Capitolo 4.

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Luke's Pov

-"Domani mattina partirai per Amsterdam." dice buttando la cicca della sigaretta per terra.

-"AMSTERDAM? DOMANI? IO?" urlo.

-"Si.Tu." mi fissa per un'attimo prima di spostare l'attenzione su qualcos'altro.

-"Ma..ma-." cerco di dire qualcosa ma m'interruppe.

-"Sarà un lavoro di squadra." dice quasi eccitato.

-"Squadra? " chiedo.

-"Si, sarai aiutato da un membro dell'organizzazione rivale." passa le dita sulla scrivania e le strofina per un po'.

-"Ma mi prendi per il culo o cosa? ." cerco di contenermi e di non urlare.

-"È la realtà, caro Luke." dice con calma.

-"Cioè io dovrò collaborare con un tizio, che da un momento all'altro può uccidermi, cosa che non può accadere o lo-" quasi urlo dalla rabbia.

-"Non accadrà niente.Io e l'altro capo, abbiamo complottato." cerca di rassicurarmi.

-"Cosa cazzo devo andare a fare poi ad Amsterdam?." cambio discorso non volendo entrare nei particolari visto che non me ne frega un cazzo.

-"Droga." sorride beffardo.

-"Droga?Ma qui ne abbiamo molta, anzi ne arriva tantissima." sbatto le mani sulla scrivania e alzo una sopracciglia.

-"Ma lí si aspetta un carico di cocaina enorme.Un vero e proprio affare.Un carico di dro-." sta per concludere il suo discorso fino a quando non lo interrompo.

-"E se non accettassi?." lo stuzzico.

-"Peggio per te." annuncia beffardo.

-"Ah sai, tua sorella è davvero carina,credo che per una scopata sia ottima." continua con un sorriso malizioso.

-"Toccala solamente con un dito e ti sparo dritto nei coglioni." gli urlo contro.

-"Vanne convinto.Ah sai? La convinzione fotte molte persone." ride.

-"Fra quelle persone tu sei la prima..la prima delle teste di cazzo." cerco di non ridere.

-"Bene, Bene.Allora cosa cazzo fai? Accetti o saluti la tua famiglia?." si alza dalla sedia e poggia le braccia sulla scrivania.

-"ACCETTO COGLIONE." urlo soddisfatto.

-"Te lo ripeto,partirai domani,ma non si sa quando arriverà questo enorme carico.'' mi avvisa.

Mi avrà preso per un rincoglionito?Spero proprio di no,altrimenti sono cazzi amari.

-"Chi collaborerà con me?.'' gli domando avido.

-"Non si sa ancora ma uno dell'organizzazione rivale,te lo avrò ripetuto per almeno un centinaio di volte!" ghigna infastidito.

Lui infastidito?E allora io come dovrei stare?Ignorante della madonna.

-"Uh povero,credo che ti faccia male la gola,vero?" lo prendo in giro rendendomi conto di quanto possa essere ridicolo.

-"No mi fa male il cazzo." afferma.

-"Problemi tuoi.Io vado non posso perdere altro tempo con te, ho cose migliori da fare." lo saluto e mi allontano.

-"Riguardo domani è già tutto prenotato, devi solo partire." non gli rispondo e esco dalla stanza piena di muffa.

Entro nella macchina e faccio retromarcia per uscire dal garage.

Non ci voleva proprio un viaggio e soprattutto l'idea che mi aiuterà uno dell'organizzazione rivale mi tormenta la mente.

Metto le chiavi nella toppa della porta e giro due volte; entro.

La situazione sembra peggiorare giorno dopo giorno, non è possibile che da un giorno all'altro possa prendere una decisione senza sapere la mia risposta, è inaccettabile..ma una cosa è certa, oltre alla droga ci sarà tantissimo sesso e divertimento.

Poso le chiavi, il cellulare e il resto delle cose che avevo in tasca, in particolare il biglietto aereo che mi aveva dato il capo prima di andarmene sul tavolo.

Non resta che aspettare domani.

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