*Capitolo 3*

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Si avvicina al mio orecchio sussurrandomi "buon viaggio" sembra quasi volermi dare un bacio in testa ma poi ritorna  padrone di se stesso, sentivo quasi di dovermi tenermi al balcone per non scivolare a terra e appena si allontana mi avvicino di più a Skye "io non ce la faccio davvero"

"no Lil-"

"non lo capisco cazzo, hai visto cosa ha fatto pochi istanti fa? sono sicura che sta pensando a qualcosa per farmi del male, lo fa sempre"

"sono qui, ci penso io a te" continua a ripetermi quelle parole mille volte e in un certo senso mi sento più sicura "devi capire che per qualche strano motivo lui e il suo amichetto Noah non riescono a sopportarti e vogliono in qualche modo farti sentire una merda di persona, per questo è meglio se gli resti lontana e che parti"

"Si dai ma domani avrò un lungo viaggio e preferisco andare via ora"

"va bene, prendi le chiavi" torno al bancone e cerco le mie chiavi ma ogni mazzo che pesco non è mai il mio così sbuffo e mi giro verso Skye "BENE, non possiamo neanche andare via,le chiavi qui non ci sono"

"porca troia,come non ci sono?"

"che ti devo dire, se non ci sono allora non ci sono, non sono cieca" per la testa mi iniziano a passare varie idee e presto la mia frustrazione diventa rabbia,che idiota "Lil può darsi che qualcuno le avrà prese per
sbaglio"

"no so esattamente dove sono ma dio so chi le ha prese e non é stato sicuramente per sbaglio"...

Strade Perse Where stories live. Discover now