronta?» le chiedo osservandola.

«Apri la porta e andiamo a divertirci.» risponde, indicando la maniglia.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Where stories live. Discover now