|25| The other winter soldiers

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Mi buttai esattamente dove era caduto il mio amico e lo seguii fino a salire sul tetto. Si avvicinò ad un elicottero "James. Fermati" dissi fredda verso di lui, si voltò e cautamente mi avvicinai a lui. Poggiai la mano sulla sua guancia "Torna da me James" sussurrai notando i suoi occhi chiudersi e la sua espressione cambiare per un nano secondo. Mi prese il polso e mi trascinò nell'elicottero mettendosi alla guida di esso.

Steve aprì la porta da dove eravamo usciti noi due e cercò di far atterrare l'elicottero per tenerci giù. "James" sussurrai ma non mosse lo sguardo da Steve anzi, cercò di allontanarsi da lì con Steve attaccato a noi. Con il movimento della mano fece atterrare bruscamente l'elicottero su di Steve distruggendolo. Il biondo si avvicinò al finestrino per controllare se stessimo bene ma con il braccio in vibranio James si attaccò al suo collo, stavamo scivolando sempre di più verso il basso. Cademmo tutti e tre nell'acqua. Steve prese James e lo portò a galla mentre io che non avevo perso i sensi, cosa molto strana, lo seguivo.

"Pensi sul serio che questa lo terrà a bada?" chiese Sam a Steve per l'ennesima volta indicando James con il braccio in vibranio in una pressa "Sam. Basta." dissi ormai esausta dalle sue preoccupazioni, Steve si allontanò e Sam lo seguì per lamentarsi all'infinito. Mi abbassai all'altezza del mio amico ormai senza sensi e gli accarezzai la guancia "Torna da me James..." sussurrai, subito dopo mi allontanai dal suo volto sedendomi con la schiena ad un muro portando le mani nei capelli. Si mosse di poco e spostò lo sguardo su di me "Evelyn?" mi alzai da lì e chiamai i due che vennero quasi di corsa a parlare con James. "Steve" guardò in direzione del ragazzo appena nominato "Con che Bucky sto parlando?" chiese per precauzione, James abbassò lo sguardo e poi sorrise "Il nome di tua madre è Sara." disse sempre sorridendo e guardando il suo amico "Mettevi il giornale nelle scarpe" disse poi scoppiando a ridere facendo sorridere me dalla dolcezza del vecchio Steve.

Mi guardò e sorrise, feci un passo avanti ma Sam mi bloccò il braccio, voltai lo sguardo verso di lui e mi liberai dalla sua presa avvicinandomi a James che mi sorrise "puoi leggerlo al museo questo?" disse sarcastico Steve "Dovremmo stare tranquilli quindi?" parlò subito dopo Sam ricevendo un occhiataccia da me per il modo in cui dubitava di James. Mi voltai verso il diretto interessato "Che cosa ho combinato?" chiese capendo la situazione "Hai fatto abbastanza" rispose Steve facendo sospirare James. "Sapevo sarebbe successo...tutto ciò che l'Hydra ha messo nella mia testa è ancora lì, tutto ciò che devi fare è dire quelle dannate parole" guardò dritto davanti a se, nel vuoto "Chi era?" chiese Steve "Non lo so" rispose James "Dobbiamo saper molto più di un non lo so Bucky" disse Steve, sul suo volto le espressioni di sconforto e preoccupazione per il suo amico erano ben visibili.

"Voleva sapere della Siberia...dove sono stato tenuto...voleva sapere esattamente dove..." sussurrò "Perché?" la risposta la sapevo già, mi alzai dall'altezza di James "Perché esistono altri soldati d'inverno..." dissi a voce bassa ottenendo delle occhiate da Sam "Nel 1991 sono stati creati altri soldati come lui. Ci avevano mandati in missione a recuperare le ultime dosi del siero del super soldato, io venni messa sotto criostasi subito dopo" spiegai ai due "Erano più forti e non sempre potevano essere controllati, parlano 30 lingue, sono silenziosi e possono infiltrarsi, nascondersi, assassinare, destabilizzare un intero paese e buttarlo giù in una notte" spiegò lui a capo chino, con l'aiuto di Sam liberammo il braccio di James dalla pressa. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, Sam e Steve si erano allontanati e non videro la scena per nostra fortuna.

A dream or a destiny?Where stories live. Discover now