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Flashback

Le due ragazze erano distese sul letto, mentre si guardavano intensamente.

La rossa iniziò ad accarezzare il viso della più bassa, perdendosi completamente nei suoi occhi, a tal punto da confessarle ciò che più teneva nascoso ormai da anni.

Cheryl: mio dio sei così bella toni, sono anni che sono fottutamente innamorata di te.

La più bassa rimase lì, a guardarla, inizialmente, ancora troppo scossa per colpa di tutto l'alcol che aveva ingerito, non capì perfettamente ciò che la più alta le stava confessando.

Era semplicemente rimasta incantata dal movimento delle sue labbra, dal movimento delle labbra che desiderava baciare da quando aveva dodici anni.

Quando si risvegliò dal suo stato di trance e si rese conto di non averle dato ancora una risposta, cercò di rimediare.

Toni: tu sei bellissima cher, sono fottutamente innamorata di te.

Solo che ormai era troppo tardi, la rossa dormiva già beatamente.

Fine flashback

La piccola serpent si menò mentalmente, come aveva fatto ad essere così stupida? Per quale cazzo di motivo non le aveva risposto subito.

Scoppiò nuovamente a piangere, finendo per addormentarsi dopo poco, completamente sfinita da quella situazione che la stava uccidendo lentamente.

Si risvegliò molte ore più tardi, fuori ormai era già buio, e in quel momento decise che sarebbe andata a parlare con Cheryl.

Ora nulla poteva fermarla, e la rossa l'avrebbe dovuta ascoltare per forza.

Si struccò completamente perché ormai tutto il trucco che aveva precedentemente era stato rovinato dal suo pianto e dalle incessanti ore di sonno.

Si preparò un bagno caldo, aveva decisamente bisogno di rilassarsi un attimo prima di affrontare la più alta.

Nel frattempo la rossa era a casa di Matt, il muscoloso ragazzo del quinto anno.

Era davvero un idiota, e non lo sopportava più, solo che aveva un enorme paura di "lasciarlo" anche se alla fine non stavano nemmeno insieme, quindi si sarebbe benissimo potuta allontanare senza dirgli nulla.

Solamente che per rispetto voleva mettere in chiaro le cose, per non far soffrire il ragazzo, anche se sapeva che alla fine al moro non le importava di lei più di tanto, ma aveva accettato di far credere agli altri che stessero insieme solo perché lei era la ragazza più popolare di tutta la scuola.

Cheryl: Matt, possiamo parlare ?

Matt: uhm certo, dimmi

Cheryl: Senti...non so come iniziare questo argomento, ma non posso continuare a tenermi questa cosa dentro, ho bisogno di dirtela

Matt: dimmi

Cheryl: Non sono davvero interessata a te, provo un forte interesse per un'altra persona, ormai da anni, e stavo semplicemente cercando di farla ingelosire. Mi disp-

Non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo le scagliò uno schiaffo a mano aperta sul viso, prendendole gran parte della guancia e una parte del labbro inferiore.

La rossa si portò fermamente una mano sulla guancia che era stata colpita, e con gli occhi che iniziarono a scurirsi di lacrime, corse verso l'uscita, precipitandosi fuori da quella casa.

Tornò a scuola a piedi, dove aveva lasciato la sua auto, ci salì sopra, e appoggiò la testa sul volante, scoppiando in un grande pianto liberatorio.

Si odiava completamente, odiava il fatto di aver lasciato andare via la persona che amava davvero, perché si, ormai era certa di amarla, dopo cinque anni di sentimenti nascosti era arrivata all'apice della consapevolezza della profondità di quella sua sensazione.

Si odiava per come aveva trattato toni in quest'arco di tempo, l'aveva completamente ignorata, nonostante lei continuasse a provare a sistemare le cose, dopo che cheryl l'aveva trattata di merda.

Si odiava completamente per tutto il male che ogni volta finiva di fare alle persone.

Quella scenata con Matt, se la sarebbe benissimo potuta risparmiare, si sarebbe risparmiata una guancia e un labbro contuso, e il cuore rotto del ragazzo.

E adesso sinceramente, non sapeva se voleva riavvicinarsi alla più bassa, se le avesse riferito i suoi sentimenti, e magicamente sarebbero finite per mettersi insieme, probabilmente le avrebbe fatto del male, anche inconsciamente.

Ma non voleva questo per la più bassa, voleva davvero che la piccola serpent trovasse qualcuno che l'amasse davvero, e che la trattasse come se fosse la cosa più preziosa sulla terra, come una rosa appena sbocciata, e sapeva che lei non era la persona giusta.

Era riuscita a trattarla di merda solo perché non si ricordava i particolari di quella serata perché era ubriaca, si sentiva davvero una persona orribile, e non voleva continuare a farle del male.

In quel momento decise che si sarebbe allontanata, o almeno, la sua testa prese questa decisione, il suo cuore invece era assolutamente in disaccordo.

E ora, chiusa in quell'auto, durante un freddo pomeriggio di inverno, si ritrovava immersa in una battaglia.

Chi avrebbe vinto questa volta? la testa o il suo cuore?

Mentre Cheryl stava combattendo contro se stessa, Toni aveva appena terminato il suo bagno rilassante.

Aveva acceso la stufa, che aveva acquistato qualche settimana prima con i suoi risparmi.

Si era avvolta in un grande asciugamano rosa, e ne aveva un'altro tra le mani che stava usando per tamponare i capelli, e riuscire a portare via un po' di tutta l'acqua che era rimasta al loro interno.

Attaccò attentamente il phon alla spina del bagno, e iniziò ad asciugarsi i suoi ricci molto lentamente, per riuscire a farli venire il più decentemente possibile.

Le faceva un po' ridere la situazione in si trovava, stava davvero cercando di farsi il più bella possibile per andare a parlare con una persona che l'aveva vista nelle sue condizioni peggiori, ma che nonostante tutto era innamorata follemente di lei.

Sorrise di fronte a quel pensiero, sorrise al ricordo che la rossa l'avesse vista anche con i capelli sporchi, con le occhiaie, completamente struccata, col viso distrutto, ma che nonostante ciò avesse continuato a provare un forte sentimento per lei.

Era davvero la persona giusta, la sua anima gemella.

Una volta che finì di asciugarsi i capelli, si mise un leggero filo di mascara, giusto per rendersi un po' più carina.

Dopo di che estrasse delle mutande e un reggiseno dal cassetto e se lì mise.

Tornò nella sua stanza, aprì l'armadio, e si mise dei jeans neri strappati, una maglietta grigia, una felpa gialla, e come scarpe optò per mettersi gli anfibi.

Raccimolò le ultime cose, e proprio mentre stava per uscire qualcuno bussò alla porta.

Sbuffò, perché nessuno nella sua vita riusciva ad avere un buon tempismo?

Quando aprì la porta, sgranò gli occhi.

X: posso entrare?

spazio autrice

e ora chi sarà? sarà forse il padre ?

cheryl che farà ? ascolterà la testa o il cuore ?

so many things i want to sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora