Capitolo 2

73 5 0
                                    

Erano trascorsi ormai tre mesi da quel giorno.
L'anno scolastico era finalmente terminato e, dopo gli esami per il conseguimento del diploma e la consegna dei titoli agli studenti dell'ultimo anno, il preside e i professori avevano salutato con emozione tutti quei ragazzi che da quel momento avrebbero intrapreso le strade più diverse.
Chi sarebbe andato a lavorare, chi avrebbe proseguito gli studi per specializzarsi in qualche mansione specifica, chi si sarebbe preso un periodo di pausa, chi avrebbe completamente cambiato vita, magari trasferendosi altrove, per inseguire un sogno.
Sarebbero tutti rimasti nei loro cuori, nonostante gli alti e bassi che possono esistere tra studenti e corpo docente.
Per i ragazzi del quarto anno invece, la scuola aveva organizzato un periodo di stage presso aziende diverse a seconda delle capacità di ciascuno studente, per tutto il mese di luglio.

Era una calda domenica di metà luglio, il sole era già alto ormai e stranamente le temperature erano più alte del normale in quei giorni.
I tre coinquilini avevano appena terminato la colazione, quando Nathaniel propose a Luka ed Adrien un pomeriggio in piscina.
Giusto per staccare un po', visto che nessuno dei tre sarebbe andato in vacanza in quel periodo.
L'agenda di Adrien era piena di appuntamenti all'inverosimile: suo padre gli aveva dato tregua gli ultimi due mesi di scuola, fino al diploma. Ora doveva recuperare tutti i servizi fotografici e le interviste che erano stati rimandati e di certo non era l'estate che si sarebbe aspettato proprio l'ultimo anno di liceo.
Luka aveva trovato una casa discografica per incidere le canzoni della sua band, perciò era spesso impegnato con le prove e nuovi testi da scrivere. Il manager aveva stipulato un contratto di prova fino a settembre e, se avesse avuto conferma del successo come aveva immaginato, avrebbe prolungato la collaborazione per un altro anno e così via.
Nathaniel aveva ormai una collaborazione stabile con la casa editrice di fumetti a cui mesi prima aveva presentato una sua ideazione.
Lavorare su commissione non era facile, ma almeno avrebbe potuto proseguire con gli studi e specializzarsi per aprire, un giorno, una casa editrice tutta sua.
E ora l'idea della piscina li allettava.
Dopotutto erano mesi che non si concedevano una pausa e quello era l'unico giorno libero per tutti e tre.

«ragazzi, ma Nino? Chiediamo anche a lui?»
Propose Adrien. Erano grandi amici, ma non aveva avuto modo di vederlo nell'ultimo periodo.
Anche il moro aveva avuto il suo bel da fare finita la scuola.
Aveva trovato un aggancio tramite Luka che gli aveva dato lavoro presso alcuni locali e discoteche di Parigi e periferia e veniva anche ingaggiato per cerimonie di tutti i generi.
Praticamente lavorava giorno e notte.
«è già lì da stamattina con le ragazze»
Rispose Nathaniel, che invece lo aveva sentito proprio quel giorno.
«le ragazze?! Vuoi dire che anche Marinette è in piscina?! Senza di me?! Sotto gli occhi di qualche-»
«stai calmo, principino. Non essere geloso! La tua bella verrà con noi. Stamattina era impegnata. Ma da quando non la senti? Povera ragazza! Se avessi saputo che la trascuravi così, non ti avrei mai dato il permesso di stare con mia cugina»
Lo schernì Luka, con ancora indosso quello che poteva dirsi un pigiama, seduto sul divano mentre accordava la sua chitarra.
Adrien mise un finto broncio
«ehi! Io non sono geloso! E poi non.. sento Marinette da ieri!»
Non poteva certo dire che fosse andato a trovarla come Chat Noir.
Poi continuò
«Si dà il caso che stamattina abbia dormito più del solito, dopo settimane di levataccia all'alba, solo per volere di mio padre, che mi spedisce a fare foto e rispondere alle interviste nei posti più disparati! E poi non è colpa mia se fate proposte all'ultimo minuto!»

Marinette quella mattina si era svegliata presto per aiutare Tom e Sabine in una consegna speciale per un evento fuori Parigi.
Aveva dormito poco, ma stranamente non si sentiva stanca, forse per la visita a sorpresa di Chat Noir la sera precedente.
Nelle ultime settimane l'eroina aveva sorvegliato da sola di notte, a causa degli orari improponibili a cui tornava a casa Adrien, dopo le trasferte di lavoro.
I due si erano visti quindi poco anche in vesti civili, perciò non poté che essere felice di vederlo quella sera.
A parte aiutare i suoi tutori alla boulangerie, Marinette lavorava come stagista presso un atelier indicatole dalla scuola su consiglio del signor Agreste, che altrimenti non avrebbe potuto seguirla nel suo percorso per le continue trasferte di quel periodo.
Alla proposta della piscina, la ragazza esultò e non ci pensò due volte ad accettare: non vedeva l'ora anche lei di una pausa e soprattutto di rivedere i suoi amici.

EssenzialiWhere stories live. Discover now