Lily 2.0

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Scusate se non ho messo il nome intero come per gli altri ma mi faceva troppo ridere lily 2.0 .

<Dio, cosa sta succedendo?> chiese Ron ansimando per la corsa, <Ero in vacanza a rilassarmi, non ci vediamo per neanche 4/5 mesi e mi ritrovo in ospedale in pantaloncini!> aggiunse, <Ti posso spiegare, Ginny è incinta e l'ha saputo solo dopo che voi ve ne siete andati quindi ora sta nascendo la terza> spiegò Harry, agitato a sua volta.

<TerzA?!> domandò Hermione sorridente, <Una ragazza?!> era felicissima, ma fu ancora più felice quando un medico uscì e disse <Potete entrare, è nata>.

Tutti si affrettarono a entrare e circondarono Ginny, che serena disse <Io non ne faccio più di figli, non penso di restare viva>. <Dio, Scorpius basta dire Albus James e anche Lily che non so dove tu l'abbia imparato, sono qui!> gridò Draco, esasperato a suo figlio Scorpius che aveva la stessa età di Albus.
<Come fa a sapere di Lily?> chiese Ginny innocuamente, <Non ne ho idea> rispose Draco.
Scorpius guardò Lily e ne rimase sbalordito, tanto che tutti chiesero <Draco, che ha Scorp?>, <Ma perchè non posso avere un figlio normale!> esclamò Draco come se non fosse una domanda.

La piccola Lily lasciò tutti stupiti, in particolare perchè quando le chiesero (ironicamente) come stai lei sorrise.
Ron era già geloso, non gli piaceva il modo in cui Scorpius la guardava, dopotutto era sempre un Malfoy, non poteva mica non fare niente! Ma Hermione gli impedì di fare qualsiasi cosa, tranne di andare a prendere qualcosa per Rose, loro figlia.

Quando Lily aveva 5 anni
<Papà ma perchè hai quella cicatrice?> chiese Lily indicando la saetta sulla fronte di Harry, James guardava la scena sorridendo, perchè lui alla stessa età aveva fatto la stessa domanda, e dopo di lui Albus e adesso Harry doveva rispiegare la storia per la terza volta a una bambina di cinque anni.

<Dunque, è accaduto tutto quando i miei genitori, i tuoi nonni, sono morti. Tua nonna si chiamava Lily, proprio come te, sai? Comunque, Voldemort, un uomo spregevole di cui ti racconterò quando sarai un po' più grande, ha inflitto a nonna e a nonno una maledizione che li ha uccisi, ci ha provato anche con me ma... non ha funzionato. La maledizione è tornata da lui e io me la sono cavata solo con questa cicatrice. Sono stato portato dai miei zii, dei Babbani, e mi trattavano malissimo; ho passato undici anni a vivere in un sottoscala pieno di ragnatele e impolverato. Odiavo stare lì, non sapevo neanche di essere un mago! Ma poi Hagrid, un uomo simpatico e grande due metri, tirò giù la porta e mi disse tutta la verità. Mi spiegò tutto della mia vita, non sapevo nemmeno come erano morti i miei genitori prima del suo arrivo>

Lily lo guardava, rapita dalle parole del padre, <Vai avanti!> disse lei, <Si, papà, non ci hai mai raccontato il dopo> osservò Albus, <E va bene, ascoltate>

<Il giorno in cui andai a Hogwarts, non sapevo cosa fare, non sapevo del binario, non sapevo come arrivarci. Ho seguito la nonna Molly, e ho attraversato quel muretto scarlatto; finalmente ero libero! Almeno per circa 10 mesi. Il primo anno è stato il più piacevole, o almeno, quello con il problema meno grande, diciamo che ho dovuto fare il detective per trovare la pietra della risurrezione ma non dovevo volerla usare quindi me la sono trovata in tasca mentre avevo Voldemort affianco, e indovina cosa cercava? Quella pietra. Così è iniziato un combattimento dove istintivamente le mie mani hanno cominciato a bruciare e lui si è frantumato.
Al secondo anno ho salvato vostra madre da Tom Riddle, ho scoperto la spada di Godric Grifondoro e ho combattuto contro un basilisco, poi ho anche liberato Dobby l'elfo domestico > spiegò Harry, <Wow papà, sei un eroe> disse Lily, <Non l'avevi ancora capito?> chiese James sarcastico, <Insomma zitti voglio sapere come continua.

<Beh, ragazzi, penso che arriverò al mio sesto anno perchè la guerra la sapete già. Allora, terzo anno, ho scoperto che il mio insegnante di Difesa contro le Arti Oscure era un lupo mannaro e il bello è che non era lui il cattivo! Neanche Sirius Black che si è rivelato essere il mio padrino. Poi, il topo di Ron, Crosta è diventato Codaliscia un amico di nonno James che ha causato la loro morte. Quarto anno, comincia la tragedia, devo partecipare al torneo Tremaghi ma non ho messo il mio nome come partecipante, Ton non vuole parlarmi per un po' ma dopo gli passa e infine, dopo aver visto Voldemort risorgere, Cedric Diggory morire e Codaliscia tagliarsi un braccio, ho combattuto contro Voldemort e sono tornato al castello> si fece scappare un sospiro, erano stati anni difficili, ma ora li raccontava ai suoi figli, come aveva sempre voluto fare.

<Vai avanti! Non puoi lasciarci così in sospeso> esclamò Albus sconvolto. <Da quando hai una voce che supera i 10 decibel?> chiese ironico James.

<Se litigate di nuovo vi prendo a pugni, James non scherzare troppo e Al, fatti una risata ti prego> disse Ginny entrando, aveva capito cos'era successo dallo sguardo di Harry, era ancora dura parlare del suo quinto anno... Sirius.

Ho detto tutto.

<Papà sai che ho incontrato un ragazzo ieri> disse Lily con nonchalance, il cuore di Harry mancò un battito, <Mh, interessante, e chi?> chiese.

<In realtà non mi ha detto come si chiama, mi ricordo che aveva i capelli biondissimi, erano quasi bianchi, e gli occhi azzurri, erano molto belli> descrisse Lily, aveva descritto Scorpius.

Scorpius Malfoy.

<Oddio, si chiamava S-Scorpius?> disse Harry calmo. <Bravo! Ora mi sono ricordata> esclamò la piccola, Ginny era entrata e aveva sentito tutto, aveva visto Harry sbiancare, e aveva capito che doveva intervenire.
<Harry! Albus ha bisogno di supporto paterno, VOLA> urlò mamma Potter.
<Lils, tesoro, di queste cose da adesso in poi devi parlare prima con mamma, ok? Perchè papà non deve uccidere nessuno, hai a malapena 5 anni> spiegò Ginny.

<Harry tutto bene?> chiese Ginny, quella sera quando i bambini dormivano.
<Si> rispose Harry freddo, <Non mi freghi, sono Gin, ora mi dici che hai>
<È che tutti parlano dei Malfoy, quanto è bello Malfoy, che carino il figlio di Malfoy, ultimamente sto peggio del solito e mi tocca pure spiegare ai miei figli come mi sono fatto questo schifo!> disse indicando la cicatrice, che lentamente stava sparendo. Molto lentamente.

<E nessuno l'ha notato, tutti pensano a tutt'altro, si accorgevano di me solo quando rischiavo di morire.> aggiunge concludendo il discorso.
<Io me ne sono accorta, non ho detto niente. Ma me ne sono accorta. E spiegherò io ai bambini gli altri anni, non erano rimasti dei mangiamorte da trovare? Domani vai alla ricerca, notte amore> disse Ginny sorridendo.

Che ricordi...

INSIEME ~ hinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora