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Cheryl era rimasta a fissare davanti a lei, impietrita.

I suoi pensieri non smettevamo di scorrere, più tempo passava più l'ansia aumentava dentro di lei.

Si risvegliò dallo stato di trance, e scattò in piedi quando vide un medico uscire dalla stanza di toni, e andarle in contro.

"è un familiare?" chiese l'uomo con il camice bianco

"si, sono la cugina" rispose cheryl senza pensarci, aveva paura che se avesse detto la verità non le avrebbe permesso di vedere la sua migliore amica.

"bene allora può andare a trovare la paziente, gli amici potranno entrare solo da domani"

"va bene grazie mille".

La rossa sorrise, ma quando fu davanti alla porta si fermò per un istante, prese un grande respiro, e dopo di che decise di varcare la soglia della stanza.

La sua migliore amica era lì davanti a lei, che giaceva sul letto.

Appena sentì il rumore della porta che si apriva Toni spostò lo sguardo dal soffitto al suo orizzonte, sorridendo appena si accorse che la persona che aveva tanto aspettato era arrivata.

Cheryl si diresse velocemente verso il lettino dove giaceva, accarezzandole dolcemente una guancia.

"tonii...come stai? " le chiese con un velo di preoccupazione nella sua voce

"sto bene cher, per fortuna non ho nulla di rotto, mi hanno solo dovuto mettere e qualche punto vicino all'attaccatura dei capelli, perché ho sbattuto la testa, ma niente di così grave, non preoccuparti" diss la brunetta sorridendo flebilmente

"comunque come fai ad essere qui? il dottore ha detto che per oggi avrei potuto vedere solo i parenti" proseguì la più bassa inarcando un sopracciglio e sorridendo leggermente capendo cosa avesse fatto la sua amica.

"beh, per puro caso, può essere, che forse, io abbia detto di essere tua cugina" disse la rossa imbarazzata fissando il pavimento.

Rialzò velocemente lo sguardo quando sentì la più bassa ridere.

"sei sempre la solita" affermò Toni tra una risata e un altra, poi tornò seria di punto un bianco e le prese la mano "però ti ringrazio, avevo proprio bisogno di vederti" disse la rosa sinceramente, facendo sorridere la più alta.

"a parte l'incidente, come è andata ieri sera con i genitori di Karol?" chiese incuriosita la Blossom.

Appena fece quella domanda la più bassa si incupì, le lasciò la mano e iniziò a fissare il suo camice.

"toni è tutto okay?" Chiese cheryl seriamente preoccupata.

"s-si è solo che le cose non sono andate splendidamente, ecco" rispose velocemente la più bassa cercando di sdeviare più in fratta possible il discorso.

"cosa intendi Toni? che è successo" chiese la più alta mentre i suoi muscoli iniziavano a diventare tesi.

"beh, con i suoi è andato tutto perfettamente, il vero problema è lei..." disse toni mentre iniziava a torturarsi le mani.

"continua.." affermò cheryl infastidita

"dopo cena mi ha portato in camera sua, ci siamo coccolate e baciate come una normale coppia.
Fin quando non si è messa a cavalcioni su di me, e ha iniziato a baciarmi molto passionalmente e a toccarmi. Se non fossi riuscita a spostarla mi avrebbe scopato. È la quinta volta nel giro di due settimane che prova a portarmi a letto. Le ho già detto che non sono pronta, ma non le interessa, quindi ieri ha fatto di testa sua e ha provato a violentarmi.
Sono riuscita a liberarmi dalla sua presa e sono scattata in piedi per andarmene, ma mi ha afferrato per un polso, tutta incazzata per il fatto che non volessi ancora compiere quel passo. Ha iniziato a chiedermi perché mi sono messa con lei se non voglio andarci a letto, e le ho spiegato che mi piace per come mi tratta, o meglio per come mi trattava, e le ho detto che se per lei la nostra relazione era solo a scopo sessuale allora potevamo finirla lì. E-e beh lei, m-mi ha tirato uno schiaffo...così l'ho lasciata e me ne sono andata" appena finì di raccontare il tutto scoppio a piangere.

Cheryl per tutta la durata del racconto aveva stretto i pugni, era incazzatissima con karol, e gliel'avrebbe fatta pagare.

Si addolcì appena vide la sua migliore amica scoppiare a piangere, odiava vederla in quelle condizioni.

L'abbracciò, stringendola forte a lei, infilando una mano sotto il camice dell'ospedale per accarezzarle dolcemente la schiena cercando di farla calmare.

"io l'ammazzo" affermò la rossa che aveva la testa appoggiata su quella della più bassa.

Toni si ritirò lentamente dall'abbraccio tenendo ancora il capo chino verso il pavimento.

Cheryl le mise due dita sotto ad esso e gliel' alzò, per poi afferrarle il viso con due mani.

Fece scivolare i pollici per tutta la lunghezza delle guance della rosa, asciugando le lacrime, e quando si accorse del prorompente livido che giaceva su una di esse, iniziò a riempilo di delicati baci.

Toni sorrise istintivamente di fronte a quell'azione, era così felice di avere una persona persona come cheryl nella sua vita.

"perché non mi hai detto nulla ieri?" chiese la rossa dopo essersi tirata indietro mentre la fissava nei suoi stupendi occhi color nocciola

" appena sono uscita dalla casa sono scoppiata a piangere, e sono salita in macchina, non volevo buttarti troppi pesi addosso, quindi ho evitato di raccontarti ciò che era accaduto, e ho fatto di testa mia, iniziando a guidare. Solo che le lacrime mi bloccavano la vista e sono finita per scontrarmi contro una macchina "

"oh toni..quando succede qualcosa me lo devi dire, te l'ho già detto, lo portiamo insieme il dolore, finché ci sarò io non sarai mai sola"

Dopo queste parole toni l'abbraccio "grazie, sei la mia vita cher, te lo giuro"

"e tu sei la mia nanetta. Non permetterò a nessuno di farti del male!"

"mi manca, so che quello che ha fatto è orribile, e non posso perdonarla perché ha provato a portarmi a letto senza il mio consenso per 5 volte, e mi ha pure menata, ma mi manca cazzo" disse toni nascondendo il suo viso nell'incavo del collo di Cheryl.

La rossa la strinse più forte. accarezzandole la schiena "Toni, lei non ti merita. È normale che ti manchi, voglio dire è successo solo ieri, così all'improvviso. Ma meriti di meglio, e ti giuro che arriverà la persona che ti amerà così come sei, che rispetterà i tuoi tempi. Arriverà la ragazza per cui sarai la cosa più preziosa, devi solo essere un po' paziente, va bene ? ma ti assicuro che avrai indietro tutta la felicità che ti spetta. Sei una persona meravigliosa, e Karol è una cogliona, perché per non accorgersi di cosa ha davanti deve essere per forza cieca come la merda.
tu sei troppo per lei, saresti troppo per qualsiasi persona, figurati per una che nemmeno ti rispetta.
Io sono qui, e ti giuro che non ti abbandono, supereremo anche questa insieme, come abbiamo sempre fatto."

Toni la strinse ancora più forte, non le disse nulla, ma attraverso il suo abbraccio la rossa capì ciò che la più bassa voleva trasmettere.
Era così felice di averla nella sua vita, senza di lei non ce l'avrebbe mai fatta, e di questo ne era sicura.
Sperava solo che non l'avrebbe abbandonata anche lei.

so many things i want to sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora