Capitolo 31 "Helen."

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“Blane! Blane!”

Si girò. Aveva l'aria scocciata.

“Che vuoi? Ora ho lezione...”

“Che ci facevi con Jason sabato?”

“Parlavamo...”

“Sono felice che stiate risolvendo...”

“No! Non lo faremo mai...parlavamo di Helen.”

“Helen?”

“Helen. Cosa? Sei geloso?”

Scossi la testa. La campanella suonò e lui si avvicinò a me. Si chinò verso la mia guancia, poi continuò verso il mio orecchio destro.

“Attento Jake, se tieni a lui, tienitelo stretto...Helen è...” sussurrò.

“Jake! Ehi amico, sbrigati o faremo tardi a lezione.” lo interruppe Daniel, che era appena arrivato.

Mi allontanai e andai verso Daniel, che fulminò con lo sguardo Blane. Gli diedi una piccola spinta per incitarlo ad andare. Arrivati davanti alla classe, mi prese per un braccio, bloccandomi.

“Che stavi facendo?”

“Niente...”

“Jake! Che ci facevi con Blane?”

“Dai entriamo in classe, sta arrivando la professoressa.”

Mi liberai dalla sua presa, e mi sedetti. Un'altra dura giornata...

-

“Jake!”

“Jason...”

“Andiamo a casa mia?”

“No...”

Mi girai per andarmene, ma lui mi fermò.

“Ma che ti prende?”

“Che prende a te! Ora hai segreti con Blane?”

“Che ti ha detto?”

“Niente. Voi non mi dite mai niente!”

“Calmati, piccolo...”

Il cuore iniziò a battermi all'impazzata.

“Non chiamarmi piccolo...”

Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Sentivo il suo battito...

“Non posso...”

“Perché? Perché non mi dici mai niente? Di che hai paura?”

“Io non ho paura! A me fa semplicemente schifo dirti ciò che è successo! Lo stavo dimenticando! Stavo rimuovendo quei ricordi dalla mia mente, ma da quando è arrivato Blane...”

Sospirò e se ne andò, lasciandomi da solo. Mi sentivo impotente, piccolo, inutile...

“Ohh...povero Jake!”

Mi girai di scatto e vidi quella biondina e i suoi occhi azzurri che mi stavano fissando.

“Helen?”

“Vedo che ti hanno già parlato di me.”

“E tu? Come fai a sapere il mio nome?”

“Ma come? Non sei tu il famoso ragazzo di Jason?”

“Non sono il suo ragazzo...”

Fece una piccola risata sarcastica.

“Tu piuttosto, chi sei?”

“Ma...puoi considerarmi un'amica se vuoi, e da amica ti do un consiglio: non entrare nelle vite di Jason e Blane, troppi drammi...”

Sì, me n'ero accorto anch'io...

“Perché ce l'hai tanto con loro?”

“Non ce l'ho con loro...Hanno solo sbagliato, e mi fanno schifo per ciò che hanno fatto...” disse, con un filo di voce.

Le lacrime iniziarono a scenderle dagli occhi, riempiendo i suoi occhioni col mare.

“Helen...”

Mi avvicinai e cercai di appoggiare una mano sulla sua spalla. La mia mossa fu fermata da un suo scatto.

“Non toccarmi. Ascolta, stagli alla larga, è per il tuo bene.”

Detto questo, se ne andò. Ero sempre più confuso. Andai a casa. Aprii la porta e buttai lo zaino sul divano. Trovai una busta sul tavolino. La presi e lessi il mittente e il destinatario: da Adam McCurthy, a Eric Smith.

“Jake?”

Mi girai di scatto, posando la lettera sul tavolino.

“Sì?”

“L'hai aperta?”

“No...”

“Okay.” disse, prendendola.

“È dal padre di Jason, che succede?”

“Niente, forse dovrò andare all'estero per qualche giorno.”

“Lavorerai per lui?”

“Il lavoro è lavoro.”

“Ma...la sua compagnia è in competizione con la nostra!”

“E allora? Tu ti porti a letto suo figlio!”

“Bastardo!”

Lui alzò un sopracciglio facendo un sorrisetto malizioso.

“Avanti è soltanto lavoro...”

Scossi la testa e corsi in camera mia. Volevo solo stare con Jason: amare ed essere amato. Essere gay non era facile, ma a tutto questo si aggiungevano i mille drammi che Jason aveva, si aggiungevano i fantasmi del suo passato che stavano tornando a poco a poco. Prima Blane, poi Helen. Giusto, la biondina...Chi era veramente Helen?

Il telefono squillò.

“Sarah?”

“Jake! Jake è successo un casino!”

“Cosa?”

“Si tratta di Daniel...”

“Che è successo?”

“Lui...”

Scusate se il capitolo è corto. Inizierò subito a scrivere il prossimo.

Jake e Jason | Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora