𝑼𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊

Mulai dari awal
                                    

"Esatto. Vedo che sei preparata a riguardo, ma dobbiamo espanderci per andare oltre se vogliamo essere la prima potenza. I trattati governativi e le alleanze non bastano, quello che conta è arricchire le rotte con altri continenti." 

"A mio parere, siamo in un'ottima posizione" si udirono schiamazzi provenire dalle bocche di alcuni pargoli che si trovavano a giocare nelle vicinanze. "Ma nonostante tutto..." distolsi gli occhi dai primi uomini che scesero dal vascello e li sviai su mio padre. "L'Inghilterra non si fermerà mai, vero?" Lo osservai, attendendo una sua risposta.

"Mai! Chi si ferma è perduto, Liz"  rispose deciso, allacciando le mani dietro la schiena per riprendere ad avanzare. 

"Padre" lo richiamai, facendolo fermare e voltare. Strinsi a malapena le dita sulla stoffa della mia veste, sperando di ricevere una risposta diversa per la domanda che gli stavo per porre. "Mi avete trascinata qui perché c'è anche Ben Wilkinson con il commodoro?" Non si era preso nemmeno la premura di mettermi al corrente del suo arrivo.

Come al solito, venivo a conoscenza delle questioni sempre all'ultimo.

"Ben?!" Esclamò perplesso. Tergiversò per un attimo con lo sguardo, indirizzandolo sui ragazzini che gli finirono per correre davanti. 

Quel giorno, al porto, non vi era un andirivieni di persone a passeggio, come capitava spesso dopo l'ora di punta, ma solo gruppi di uomini illustri di passaggio seguiti da qualche aggruppamento di giubbe rosse. 

Un cipiglio stranito si formò sul mio viso, ma che lui non poté notare per la distanza. "Sì. Per questo mi avete fatta venire qui, altrimenti per che cosa" spiegai, cercando di trovarci un senso logico. 

Senza scomporsi della sua posa: "prima di tutto, va fatto per rispetto, ma penso tu abbia dimenticato cos'è" mi rispose saccente, continuando a fissarmi. "E poi Ben è già sull'isola. Adesso meglio non tardare, potrebbe essere sconveniente. Forza" mi esortò a seguirlo, ma rimasi ferma su due piedi, incredula. 

Ben era già sbarcato su quel pezzo di terreno, ed io non mi ero ancora imbattuta in lui? Molto strano. 

Di solito non faceva che scorrazzarmi dietro come un cane, ciò mi lasciò confusa e perplessa. 

Dove si era cacciato allora? 

Però smisi di pormi continue domande e mi affrettai a raggiungere mio padre.  

Avanzai verso il molo con ormai già molti uomini approdati sulla banchina. 

Nell'avvicinarmi, da dietro la sua sagoma scorsi la figura corpulenta e bassa del commodoro affiancato a un uomo fasciato da una giacca a coda di rondine, il cui volto non riuscii a scorgere, ma notai solo una parrucca incipriata di parvenza, retta da un nastro scuro che avvolgeva la crocchia bassa, curata. 

Mio padre allargò le braccia, felice di trovarsi dinanzi quei due uomini.

"Signori, bentrovati" diede il suo saluto soffermandosi al loro fianco.

 L'uomo anche se avvolto da un abito di buona fattura, si rivelò dal volto scarno, rasato e smilzo, inoltre, sollevò una mano verso il tricorno, calandolo in segno di rispetto.

"Ambasciatore Smith, felice di rivederla" aggiunse costui, ritornando a sistemarselo sul capo. Una volta che mi trovai a una distanza ravvicinata, mi soffermai accanto a mio padre.

"Commodoro Wilkinson" con un mezzo inchino confidenziale mio padre salutò il mio futuro suocero, che vidi solo tre volte in vita mia: purtroppo i genitori di Ben morirono quando lui aveva l'età di dieci anni, così venne affidato sotto la rigida educazione dello zio. Un incubo. "Spero che il viaggio non sia stato difficoltoso e non vi siate imbattuti in qualche burrasca."

"Tutto è filato liscio, e anche se fosse... questi vascelli non accuserebbero il benché minimo rumore" lo rispose il commodoro, ottimista, indicando con una levata di mano quella nave, sotto un sorriso cordiale di un'aria felice. 

Tutti quei soldi erano serviti a qualcosa.

"Ambasciatore, vedo che è in ottima forma. Come vanno gli affari?" Gli domandò l'uomo con tono fermo. 

"Comandante Cromwell, per fortuna procede per il meglio e non stiamo riscontrando difficoltà con il commercio dell'isola" lo informò mio padre, sorridente. "Ah!" Esclamò improvvisamente "chiedo venia, comandante. Vi presento mia figlia. Oggi ci ha raggiunto anche lei."

Avanzai facendomi avanti e mostrandomi a loro. "Elisabeth, lui è il comandante superiore, Oliver Cromwell" mi venne presentato. 

Da rispettabile dama quale ero, ma solo per apparenza, mi presentai con un inchino formale, poi mi ricomposi indirizzando lo sguardo su quest'ultimo che prese delicatamente la mia mano, avvicinandola verso le labbra increspate e viscide. 

Blè. 

Profuse un inchino e: "Lieto di conoscerla" disse, mantenendo il contatto visivo "signorina Smith. Incantato" e lo fece con candore, non distogliendo per nessun motivo i suoi occhi del colore del cioccolato fondente, cui si incatenarono sul mio volto. 

Era un uomo slanciato, ma con quel viso troppo adulto, inutile rifilarmi lo sguardo estasiato e languido. 

Non era attraente sotto nessun aspetto, per di più, poco mi interessava. 

Ci manchi solo tu adesso!

Il commodoro si schiarì la gola, lasciando propagare quel suono evidente intorno a noi, così che il comandante superiore potesse lasciarmi la mano, la quale ritrassi subito. 

Di sbieco, lo vidi avvicinarsi in quella camminata claudicante verso la mia direzione e lo notai con entrambe le braccia aperte, pronto per stritolarmi in una morsa amorevole. 

"La mia futura nuora, è bello vederti così radiosa" pronunciò sorridente con quella faccia paffuta che si intonava sotto al fisico corpulento, guardandomi con i suoi occhi piccoli. "Ho aspettato molto questo momento" Una ciocca di capelli bianchi si sfilò dal cordino di seta che li teneva uniti.

Con quelle parole sembrò mettere già in chiaro la situazione agli occhi di quell'uomo, la quale notai mutargli l'espressione in puro imbarazzo. Il commodoro prima mi abbracciò, poi, prendendo entrambe le mie mani, mi rivolse un sorriso affettuoso che ricambiai altrettanto. 

"Bene" intervenne mio padre, catturando la nostra attenzione. "Direi che possiamo recarci alla tenuta. I vostri bagagli verranno scortati dai miei cocchieri, e spero che il vostro pernottamento nella mia umile dimora sia di vostro gradimento." 

Che cosa? Mi sarei ritrovata Ben in giro per la villa!

Che cosa? Mi sarei ritrovata Ben in giro per la villa!

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𝐼 𝑝𝑖𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 - 𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑙𝑎 𝑏𝑖𝑎𝑛𝑐𝑎Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang