10- You're professional

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Di momenti imbarazzanti ne ho avuti tanti.

Uno trai tanti è stato quando mia ex aveva portato ad una cena tra amici, dove purtroppo ci saremmo dovuti rincontrare, il suo nuovo ragazzo, cosa che sarebbe stata normalissima se non fosse che a quella cena ci presentammo solo noi tre perché gli altri ci diedero buca all'ultimo, già non amo ricordare quel momento imbarazzante dove per spezzare la tensione ho dovuto parlare della riproduzione dei cuculi.

Altro momento che avrei evitato molto volentieri è stato quando ho sorpreso Michael, diciamo giocare da solo con il suo amichetto in camera sua, e entrambi per due giorni abbiamo fatto finta di niente quando entrambi purtroppo sapevamo benissimo cosa era successo, e a che lì ho cercato di spezzare la tensione raccontando un aneddoto sulla riproduzione delle anaconda.

Una volta mi è successo anche che il professore Hendrix mi avesse incaricato di comunicare ad una sua studentessa che era stata bocciata all'esame ed io ho dovuto gestire la cosa anche quando lei mi ha cominciato ad urlare contro chiedendo anche delle prestazioni sessuali in cambio della lode, inutile dire che ho spezzato l'imbarazzo raccontandole poi come i suricati effettuano la riproduzione.

Tutto ciò per fare capire a voi che ormai io nuoto nelle situazioni scomode ed imbarazzanti, sono abituato ad i silenzi imbarazzanti e la tensione che si taglia con i coltelli è diventato ormai il mio pasto quotidiano.


Ecco perché alla fine Luke Hemmings non è così tanto imbarazzante.

"Dunque tu sei già laureato?" Chiedo io mentre Luke Hemmings continua a sfogliare dei fogli nelle sue mani con le informazioni che avevo dato al professore su quello avvenuto durante il mio viaggio.
"No" Dice secco ed io annuisco guardando poi fuori dal finestrino del taxi che il biondo ha preso per raggiungere il mio appartamento.


"Sei di Sydney?" Chiedo poi per fare conversazione e il ragazzo sfoglia un'altra pagina lentamente.
"Sì" Perfetto anche stavolta ha fatto ricadere il silenzio imbarazzante da sconosciuti.
"Vedo che non ti piace parlare eh" Continuo e lui inclina leggermente la testa leggendo una riga con dei numeri.
"Già" Commenta per poi rimanere in silenzio.

Mancano almeno altri dieci minuti per arrivare a casa mia visto il traffico dato dall'ora di punta del pranzo, ancora dieci minuti con Luke Hemmings in silenzio, beh meglio lui che chiunque altro nella mia facoltà, almeno non mi devo sorbire dieci minuti di discorso su quanto i trucchi vegani siano meglio degli altri, almeno Luke sta zitto e basta.

Quanti anni avrà? Non sembra più grande di me, ha un lieve accenno di barba chiara sotto il mento dunque ha superato la pubertà, cosa che non si direbbe guardando le sue gambe così magre e prive di muscoli. Non l'ho mai visto a scuola, me lo ricorderei, del resto ci saranno al massimo venti maschi nella mia facoltà, eppure lui non lo ricordo.

"Siamo arrivati signor Irwin" Mi comunica Luke nel momento in cui il taxi si ferma.
"Puoi chiamarmi Ashton" Dico sorridendo e lui scuote la testa.

"No grazie signor Irwin va benissimo" Risponde sempre con il suo tono da uno a cui hanno infilato un palo in culo.

Apro la portiera del taxi mentre il biondo lascia un paio di banconote all'uomo che per dieci minuti come me ha subito il silenzio imbarazzante del ragazzo, guardo il mio edificio costruito probabilmente negli ultimi vent'anni e abitato da persone che come me ed i miei coinquilini non potevamo permetterci un alloggio migliore, di fatti le scale antincendio sul lato sinistro hanno alcune scale rotte da alcuni vandali, il muro vicino alla porta presenta alcuni graffiti che non mi dispiacciono più di tanto e infine il portiere che paghiamo ben 3 stelline all'ora non c'è quasi mai e quando c'è è peggio di una parrucchiera pettegola.

Osservo Luke il quale esce dal taxi per poi sistemarsi la sua camicia bianca ed estrarre dalla sua ventiquattr'ore color cuoio un piccolo taccuino giallo ocra ed una penna rossa, lo guardo mentre i suoi occhi azzurri scrutano il palazzo per poi storcere leggermente il naso e aprire il suo taccuino.

MAHINETE// Ashton IrwinWhere stories live. Discover now