Capitolo 37

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La mattina successiva non riesco a svegliarmi come una volta, rimanendo spaparanzata sul mio letto, probabilmente a bocca aperta dalla sera prima.
Ma ad un tratto sento dei leggeri brividi sul mio volto, che non aiutano affatto l'inizio della giornata se non a farmi rilassare ancora di più.

Apro gli occhi con fatica dopo un determinato tempo che sembrava infinito, ritrovandomi Draco Malfoy seduto vicino a me, che mi accarezza delicatamente la guancia.

«Finalmente direi.» esclama togliendo lentamente la mano dalla mia pelle calda.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo e passando le dita tra i miei capelli per lo stress di ogni mattina.

«Come sei entrato?» chiedo con voce impastata dal sonno e gli occhi che quasi non reggono.

Lui non risponde, ma al contrario tira fuori la sua bacchetta dalla tasca interna della divisa e facendomi capire di aver usato un incantesimo.

«E dimmi, hai anche curiosato nel mio armadio?» gli chiedo con un ghigno beffardo stampato in faccia.

«No, ma ero tentato nel farlo.» risponde radioso, come non si era mai dimostrato.

Mi alzo dal letto togliendo le coperte verdi dalle mie gambe, per poi ritrovare lo sguardo del ragazzo fisso sul mio pigiama.

«Dovrei cambiarmi.» dico facendo cenno di girarsi.

Lui sbuffa rumorosamente, voltandosi dall'altro lato della stanza, mentre recupero la mia divisa scolastica dall'armadio e la indosso velocemente con il resto degli indumenti.

«Hai fatto?» chiede il biondo Serpeverde mentre disegna dei cerchi immaginari sulle mie coperte.

«Si.» rispondo, prima che lui possa girarsi verso di me.

Usciamo insieme dal dormitorio femminile, dopodiché dalla sala comune e ritrovandoci poi in mezzo ai corridoi, illuminati dalla luce del sole.

***


All'ora di pranzo, dopo essere passate parecchie ore dalle ultime lezioni, mi siedo al tavolo dei Grifondoro insieme ai miei amici. Poi, ad un tratto, Seamus Finnigan si avvicina a Harry Potter mettendo un giornale dinanzi ai suoi occhi.

«Avete sentito la novità? Sirius Black é evaso da Azkaban.» dice mentre il giovane corvino legge la Gazzetta del Profeta.

«Eppure dovrebbero esserci i Dissennatori a fare la guardia.» afferma Hermione con un'aria alquanto preoccupata.

«Specialmente se si tratta di Black.» aggiunge Ronald.

Quando Seamus toglie il disturbo, mi concentro ad osservare i volti dei miei amici, impegnati a sorseggiare un poco di succo di zucca dai loro calici dorati.

«Ragazzi, come mai oggi Lupin non c'era a lezione?» chiedo corrugando la fronte.

«Dicono che é ammalato e che ha preso la febbre stando sempre fuori dal castello.» risponde Harry ingoiando un pezzo di carne al sugo.

«Non sopporto il fatto di avere Piton al posto suo, é noioso al contrario di Lupin.» dice il rosso con la bocca piena.

«Invece di parlare di lui, ricordate la questione di Fierobecco.» aggiunge la Granger dopo attimi di esitazione, facendo zittire tutti.

«Giusto, Hagrid ce l'ha fatta a non farlo giustiziare?» chiedo subito dopo, speranzosa.

«Affatto, mi rattrista dirlo, ma oggi Fierobecco ci lascerà. Hagrid era molto triste l'altro giorno al Lago Nero.» risponde Harry con sguardo basso.

«É tutta colpa di Lucius Malfoy; deve sempre accusare gli altri di cose che non sono vere, solo perché il figlio idiota si é fatto trafiggere il braccio.» sbraita Ron con un tono di voce frustrato.

Al suono di quelle parole mi si gela il sangue, ma per non ribattere continuo a mangiare il cibo sul mio piatto.

«Comunque non vedo l'ora di concludere l'anno, ragazzi.» dice Hermione con un dolce sorriso a trentadue denti.

«Parla per te, Hermione, tra poco ci tocca a fare gli esami e sai che sono una frana.» risponde il rosso con una smorfia.

«Non pensiamoci adesso, finiamo di mangiare e poi andremo da Hagrid.» concludo mentre gli altri annuiscono.

Annoyed Grey Eyes | Draco Malfoy Where stories live. Discover now