Broke

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Uno se lo aspetta, o almeno se lo immagina quello che si prova. Ti stringi il petto mentre lo senti screpolare da sotto le tue dita, chiudi gli occhi durante il giorno così da rispormiare il dolore per la notte. Anche se non ce ne accorgiamo, ci va bene così. Ci va bene che la gente spezzi il nostro cuore come pane, è brutto ma è così.

Non ti sembra strano con quanta facilità riusciamo a romperci? Anche da soli. Ci hai mai pensato? Hai mai pensato a quello che potresti essere senza un cuore? Più forte, sereno e magari più intelligente.

Se il cuore batte solo per l'anima allora non la voglio avere, non voglio avere una cosa in più da cui scappare. Lei mi raggiungerebbe e io mi farei catturare. Abbindolata dalle sue proposte.

Nonostante le persone ce lo dicano e, nonostante le nostre esperienze, noi continuamo ad essere rotti. Sempre. Hayley era al buio a pensare: Come sono arrivata qui? In che evento a catena mi sono persa?

Ed e' quando le luci si spensero che si ritrovò a pensare a cosa sia veramente. Una bambina scesciuta troppo infretta, una bambina che pensa di bastarsi da sola. Solo al buio riusciamo a vedere quello che di solito evitiamo, come la verità . Influenzata dal nulla resta solo lei

Ed e' per questo che pianse.

Anzi in verita' non sapeva per cosa, per tutto e niente. Per tutto l'odio che non riusciva a sfogare e per tutto l'amore che non riusciva a dare. Pero' sapeva che sarebbe sempre tornata nel buio, lei e il nulla.

Si sono sempre bastate a vicenda.

È lì che se ne rese conto, nel momento più sbagliato e con le lacrime ai vertici degli occhi, amava Luke.

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Passò la sigarette a Luke mentre si mise le mani dietro alla testa. Poteva sentire tra le dita il morbido delle lenzuola scure.

-Siamo di nuovo qui.- sospirò Calum chiudendo gli occhi.

-Già.- rispose Luke, sdraiato al suo fianco -Sai come sta?- chiese di nuovo.

Calum scosse la testa riportandosi alle labbra la sigaretta.

-Secondo te ho fatto bene?-

Calum poté sentire l'agitazione e il nervosismo nelle dita di Luke, che non smettevano di torturarsi.

-Dipende. - biascicò -L'avresti mandata ad ammazzare.- rise.

-No, avevo deciso di non portarla allo Yell la prima volta che mi ha toccato.-

Caluma annuì, passando lo sguardo verso la finestra, un fulmine gli fece chiudere gli occhi.

-Mi piace la pioggia estiva, mi piace il suono con cui il mio nome scivolava dal suo palato fino alla sua lingua.-

Sussurrò Luke, si era sempre aperto con Calum, e sentirgli dire queste cose lo rallegravano. Per una volta si sentì capito, pensava di essere pazzo quando pensava queste cose di Ryan.

-Vorrei essere disconnesso da tutto solo per concentrarmi solo su di lei.- parlò Luke.

-Puoi farlo.- lo incitò Calum.

-Non credo, mi faccio influenzare troppo da quello che mi circonda.-

Calum si  alzò, puntando i gomiti sul materasso.

-La ami.- parlò a bassa voce.

-Cosa? Non lo so.- farfugliò Luke.

-Non era una domanda.- Disse ridacchiando.

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La bionda bussò alla porta muovendo le punte delle scarpe ansiosamente. Controllò di nuovo che il campanello fosse quello giusto e premette il bottone di ferro lucido.

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