Cursed | Draco Malfoy, 18+ || traduzione

O n e

Questo capitolo contiene scene di abuso: leggere con cautela, ____________________

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"Mi avrai sempre, affare?"

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I suoi occhi si alzavano al ragazzo dai capelli castani che le si teneva di fronte, " Non tentarmi, Theodore ", sorrise mentre si avvicinava. Le sue folte sopracciglia si aggrottarono, un sorriso gli salì sulle labbra.
'' O cosa, Amelie? '' Sbuffò, '' Mi maledici se lo faccio? '' Hermione lo allontanò con una spalla da Amelie mentre una risata gli usciva dalla gola, con le mani tese in segno di resa, " Rilassati Granger"

"Non sai che cosa è uno scherzo?- Non devi essere così nervosa tutto il tempo, "

Sia Hermione che Amelie hanno alzato gli occhi al cielo al ragazzo che sorrideva davanti a loro,
" Divertente , Nott," lo derise Hermione , con i suoi libri saldamente abbracciati al petto ,

'' Non penserai che sia più divertente quando sono io a maledirti '', le sue parole hanno guadagnato una risatina dalle labbra di Amelie mentre lui si grattò la testa, -le due ragazze scherzavano sempre con lui e Theo lo adorava

Ha sempre apprezzato il potere di rendere felici le persone intorno a lui.

Theo borbottò qualcosa sottovoce mentre lanciava un'occhiataccia a Hermione, e lei lo ricambiò con un sorriso orgoglioso.

I suoi occhi guizzarono sul corridoio affollato finché non si accorsero di qualcosa - qualcosa che fece cadere lo sguardo divertito sul suo viso. Le sue spalle si abbassarono,

"Hermione, cosa stai... ''  Amelie si alzò preoccupata per la sua amica.Stava per voltarsi quando la sua mano le toccò la spalla, il suo cuore si fermò. Amelie non aveva nemmeno bisogno di guardare il ragazzo in piedi dietro di lei per capire chi fosse. La grande mano sulla sua spalla tesa si strinse,

'' In piedi un po 'troppo vicino, vero, Nott?' 'Le sue parole le laceravano le orecchie mentre rimaneva immobile. Non osava muoversi. I suoi occhi corrispondevano a quelli di Theodore, guardando terrorizzato il suo migliore amico mentre si grattava ancora una volta la nuca, " Calmati, amico. È solo una conversazione, non è vero, ragazze? ''

Cercava di essere divertente, ma Amelie non riusciva a trovare alcun piacere nelle sue parole. Era troppo spaventata, quando sentì la sua mano afferrare la spalla di Amelie mentre la trascinava lungo il corridoio, in un modo che faceva sempre quando aveva la sua mente pronta - lontano da tutto e da tutti.

Amelie sapeva cosa le stava per succedere. Aveva la verità su ciò che stava per fare - qualcosa che aveva fatto così tante volte prima, e tutto ciò che desiderava mentre affondava le punte delle sue dita più a fondo nella pelle del suo braccio, era che finisse.

Ha sofferto il suo ossigeno mentre la spingeva in un armadio in fondo al corridoio. Gli piaceva questo armadietto. Era distante dalle aule e dalla parte dei corridoi dove gli studenti di solito trascorrevano il loro tempo.

Alzò la bacchetta verso la porta di legno, borbottando "Muffliato" sottovoce prima di voltarsi a guardarla,

"Non un fottuto suono, tesoro"

Non aveva forza nel guardarlo. Non osava farlo, consapevole di quanto le cose potessero andare peggio. La fissò, malvagio, in un modo che faceva sempre prima che il dolore venisse accolto con favore. La piega tra le sue sopracciglia rivelò il suo incubo più grave perché lei l'aveva visto - l'aveva sentito così tante volte prima.

Quello sguardo sui suoi momenti salienti è stato il mio incubo più grave perché l'ho visto - l'ho sentito così tante volte prima,

"Adrian, per favore - non stavo facendo nulla", ha sussurrato mentre cercava di non piangere,