Dopo la morte della madre di Jimin la sua vita diventa buia e difficile, si trasferisce con il padre e come vicino di casa si trova il migliore amico di un ragazzo conosciuto.
Dopo il breve incontro avuto con l'amico di Hoseok, rientro dentro e mi maledico mentalmente.
Le cipolle, si... che idiota.
Però sembra averla bevuta... .
La porta si riapre, facendo entrare la figura di papà.
Mi giro di scatto, dandogli così le spalle.
-Hey Chim, sono tornato.- Dice papà, mentre io mi affretto a pulirmi le lacrime con la manica della felpa.
-Scusa, vado in bagno e torno subito.- Corro e appena mi chiudo apro il rubinetto, cercando di riprendermi.
Basta piangere, passa del tempo con tuo padre e vedrai che starai meglio.
Mi sciacquo la faccia, con acqua ghiacciata e mi asciugo, ritornando in salone.
-Non hai preparato nulla per cena? ho una certa fame...- Borbotta lui, aprendo il frigorifero, sperando di trovare un qualcosa che possa riempire il suo stomaco.
-Nel messaggio c'era scritto che non dovevo aspettarti per cena...-
-Si lo so, aigoo... dovevo avvisarti, il capo per domani ci ha dato un extra così ci ha fatto rientrare un po' prima.-
-Ah... se vuoi ti faccio un bel piatto di riso con verdure.-
-No tranquillo, faccio da solo, grazie comunque.- Mi fa un lieve sorriso, poi si dirige nella sua camera, per cambiarsi.
Stessa cosa faccio io, chiudendo la porta a chiave e vado ad affacciarmi, vedendo fuori il buio totale.
Domani ho scuola, quindi vedrò Jungkook...
Manco si renderà conto della mia figura, vero?
Mi accoccolo su me stesso, fissando l'alberello posizionato vicino alla panchina su cui sono stato l'altra sera.
Non era quello su cui potevo contare? Non era mio fratello?
Se n'è andato solo perché sto cambiando... ma che vuol dire? anzi, proprio per questo dovrebbe aiutarmi a ritornare come prima, come il vecchio Jimin.
E se lo chiamassi? Io con lui metto sempre da parte l'orgoglio anche se la colpa non è mia.
Mi manca...
Un sospiro abbandona il mio corpo e mi giro, sdraiandomi poi sul letto dove ci sta anche il telefono.
Vado su Instagram e vedo che ha postato una storia, decido di vederla.
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-Jimin-ssi! vieni, abbiamo visite.- Picchietta papà alla porta.
Sposto lo sguardo al richiamo e spengo il telefono, alzandomi poi dal letto.
Chi sarà mai a quest'ora?
Apro la porta e vado in salone.
Spettinato perché mi sono sdraiato, occhi meno gonfi per il pianto avuto prima, l'unica cosa positiva è che sono ancora vestito.
-Oh...- Dico vedendo Hoseok con l'amico davanti allo stipite della porta.
-Hanno detto che hanno lasciato tanto cibo e si sono chiesti se ne volevamo, sembra stato il signore a volermi far avere la cena più che pronta.- Mi sorride papà mentre li fa entrare.
Io e il moro ci guardiamo fissi negli occhi.
Perché ho la sensazione che abbia capito che la storia delle cipolle era una bugia?
-Yoongi ha insistito e quindi eccoci qui.- Parla Hoseok, appoggiando la pentola tiepida sul tavolo.
-Beh ha fatto bene, ho lo stomaco vuoto e non vedo l'ora di mangiare!- Papà sparisce in cucina, prendendo tovaglia, piatti, posate e altro per mangiare tutti quanti insieme.
C'è solo un problema, io non ho fame e papà pensa che abbia già cenato.
Ora che m'invento?
Lo raggiungo.
-Io ho già mangiato... ho davvero lo stomaco pieno.-
-Jimin un piatto non ti ucciderà, non farmi fare brutte figure.-
Cazzo, no, non voglio mangiare.
Ritorniamo da loro e li vedo già seduti, io mi metto di fronte al moro e mio padre di fronte a Hoseok.
Yoongi prepara i piatti, io sono l'ultimo servito e si e no avrò tre chili di riso davanti ai miei occhi.
Guardo il suo, quello di Hoseok e quello di papà, quantità normale, la mia è davvero molto proporzionata.
Lo guardo e con sorpresa noto già i suoi occhi su di me.
Imbarazzato riabbasso lo sguardo.
-Buon appetito ragazzi.- Dice l'uomo vicino a me e tutti cominciano a mangiare.
Prendo le bacchette e ne prendo un po', sentendo già le lacrime coprire i miei occhi.
Cazzo, ora piango perché ho paura di mangiare.
Tremolante avvicino il cibo alla bocca e già l'odore mi fa salire il vomito.
-Io...- Sussurro più piano che posso, infatti nessuno se ne accorge.
-Oh... scusatelo, è che ha già cenato e quindi non ha molta fame.- Interviene il più grande di tutti.
-Prova almeno un boccone, è davvero buono.- Yoongi cerca d'incoraggiarmi ma non gli rispondo.
-Domani ho scuola e devo studiare.- Mi alzo, sto per andarmene ma la voce di papà mi fa fermare.
-Pure quando ci sono ospiti Jimin? per favore...-
-Non si preoccupi, può conservarlo per domani a pranzo.- Gli sorride Hoseok ed io, costretto dalla mia triste mentalità, ritorno in camera, esausto di questa giornata ma soprattutto di questa vita.
... però Jimin non sapeva che a Yoongi gli è bastato quel gesto per fargli capire che c'era qualcosa che non andava.
▽▽▽▽
Voglio solo precisare, la depressione può essere colpita in davvero tantissimi fattori, i comportamenti di Jimin in questa storia potrebbero sembrare davvero molto esagerati ma la depressione porta a trasformare le persone ancora più deboli su qualsiasi cosa, dipende poi da persona a persona.
