Capitolo 1

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Lunedì, 8 Gennaio

Scrivo ordinatamente la data sulla nuova pagina del mio quaderno. L'inizio dell'ennesimo quadrimestre che spero finisca al più presto. Mentre aspetto che arrivi la mia migliore amica Amelie, sorseggio il mio caffè.

''Eccola!'' penso fra me e me, mentre osservo la stupenda ragazza bionda dagli occhi chiari che entra, rigorosamente in ritardo, attirando l'attenzione di tutti i ragazzi della classe.

''Oggi sei arrivata stranamente prima che l'appello iniziasse... chi sei e cosa hai fatto con la mia Amelie?'' ridacchio prendendola in giro per le sue abitudini che ormai da anni conosco bene.

''Era la mia prima risoluzione per l'anno nuovo.'' mi risponde sarcasticamente. Sorrido e la stringo in un abbraccio. Non la vedo da settimane siccome lei era partita con la famiglia per le feste. Mi è mancata tantissimo.

Siamo migliori amiche da anni ormai: io, lei, ed il suo ragazzo Brandon. A dire la verità, non siamo sempre stati solo tre, ma mi fa ancora male parlarne e mentre ci penso, un'espressione di tristezza e malinconia mi avvolge il viso.

Se ne accorge subito anche Amelie che mi dà una leggera spinta sulla spalla. Mi riprendo dall'attimo di nostalgia e mi ricompongo velocemente.

''Brandon ci raggiunge a quest'ora?'' domando.

''No, purtroppo ha fisica. Comunque all'ora dopo lo vedo.'' mi risponde.

Ormai loro due stanno insieme da anni.
Sono inseparabili e sembrano veramente la coppia perfetta. Mi sento fortunata ad aver loro come amici.

''Sappi che la mia seconda risoluzione dell'anno nuovo coinvolge anche te, amica mia.'' mi dice Amelie con degli occhi scherzosi che non promettono nulla di buono. Con uno sguardo interrogatorio, la invito a darmi più informazioni.

''Dobbiamo assolutamente trovarti un ragazzo! È da troppo tempo che sei single e l'adolescenza è fatta per divertirsi.'' esclama con gioia mentre batte le mani energicamente per incitarmi a dirle di sì.

Sbuffo per farle capire che non è il caso. Io non penso a queste cose, specialmente non in questo momento. Non perché siano superficiali, è solo che a differenza di molte altre ragazze non voglio sprecare tempo per relazioni poco serie.

''Amelie, lo sai già. Aspetto di trovare la persona giusta.'' replico, anticipando già di gran lunga la sua risposta.

''Amelie, lo sai già. È una noiosa teenager che passa le sue serate a leggere libri.'' sentiamo una voce stridula, e a chi poteva appartenere, se non all'acidissima Jessica Stewart che imita le mie parole.

''Jessica, perché non ti trovi un ragazzo con cui intrattenerti senza dare fastidio a noi?'' rispondo prontamente.

Amelie la ignora, lanciandole un'occhiataccia, e prosegue con il suo discorso.

''Beh... è proprio per questo che stasera usciamo. Brandon vuole presentarti un suo amico. Ti dico solo che è biondo, alto e con gli occhi azzurri. Se questo non ti basta, non so che dirti!'' obietta lei ragionevolmente. Come farò a trovare la persona giusta senza uscire e fare nuove conoscenze?

Ci rifletto un po' su mentre cerco di auto-convincermi a dirle di sì. So che alla fine uscire e staccarmi, anche per una notte, dalla monotona vita di tutti i giorni mi farà bene. I miei pensieri sono sopraffatti dalla squillante voce della professoressa.

''Seduti, ragazzi. Facciamo l'appello, sono le 08:32. Ho dato già troppo tempo ai soliti ritardatari.'' dice Mrs. Malcolm.

''Senti, Isabelle. Pensaci un po su'. Sai anche tu che ti farà solo bene uscire con me e Brandon. Ti prego, ti prego, dimmi di sì!'' comincia Amelie stringendomi con forza le mani.

''Va bene, va bene. Siamo solo al primo giorno dell'anno e mi stai già stressando.'' sbuffo mentre nascondo un sorriso.

Le sue urla di gioia sono interrotte dagli sgridi della professoressa che inizia l'appello.

Qualche nome dopo quello di Amelie Lancaster, sento la professoressa che pronuncia il mio.

''Presente!'' rispondo con aria sicura, per poi tornare a parlare con Amelie che ha già iniziato a riempirmi la testa con i preparativi per stasera.

''Secondo me, ti dovresti mettere un tubino rosso con dei tacch-'' mi spiega prima di essere interrotta da un nome che non osavamo dire da anni, perché con sé portava un mare di ricordi dolorosi.

''Dylan Rivera.''

''Rivera assente? Bella figura, il primo giorno. Continuiamo. Clarke Roxanne?'' prosegue la professoressa, senza sapere l'impatto del nome che ha appena pronunciato.

Mentre io e Amelie ci fissiamo incredule, la porta si apre bruscamente con un forte rumore che fa sobbalzare tutti.

''Buongiorno, Mrs...Malcolm, giusto? Sono Dylan.'' dice con esitazione il ragazzo.

''Sì, sono Mrs. Malcolm. Già il primo giorno in ritardo.'' la professoressa replica con tono sarcastico ma allo stesso tempo accusatorio.

''Non si preoccupi, non ha ancora visto niente.'' ridacchia scherzosamente, sicuro di sé.

''Vuoi presentarti alla classe?'' gli domanda Mrs. Malcolm.

''Provvederò io a fare nuove conoscenze e anche ad approfondire quelle vecchie. Grazie comunque.'' replica lui, lasciando me e Amelie pietrificate.

Mentre cerca un posto in cui sedersi, i suoi occhi incrociano i miei, che esprimono shock e confusione, mentre fra me e me penso: ''non può essere veramente il mio Dylan.''

È tornato, e quell'inspiegabile apatia che da anni a questa parte fa parte di me, come per magia, scompare.

Il Mio Punto DeboleWhere stories live. Discover now