Capitolo 14.

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Luke's Pov

Arriviamo davanti alla "nostra" abitazione e parcheggio l'auto.

Attraversiamo il giardino ed entriamo.

-"Quanto mi era mancata questa casa." dice entrando nel salone.

-"E quanto mi eri mancata tu." ghigno prima di spingerla sul divano.

-"Calma gli ormoni." mi spinge e mi fa cadere dal divano.

Ride e la sua risata contagia anche me.

-"Vendetta." mi catapulto su di lei e gli inizio a fare il solletico.

-"Basta.Basta." urla.

Continuo fino ad infilarmi fra le sue gambe.

-"Vedo che il tuo amico è impaziente." dice poggiando una mano sul cavallo dei pantaloni e iniziando a spingere.

Gemo.

Sbottono subito i suoi pantaloni e li faccio volare via insieme alla sue mutandine.

Infilo un dito nella sua intimità e inizio a pompare, ne infilo un'altro,e un'altro ancora.

Dopo un paio di minuti viene, e lecco una delle dita.

-"Buona." esclamo.

Prendo un preservativo da dentro il giubbino, e dopo essermi spogliato lo metto.

La bacio con foga, mentre la mia erezione e dritta sulla sua pancia.

Mi sistemo bene fra le sue gambe, e con una spinta forte entro in lei.

-"Cazzo." urla.

Spingo veloce e in profondità.

La sento gemere, e la stessa cosa faccio io.

Poco dopo veniamo insieme ma continuo a spingere.

-

Hope's Pov

-"Stasera ordiniamo una pizza?." dico a Luke mentre apro il frigorifero per prendere qualcosa da bere.

-"Mh..vabbene." afferma.

Sorrido e verso un po' di Coca-Cola nel bicchiere.

Bevo e lo butto nel cestino.

Ormai sono passate quasi 9 ore da quando Luke mi ha salvato e 9 ore da quando abbiamo scopato selvaggiamente sul divano.

Non so ma in quel momento ho sentito qualcosa di strano nel mio stomaco.

Forse avevo fame..possibile.

Mi siedo su una delle sedie intorno al tavolo e massaggio le tempie.

L'amore..

Una delle cose piu' schifose al mondo..vomito solo a sentire pronunciare queste parole.

Ho una certa esigenza di uscire un po'.Voglio rinfrescare le idee e pensare un po'.

Mi alzo e vado in camera.

Prendo il cappotto, il cellulare e le chiavi e torno in salone.

-"Io esco." dico mentre apro la porta.

-"Dove vai? Non ti è bastato quello che è successo?." sbuca dal nulla Luke.

Ha qualcosa di strano.

I suoi occhi sono nero pece, scuri come il buio.

Non trasmettono niente al di fuori di rabbia.

-"No." lascio perdere tutte le mie osservazioni.

Questo ragazzo..ha qualcosa che mi attrae, nel senso che m'incuriosisce.

-"Devi stare ai miei ordini. " prende il mio polso e inizia a stringere sempre di più.

Fa' quasi paura.

-"E TU CHI CAZZO SEI ORA? NON SEI MICA MIO PADRE?." gli sputo queste parole in faccia.

Mi libero dalla sua presa e riapro la porta, esco ma Luke riprende il mio polso e mi trascina dentro casa fino a sbattermi sul pavimento.

-"PORCO DI MERDA, MA COSA CAZZO HAI, PRIMA MI SCOPI COME UN CANE IN CALORE E ORA MI SBATTI PER TERRA E CI MANCA POCO CHE MI UCCIDI PURE? SEI UN LURIDO STRONZO." urlo in preda dalla rabbia mentre cerco di alzarmi.

-"TU..TU, TI FACCIO VEDERE IO A CHI CHIAMI LURIDO STRONZO, PORCO. " urla anche lui.

Mi alza bruscamente e mi trascina fino alla camera da letto.

Apre un'armadio e vedo che al suo interno ci sono tutti giochi erotici.

Da dove cazzo li ha presi?

Mi butta sul letto e mi lega con delle manette.

-"Di nuovo no, ti prego." lo supplico.

-"CHIEDIMI SCUSA E NON ANDRO' OLTRE." dice con rabbia.

-"Scordatelo." gli sputo in faccia.

-"L'HAI VOLUTO TU." mi urla contro.

Toglie velocemente i miei pantaloni e anche le mutandine.

Li lancia sul pavimento.

-"NON VORRAI MICA VIOLENTARMI?." sbraito cercando in tutti modi di rompere quelle fottutissime manette.

Vedo che prende un...enorme dildo.

-"PROVACI E TE LO FICCO NEL TUO CULO." urlo.

-"Piccola forse nel tuo." dice come se niente fosse,nel frattempo prende anche una di quelle fruste.

Si avvicina al letto minacciosamente.

-"Ecco cosa succede e succederà tutte le volte che non mi ubbidirai." continua.

-"Senti ciccio io non sono venuta qui per essere la tua schiava e tanto meno per dipendere da te, io sono venuta qui perché sono stata costretta a collaborare con te.STRONZO." alzo il tono di voce.

-"VEDRAI COME CAMBIERAI IDEA."

Scaglia, più volte, la frusta sul mio corpo.

Cazzo fa malissimo.

Prende il dildo e sopra ci cosparge del liquido.

Si siede sulla fine del letto e inizia a spingere l'enorme "cazzo" dritto nel mio ano.

Penetra sempre di più mentre urlo in preda dal dolore di fermarsi.

"LA PROSSIMA VOLTA IMPARI." ghigna.

Toglie quella robaccia e lo risistema nell'armadio.

Esce sbattendo la porta e salto dalla paura.

Una, due..gocce di lacrime bagnano il mio viso.

Se si può dire, è la prima volta che piango..per davvero.

Mi sento uno schifo.

Un giocattolo che viene usato solo per sfamare i bisogni di uno stronzo.

Si, ho accettato il patto solo per piacere..ma non credevo che sarebbe arrivato a questo punto.

Non so il perché ma una parte di me..si sente delusa dal suo comportamento..perché? Cosa mi sta accadendo?

Vedo entrare di nuovo Luke, si avvicina e mi libera dalle manette.

-"Perché? P E R C H È?." continuo a piangere.

Adesso so' come si sentono tutte quelle ragazze o ragazzi umiliati quasi da tutti.Presi di mira.

Non mi risponde ed esce dalla stanza muto.

Delusa stringo il cuscino e continuo a piangere.


Dirty Pact.Where stories live. Discover now