Capitolo 30

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[Dylan's POV]

Mi suona il telefono appena sto per entrare in doccia.

È Isabelle.

Rispondo subito prima che cambi idea.

''Pronto, Isabelle?'' dico sperando mi risponda che sta tornando, anche se so che non mi dirà questo.

''Dylan, scusami se ti disturbo. Io- io dovrei chiederti un favore.'' replica.

''Certo, dimmi.''

''La situazione con mio padre è peggiorata ed è molto più grave di quanto pensassi. Mia mamma è piena di lividi e-'' comincia a piangere.

Mi irrigidisco al solo pensiero che quel verme possa ferirla in qualsiasi modo.

''Dimmi dove si trova in questo momento.'' le chiedo fermamente.

''Al SouthHill Bar, vicino a casa mia.'' mi risponde con voce tremolante.

''Isabelle, cosa vuoi che gli faccia?'' domando titubante.

''Voglio che tu lo faccia scomparire, Dylan.''

***

''Jake, SouthHill Bar. Per quanto riguarda le foto già le hai nella cartella di Isabelle.'' informo tutti i miei uomini pochi minuti dopo.

''D'accordo.'' mi risponde Jake.

Salgo su e la richiamo, cogliendo l'occasione per risentire la sua voce. Mi manca come l'aria nonostante non la veda da poche ore.

''Isabelle, ho già chiesto ai miei uomini di mettersi a lavoro.'' le dico non appena risponde.

''Quando succederà?'' mi domanda.

''Nelle prossime ore.'' affermo.

Lei prende un bel respiro.

''Isabelle, torna da me.'' ci riprovo.

''No, Dylan. Ora non c'è più bisogno che io stia da te.'' mi replica in modo distaccato.

''Sì che c'è.'' sussurro mentre stringo le labbra.

''Forse ora senti il bisogno di me come io lo sento di te, però presto passerà.'' continua.

''Non voglio che mi passi.'' confesso.

''Scendi a vedermi. Parliamo un po' in macchina.'' provo disperatamente a rivederla in tutti i modi.

''Ti ringrazio, Dylan, per quello che hai fatto. Te ne sono infinitamente grata. Però, fermiamoci qui.''

Mi passo una mano sul viso. Come siamo passati dalle notti insieme trascorse a ridere a questo?

''Non mi puoi lasciare per una cazzata simile, Belle.''

''Se queste sono cazzate, non voglio immaginare cosa tu intenda per cose gravi.''

***

Dopo qualche ora, ricevo una notifica da Jake che mi dice che ha individuato il padre di Isabelle.

Entro in macchina per poterlo sequestrare mentre esce dal bar. Sicuramente sarà ubriaco e neanche saprà cosa sta succedendo.

Ci arrivo in pochi minuti e lo vedo. È tutto sudato e ubriaco come previsto.

Mi avvicino a lui da dietro tirando fuori la pistola elettrica dalla tasca dei jeans.

''È arrivato il tuo momento, pezzo di merda.'' sussurro prima di colpirlo.

Comincia a urlare fino a quando la scossa elettrica non fa effetto e si accascia. Il bar è vuoto ma decido comunque di portarlo in lontananza, almeno fino al bosco.

Il Mio Punto DeboleWhere stories live. Discover now