Capitolo 20.

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Luke's Pov

Non riesco a capire cos'è successo, dove sono, il buio mi circonda.

Il sangue cola dal mio braccio pieno di tagli, la gamba quasi non me la sento e a malapena riesco a muovermi.

Da lontano vedo un corpo accasciato per terra.Un corpo familiare e femmi-.

-"HOPE." urlo e cerco di raggiungerla strisciando sul pavimento pieno di pietre appuntite.

Sento un suono, il suono dell'acqua.

Sporgo la testa e mi accorgo che scorre a pochi centimetri dal punto in cui mi trovo.Le corrente è molto forte e se fossi caduto nelle sue acque di sicuro sarei morto annegato.

Continuo a strisciare lasciando qualche urla dal dolore atroce provocato dalle ferite profonde che in questo momento occupano la maggior parte del mio corpo.

Stringo la mano della ragazza una  volta raggiunta e vedo che ha gli occhi chiusi.No.Non può essere.

Trovo la forza per alzarmi,sostenendomi su un pezzo di legno.Lo uso come bastone.

Cerco di alzarla e la poggio su una pietra piatta.

Il suo volto è pieno di sangue, con varie ferite.La sua maglia è strappata e anche su alcuni punti dei pantaloni.I capelli sono in disordine e le labbra sono quasi chiuse,non del tutto.

-"Hope,ti prego apri questi fottuti occhi." dico con una voce tremante e roca.

Sposto delle ciocche di capelli dal suo viso e solamente ora mi rendo conto che sono un fottuto stronzo, stronzo nel senso che l'ho trattata male.Stronzo di non aver accettato il fatto che si è innamorata di me:Luke Lerman il ragazzo pericoloso,puttananiere e stronzo.

Strappo una parte della mia camicia e l'avvolgo per poi stringerla attorno alla sua gamba.

Le sue labbra sono secche, e anche un pó screpolate.Il mio cuore sta morendo, morendo di non voler ammettere che anche io provo qualcosa per lei.Si, anche io mi sono fottutamente innamorato di lei, ma non voglio ammetterlo perché non voglio farla soffrire.So' come sono fatto; non merito di essere amato.Non merito niente dalla vita.

-"Questa è la sua macchina." sento dire da qualcuno dalla strada mezza franata, che si estende su di noi.

-"Saranno nei paraggi, è arrivata la loro fine." una carica di una pistola riesco a sentire, prima d'intravedere da lontano una specie di grotta ben nascosta tra gli alberi.

Senza perdere tempo, prendo in braccio la ragazza prima d'iniziare a camminare verso il nascondiglio che può salvare ad entrambi la vita.

I passi si avvicinano sempre di più, infatti riesco a vedere anche le ombre di due uomini armati.

-"L-Luke." mi giro verso Hope, e vedo i suoi occhi verde smeraldo finalmente aperti.Sospiro dal sollievo e gli dico di star zitta.

-"Perché?." ghigna.Ah,meno male che ha appena riaquisito i sensi.

-"Guarda." con acidità gli indico i due che stanno ben osservando il nostro sangue.Cazzo.

Guardano verso la nostra direzione, ma per fortuna non ci vedono.

La ragazza stesa su di me, chiude nuovamente gli occhi e un'altra volta sento quel senso di paura di perderla.

-"Scusa." dice mentre una lacrima riga la sua guancia accaldata.

-"Scusa per cosa?." tengo lo sguardo fisso in un punto al di fuori della "grotta".

-"È per colpa mia se ora ci troviamo qui, pieni di tagli e per poco non siamo morti anche.È per colpa mia se ora abbiamo questi due alle calcagne.È per colpa mia se.."

-"Adesso basta la colpa non è tua ma mia che non ho saputo accettare la realtà.Mi dispiace Hope ma io non provo nulla verso di te, tranne pura amicizia..amici di letto, ricordi?."

Ho detto una grande cazzata.Una cazzata colossale, ma qualcosa me lo impediva di dire la verità.

Il mio passato.

Per la millesima volta il mio stomaco si stringe ancora di più e un nodo alla gola, m'impedisce di continuare a parlare.

-"Si, ricordo." sospira per poi girarsi su un lato, in modo da non far incontrare i nostri occhi.

Hope's Pov

-"Si,ricordo." riesco a dire prima di girarmi di lato e rompere il contatto con i suoi occhi profondi e misteriosi quanto due pozzi.

Okay, lui non prova niente per me.Siamo solo amici, amici di letto . Devo farmene una ragione.

Strappo un fiorellino da sopra il terreno e lo annuso.

-"Sono qui, me lo sento." urla uno degl'uomini.

Mi allontano un pó e sporgo la testa fuori dal cespuglio per vedere meglio.

Mi sento delusa, sto trattenendo le lacrime e mi sento minuscola a confronto di Luke.Non capisco il perché sia così freddo in questi discorsi.Come se qualcuno o qualcosa gl'impedisce di voler bene, amare..sono sicura che nasconde qualcosa.La chiave del "mistero".

Torno al mio posto, senza fare rumore ma qualcosa va' storto.

-"VI CONVIENE USCIRE O LE COSE SI METTERANNO MALE." ci minacciano lanciando una pietra nel fiume.

-"Cosa facciamo?." gli domado tenendo ben le distanze.

-"Tu mi spieghi prima perché ora sei così..così fredda."

-"Parli proprio tu che lo sei sempre stato e io non ti ho mai domandato il motivo." nervosamente aggiusto il pezzo di camicia che avvolge una buona parte della mia gamba..ma aspettate, quel pezzo di camicia è quello di Luke.

-"Perché questo?!." domando indicando quest'ultimo.

-"Pensavo di aver fatto qualcosa di buono."

-"Ti sei sbagliato di grosso." velocemente lo tolgo e glielo lancio in faccia.

-"Vabbene." le nocche delle sue mani diventano velocemente bianche e stringe le sue mani in due pugni.

Indietreggio e sbatto contro la parete rocciosa.Mi guarda e i suoi occhi luccicano dalla rabbia.

-"Non farmi del male." sussuro.

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