4. Best Friends

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A capotavola c'era il padre di Alexa e, di fronte a lui, il padre di Jai.

Io ero accanto ad Alexa, che era accanto a sua madre che e sua volta era accanto alla madre di Jai.

I tre ragazzi erano di fronte a noi.

«Allora Ariana, raccontaci un po', come va con la carriera da cantante? È impegantiva?» disse il padre di Alexa, mentre cercava di acchiappare la pasta con la forchetta.

«Molto bene, diciamo che è abbastanza impegnativa, ma essendo una cosa che mi piace fare mi diverte molto.» risposi.

«Da quanto tempo canti?» chiese il padre di Jai.

«La passione per il canto ce l'ho sin da piccola, infatti mi esibivo in musical ed eventi, ma è diventato un vero e proprio lavoro da quasi tre anni.»

Luke si avvicinò a Jai e gli disse qualcosa nell'orecchio, ma non riuscii a capire cosa.

«Luke, non si dicono le cose nell'orecchio, se vuoi commentare su qualcosa fallo ad altra voce.» lo rimproverò sua madre, mantenendo comunque un tono calmo.

«Stavo solo dicendo a Jai che oltre ad essere bella, Ariana ha anche un grande talento.» replicò.

«Oh, grazie.» gli sorrisi, lui ricambiò e Jai lo guardava male.

La cena proseguí tra chiacchiere e risate; alla fine, mentre gli "adulti" restarono a tavola a parlare di politica e roba simile, Jai, Luke, Beau, Alexa e io ci alzammo e andammo al pianoforte, Alexa iniziò a suonare e io a cantare, e i ragazzi ci ammiravano.

Fu un momento bellissimo, interrotto però dalla suoneria del mio cellulare. Lo afferrai, era Big Sean, collega e amico, chissá cosa voleva; riattaccai.

«Scusate, mi ero dimenticata di spegnerlo.» dissi e spensi il telefono.

«Chi era?» chiese Alexa.

«Big Sean.» risposi.

«E cosa voleva a quest'ora?»

«Non lo so, domani lo richiamo e te lo dico.»

«Se vuoi puoi richiamarlo anche adesso, a noi non da noia, e credo di parlare a nome di tutti.» intervenne Beau. Tutti annuirono in segno di approvazione.

«Ok, vado su a parlare, cosi vi distrurbo anche meno.»

Andai in camera di Alexa e richiamai Big Sean, rispose subito.

«Ciao Ari.»

«Ciao Sean, come stai?»

«Bene, tu?»

«Bene grazie, avevi qualcosa da dirmi?»

«Mi chiedevo solo se ti andasse di uscire.»

«Scusa Sean ma non posso, sono a cena da Alexa.»

«Ok, tranquilla, fa niente, sará per la prossima volta, ciao Ari.»

«Ciao Sean.»

Riattaccò. A Big Sean piaccio, lo so. Beh, non me l'aveva detto apertamente ma l'avevo capito da come si comportava. E mi dispiace un po' perchè io non ricambio, e cosi lo faccio soffrire.

Tornai giú dagli altri.

«Allora, cosa voleva?» chiese Alexa appena scesi le scale.

«Voleva sapere se mi andava di uscire, ma gli ho detto che sono a cena da te.» quando dissi la prima frase Jai mi lanciò un'occhiata come per dire "perchè voleva uscire con te? Cosa c'è tra voi?".

«Ah capisco, però povero Sean, gli dici sempre di no, ci rimane male poi.» continuò Alexa, non curandosi dei ragazzi.

«Ma a me non piace, se uscissi con lui sarebbe ancora peggio perchè lo illuderei.»

«Beh si, non hai tutti i torti.»

«Vabbè, tanto domani lo vedo, dobbiamo cantare insieme ad un evento, gli spiego come sta la situazione e forse capirá e non mi odierá per sempre.»

«Come si fa ad odiarti?»

«Ah non lo so, vallo a chiedere a Nathan.» (Nathan è il mio ex).

«Scusate l'interruzione ma ci saremmo anche noi qui.» disse Jai seccato, non so se perchè lo ignoravo o perchè parlavo di ragazzi.

Rimanemmo a chiacchierare tutti insieme fino a quando Jai e la sua famiglia non se ne andarono.

«Ari vuoi rimanere a dormire qui?» chiese Alexa.

«Lexie credo di essere giá stata un peso per abbastanza tempo, e poi non ho il pigiama.»

«Te lo presto io, tanto abbiamo la stessa taglia.»

Mi prese per la mano e corremmo in camera sua, ci mettemmo il pigiama e ci sdraiammo sul letto.

«Allora, cosa ti ha detto Jai quando siete rimasti soli in camera? Cosa ha fatto?» chiese curiosa.

«Niente Lexie, cosa avrebbe dovuto dire e fare?»

«Dirti "ti amo" e baciarti.» disse scherzosa.

«Hahahahaha, ma dai, non gli piaccio neanche.»

«Ma a chi vuoi darla a bere? Jai è cotto e tu mi stai nascondendo qualcosa.»

«Lexie, non ti sto nascondendo nulla.»

«Dai su, alla tua best friend forever puoi dirlo.»

«Non ho niente da dirti, e anche se avessi qualcosa non te lo direi, dovrebbe esserci anche Sascha, ha il tuo stesso diritto di sapere le cose.»

«Se vuoi la chiamo, arriverá subito, e poi ci dici tutto, che ne dici?»

Presi un cuscino e glielo tirai in testa.

«Ti vuoi ficcare in quella testolina che non c'è niente da dirti?»

«Oh tu vuoi la guerra, e la guerra avrai.»

Iniziammo la battaglia di cuscini, alcuni 'scoppiarono' e si sparsero tutte le piume, altri rimasero incastrati sopra l'armadio, altri ancora per poco non volavano fuori dalla finestra. Fu una serata fantastica, era da tanto che non ne passavo una del genere con la mia migliore amica.

Love me like you do {ag+jb}Where stories live. Discover now