𝑨𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒕𝒖?

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I tre uomini del governo presero a camminare, parlottando tra loro con le mani unite dietro le schiene e intenzionati a raggiungere la villa, ma prima che potessero superarmi: "Scusate" pronunciai, facendoli fermare. "Spero non vi dispiaccia se non mi aggrego a voi, preferirei fare prima una passeggiata e raggiungervi dopo" attesi, congiungendo le mani davanti al grembo. 

Mio padre diede un cenno d'assenso. "Come preferisci, Elisabeth" acconsentì anche il commodoro, congedandosi con sorriso di circostanza, mentre intuii, grazie alla mia perspicacia, le intenzioni del comandante superiore: Il suo volto sembrò riluttante a seguire i due uomini dinanzi a lui. Mi scoccò un'occhiata fugace che individuai, scrutando a malapena il mio volto. Cosa si aspettava? un sogghigno malizioso da dama spudorata? Non ero quel genere di donna! 

"Signori" nel richiamarmi mi portò ad accigliare. I due si voltarono a osservarlo. "Vogliate scusarmi, ma preferirei fare anch'io due passi con miss Smith in questa meravigliosa giornata soleggiata" chinò quel viso ovale per osservarsi le punte delle scarpe, e quando lo alzò si concentrò a guardarli di nuovo. "Penso farebbe bene ai miei polmoni. Se non vi dispiaccia, ovviamente" e azzardò, deformando le labbra un sorriso genuino e attendendo una risposta positiva da parte loro. 

Un cipiglio crucciato apparve sul volto del commodoro, facendo poi sviare lo sguardo verso mio padre, cui intuì il fastidio che il comandante recò al commodoro. L'imbarazzo di quell'uomo si dissipò molto velocemente. In quella situazione abbastanza disagiata dalla posizione di mio padre, il suo punto di vista favorì per il futuro consuocero, a lui uomo caro. 

"Beh, ecco..." tentennò, incerto su cosa aggiungere; era una persona sempre piena di parole, pronto per un nuovo eloquio, ma in quel caso sembrò esserne privo come una botte. Lo vidi serrare a malapena le labbra e umettarsele poco dopo, mentre il commodoro gli scoccava continue occhiate di sottintesi. "In realtà, comandate, ho bisogno di un vostro parere su una faccenda che riguarda i terreni e altre varie disposizioni testamentali" il commodoro lasciò guizzare gli occhi, già dalle iridi furenti, sul comandante, la quale voltandosi nella mi direzione accennò un sorriso di circostanza, evidenziando il dispiacere per non essere riuscito nel suo intendo. 

In tutto il suo portamento da uomo ben distinto, aggiunse: "signorina Smith" congedandosi con un impercettibile cenno del capo.

"Comandante Cromwell" ricambiai con un inchino ossequioso.  

Egli si voltò, avanzando. Mi trattenni dal ridere, ma in quel momento ringraziai i due uomini. Mi bastava già Ben a ronzarmi intorno, figuriamoci un altro. Osservandoli allontanarsi, scorsi il comandante superiore Cromwell tentare di scorgermi oltre la sua spalla, provando a celarsi alla viste dei due. Ciò mi fece scappare un risolino; quanti uomini prostrati ai miei piedi, ma se solo avessero saputo che in realtà ero tutt'altro, fuorché una dama dai quei finti modi che mi costringevo ad adempiere. Sospirai la brezza a pieni polmoni e con ancora il verso dei gabbiani a riempire il cielo limpido, pensai sarebbe stata una buona idea smaltire tutta quella tensione accumulata con una passeggiata. 

Camminai lungo la via, sbirciando libri e novità dei giornali dietro le vetrine, e scorgendo titoli da lasciar rizzare i peli sulle braccia: -catturati una dozzina di oppositori alla legge, si sono proclamati sostenitori della pirateria- gli uomini sarebbero stati capaci di affogare nei mari più profondi pur di non piegarsi. 

Proseguendo in un'andatura leziosa, grazie al mio buon umore che volle avvolgermi, mi godei la vista del mare in tutta la sua bellezza. Scorsi qualche pescatore sulla barca, al largo, intento a tirare la rete per i pesci. Proseguii per il piccolo sentiero alberato e inalai il profumo dei fiori di gardenia; quanto mi mancavano le campagne inglesi. Quel posto rilassava alla sola vista. Uscendo fuori al sentiero mi avvicinai alla banchina piena di botti e casse sparse ovunque, alla mia sinistra si stava svolgendo un altro mercato dove venivano venduti arnesi per la pesca e cianfrusaglie da arredamento. Mi voltai di nuovo verso il mare, e socchiudendo un occhio sollevai la mano a mezz'aria stringendo di poco il pollice e l'indice senza unirli, ma lasciando entrare in quel minuscolo spazio la chiatta che adocchiai all'orizzonte. Quanto mi sarebbe piaciuto navigare per l'oceano per giorni, senza conoscerne la meta. La sola cosa che mi permise di durare in quel pezzo di terra era proprio poter stare così vicino al mare. 

𝐼 𝑝𝑖𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 - 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑙𝑎 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎Where stories live. Discover now