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Sua mamma mi dava le spalle e Minho era chinato alla ricerca dei piatti riposti in alto.
Minho: perché ci amiamo
X: Sei il mio unico figlio e non ti vedrò mai diventare padre. Fa male
Minho: mamma, per favore
X: Pensavo fosse solo un capriccio ma evidentemente non lo è. Magari ti ho lasciato trascorrere troppo tempo con lui
Minho: Mamma, basta!

La situazione stava prendendo una strana piega.
Nonostante fossero passati tanti anni l'idea che il loro figlio stesse con un ragazzo non era ancora chiara nella loro testa.
Era normale per un paese come il nostro non essere riconosciuti o apprezzati ma la situazione ora stava davvero diventando soffocante.

X: dico solo ciò che penso
Minho: stiamo bene insieme
X: per ora
Morsi i labbro.
Litigavamo tanto, soprattutto nell'ultimo periodo... erano successe tantissime cose che ci avevano fatto star male. Lui soprattutto. Ma nonostante tutto avevamo deciso di riniziare e continuare.

Presi una tovaglia del cassetto, sotto quello dove tenevano le posate.
Feci ovviamente finta di non aver sentito nulla, perché che altro potevo fare?

Non era stato facile neanche per noi accettarci, avevamo avuto vari problemi nel corso della nostra vita. Avevamo avuto accanto persone che ci amavano, persone che ci hanno supportato e allo stesso tempo avevano avuto anche molti problemi, odio e disapprovazione.
Io amavo Minho, lui amava me.
Non bastava questo? Non era sufficiente per gli altri?

Sistemai la tovaglia e Minho posava le bacchette nei vari posti.
Sua madre tirò fuori alcuni piatti, con delle pietanze, riscaldate, poggiandoli al centro del tavolo.
Aveva preparato di tutto, dai noodles alle verdure, ai ravioli alla griglia, vari condimenti a base di verdure, manzo grigliato, kimchi e pure qualche zuppa piccante.
Minho aveva appena finito di posare i piatti e poi andò a chiamare il padre.

Io: io... Vorrei davvero far parte di questa famiglia..
Mi rivolsi ovviamente alla madre.
Lei mi guardò senza dire nulla.
Mi fece solo cenno di sedermi dopo poco e presi posto.
Y: Allora, avete trovato un posto?
Suo padre prese subito posto fissando il cibo che era sul tavolo.

Minho: ci stiamo lavorando ma i nostri amici ci stanno dando un aiuto
X: Oh, quindi dobbiamo sicuramente regalarti qualcosa
Minho si sedette accanto a me.
Io: faremo sicuramente una grande festa, appena sarà tutto pronto
Inziai a prendere della carne e a riporla sul mio piatto.

Era calato un fastidioso silenzio.
Avevamo inziato a mangiare e nessuno aveva più detto nulla.
A volte fissavo Minho per capire a cosa stesse pesando ma era concentrato a divorare i ravioli.

Tipico da lui perdersi nel cibo. Io non riuscivo più di tanto a godermi questa cena.

Una volta finito di mangiare, la madre di Minho si alzò andando con suo marito in salotto e io e Minho iniziammo a sparecchiare.
Io: lavo io le cose!
Presi i guanti iniziando a lavare le ciotole che mi passava.
Minho: ti direi che hanno bisogno di tempo... Ma sono passati anni... Non è che non ti vogliono bene, però... Loro sono fatti così...

Scossi la testa.
Non mi andava di fargli pesare sempre tutto. Non in questo momento almeno.
Avremmo solo litigato e non volevo che sua madre vedesse anche questo.
Io: non ti preoccupare... Alla fine, devo passare la vita con te, non certo con loro

Alzai le spalle.
In effetti, non tutti andavano d'accordo con la propria suocera.
Molte persone erano in conflitto e io non sarei stato tanto diverso.
Minho: che dici se prendessimo un gatto?
Domandò ,cambiando totalmente discorso.

Stava impilando tutte le ciotole sporche che aveva e piano piano inziò a passarmele.
Io: un gatto? Non sai prenderti cura neanche di te stesso e dovremmo davvero prendere un gatto?
Scherzai.. Anche se non era proprio una bugia.

Minho fece cenno con le spalle.
Minho: sarebbe bello prendersi cura di qualcosa insieme
Arricciai il naso ma poi annuii.
Io: ci penserò
Lui fece un sorriso e continuammo a ripulire tutta la cucina.

****
Era notte. Il letto di Minho era piccolo e noi eravamo troppo grandi per entrarci entrambi.
Non ricordavo avessimo fatto tutta questa fatica in passato.
Però era rimasta più o meno uguale, stesse foto, stessi libri e stesse mura.. solo con più polvere.

Minho: puoi spostare il braccio?
Io: e dove lo metto?
Sbuffai cercando di spostarmi.
Minho: pessima idea rimanere qua... Nessuno dei due riuscirà a dormire

Mi misi seduto esausto di dovermi dimenare come un matto alla ricerca di una posizione decente.
Minho: se vuoi dormo a terra
Si alzò andando verso l'armadio alla ricerca di qualche piumone da usare come letto.
Io: non devi per forza essere tu quello che deve dormire a terra
Minho aprì l'armadio tirando fuori una scatola in mezzo a tutte quelle lenzuola e coperte.
Minho: guarda, ci sono le foto di quando andavamo a scuola

Si avvicinò a me mostrandomi il contenuto. C'erano varie foto scattate con la polaroid e alcuni oggetti scolastici.
Io: E questa?
Presi una foto di HyunJin con su scritto "ragazzo più bello della classe"
Minho: HyunJin era stato eletto come ragazzo più bello della classe... Almeno, così diceva lui. Avevo preso la foto perché volevo capire se fosse o meno la sua scrittura

Io: non avevi una cotta segreta per lui?
Gli tirai un'occhiataccia. Ovviamente stavo scherzando
Minho: io? Tu! Parlavate sempre
Mi filminò nuovamente.
Non capivo se stesse scherzando o meno.

Io: ho solo avuto occhi per te!
Minho: ma che stai dicendo! Bugiardo
Io: Hyunjin mi stava antipatico
Minho si mise a ridere. Facendomi capire che anche lui mi stava prendendo in giro.

Minho: mi piacerebbe però tornare ai tempi della scuola
Io: anche a me, era divertente vederti confumo
Feci un sorriso ricordando alcuni momenti che avevamo passato insieme. Alcuni baci dati di sfuggita per poi scappare e rincorrerci ogni volta.
Io: finto etero!
Minho mi diede un colpo sulla spalla.

Si alzò nuovamente tirando fuori un piumone e sistemandolo a terra.
Io: è abbastanza grande per entrambi
Presi il cuscino che era sul letto poggiandolo sopra il piumone.
Minho: sì, hai proprio ragione!
Si mise subito accanto a me sorridendomi.

Più lo guardavo e più mi rendevo conto che ero davvero fortunato.
Avevo trovato qualcuno nella vita che mi voleva, esattamente così com'ero. Aveva visto il peggio di me, nonostante tutto mi aveva perdonato e aveva deciso che dovevo comunque far parte della sua vita.

Io: però hai il naso leggermente storto
Commentai dopo un'attenta analisi del suo viso.
Minho: ma ci tieni proprio a farti lasciare, tu? Sai che ti dico? Dormi a terra, io voglio stare comodo.
Si alzò infastidito del mio commento per poi mettersi tranquillamente sul letto, dandomi pure le spalle.
Io: non puoi offenderti... Lo dico per te

*****
Insultatemi pure. Ne avete tutto il diritto di farlo, perché ben meritato..

Beh, che dire!
Blocco dello scrittore?
Una pausa lunghissima, dove mi sono successe tantissime cose... Ma ovviamente ho pensato sempre che dovevo continuare questa storia perché merita un finale ed è quello che avrà sicuramente!

Non so se c'è ancora gente che ha questa storia ancora conservata.
Su tik tok mi è pure spuntato il video di una ragazza che commentava i miei libri e niente.
Ti amo tantissimo chiunque tu sia! Grazie mille a tutti e cercherò di continuare il prima possibile!

Per chiunque mi voglia dare supporto, scrivetemi pure quando pubblicate qualcosa inerente alle mie storie che mi riempite il cuoricino di gioai!

Grazie mille a te che continui a leggere e supportarmi♥️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2022 ⏰

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Who Am I? I Am Not Me // Minsung #3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora