Red Neck

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Non vedeva il fondo, quel mare per lei era troppo alto, troppo salato, troppo scuro.

La stava facendo affogare lentamente ma ,nonostante questo, non voleva essere salvata.

Voleva farsi trasportare da quel mare fino a quando non l'avrebbe inghiottita dentro di se, rassicurandola, togliendole la vita lentamente mentre l'accarezzava con l'acqua fredda.

Lei che odiava l'acqua, la temeva, adesso ci sarebbe stata in eterno.

Quel mare asciutto che si era distaccato da lei lasciandola al freddo, le mancava.

Sapeva che non era un sentimento normale ma malato.

Quel mare la stava ancora guardando, aveva le labbra di schiuma bianca, così soffici che quando le sfioravi semplicemente scomparivano, sciogliendosi.

Le labbra fredde si schiusero.

Il mare si prosciugò, lasciando una spiaggia con un disegno Azteco, un divano troppo grande e bambole sparse sul pavimento.

-Stasera ti porto in un locale.-

Hayley sbattè la palpebre, pizzicanti dal sale marino, prima di guardarlo.

Stava giocando con una lunga ciocca di capelli biondi, facendo cerchi concentrici con l'indice intorno ad essa. Hayley annuì, non aveva più forza per ribellarsi. Non avevano più parlato di James, e forse era meglio così, Hayley non voleva farlo arrabbiare ancora.

-Dove sono?-

Chiese la ragazza indicando con il mento una Barbie stesa sul pavimento, riferendosi alle bambine.

-Da mio padre, tornano domani.-

Hayley annuì ancora, le mani di Luke si posarono delicatamente sulle spalle della ragazza facendola stendere verso il basso, sulle proprie gambe.

Lei lo guardò dal basso mentre il ragazzo aveva ricominciato a passare le dita in mezzo ai capelli di Hayley.

-Perchè tu non sei andato?- domandò curiosa.

-Io e mio padre non la pensiamo allo stesso modo, diciamo.- Rispose neutro.

Hayley sapeva che era una cartella dolente nella memoria di Luke ma, come lui, anche lei voleva vedere fino a che punto sarebbe resistito.

In quel momento si accorse che stava giocando. Lo voleva prendere in giro.

Hayley, si bloccò. Luke ci stava riuscendo, in un modo o nell'altro la stava cambiando.

Scosse la testa facendo uscire quel pensiero troppo complesso, sapeva che le avrebbe fatto di nuovo visita quella sera.

Hayley gli andò più vicino, sfiorando con la punta del naso, l'orlo della felpa verde che aveva indossato appena entrato in casa.

Stare lì, da sola, con lui.

Non le piaceva come idea, ma doveva abituarsi a certe cose.

Doveva abbituarsi ad obbedire a Luke, solo così non avrebbe rischiato. Non voleva finire come James. O derisa da tutta la scuola.

Si alzò lentamente dalla gambe del ragazzo che gemette in disapprovazione, camminò fino al camino.

Sopra c'erano tante foto, sorrise quando vide Luke da bambino con una macchina giocattolo rossa tra le mani.

Sorrideva pieno di vita. Cosa può succedere ad un bambino di così grave da toglierli il sorriso? Si chiese Hayley, che nel frattempo aveva posato lo sguardo su una piccola cornice argento.

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