Nemici

By Al3ss1aqeen

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Sono vicini di casa. Lei odia lui sin dall'infanzia, mentre lui la fa stare male senza volere. Una volta cres... More

1•Il ritorno di Satana.
2• Senza amici a causa sua.
3•Giuramento.
4•Invidia
5• Opposti.
6•Peter Pan.
7•Pop Corn?
8•Pioggia d'estate.
9• Monopoly porta sfiga.
10•Torta e farina nelle mutande.
11•Pois.
12•Gelato
13•Stelle
14•McDonald's
15•Idromassaggio
16•Lavanderia?
17•Contatto
18• Infermiera fatti ricoverare.
20• Fragola.
21•Palos
22• Nomi, Cose, Città
23•Gatto
24• Jasmine?
25• Malinteso
26 •Scappa.
27•Reggiseni
28• Posso farlo fuori subito.
29• Niente bugie
30•Assorbenti
31•Capretta
32• Teatrino.
33• Lentiggini
34• Buca
35• Divano
36• Libri
37•Polaretti
38•Barbecue
39• Molto più di questo...
40• Un Amico Stretto Di Jungkook
41• Sfili Nella Mia Mente.
42• Sussurro
43• Uffici
44• Ti guardo quanto voglio.
45• Non riesco più a stare senza di te.
46• Sasso in faccia.
47 • Notifica
48• Papà Pig
49•Non usarmi.
50• Pigiama rosa a righe
51•Un puro ragazzino.
52•Il miglior palo esistente su questo pianeta.
53• Come se ti importasse qualcosa

19•I nomi con la L.

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By Al3ss1aqeen

È da ormai una settimana che non vedo Logan. Mi sta evitando apposta, ormai è chiaro.

Per tutta la settimana sono andata a trovare Lucas, o meglio, Irene. Per quanto stramba sia, mi solleva sempre il morale facendomi dimenticare di Logan.

Oggi, però, non ho alcuna intenzione di andare con Liam all'ospedale e nonostante le sue lamentele decido di andare da Logan.

Deve smetterla di evitarmi.

Suono il campanello, ma non ricevo nessuna risposta. Non c'è neanche Paola?

Non può continuare ad ignorarmi per sempre.

Vado sul retro e controllo se la solita finestra della cucina è aperta. Da piccola sgattaiolavo sempre dentro casa sua da quella finestra quando litigavo con i miei fratelli.

Appena la trovo entro dentro trovandola aperta come al solito. Hanno sempre il solito vizio. Potrebbe entrare facilmente chiunque.

Salgo subito di sopra e spalanco la porta.

Lo vedo a petto nudo sul letto mentre mangia patatine. Mi guarda sorpreso senza muovere un muscolo mentre io mi avvicino a lui.

«Sei qui da una settimana?!»

«Come hai fatto ad entrare..?» Chiede con un filo di voce per poi voltarsi dall'altra parte. «Lascia stare. Torna a casa.»

«Mi dici che ti prende?» Chiedo furiosa e delusa dal suo comportamento. Gli tocco la spalla, ma lui si allontana subito.

Abbasso lo sguardo.

«Ho capito... » Mi volto e mi avvio verso la porta. La sto per chiudere quando mi viene in mente un'idea. «Vado da Peter, allora.»

Lui si volta immediatamente, apre la bocca come per ribattere, ma la richiude poco dopo voltandosi un'altra volta per non guardarmi.

«Mi vuoi dire che ti prende?» Ripeto sedendomi vicino a lui, sul suo letto.

Sfrega le mani in modo nervoso ed evita in tutti i modi di guardarmi in faccia.

«Potresti anche guardarmi un secondo, insomma, non sono così brutta.» Scherzo e vedo sul suo viso formarsi l'ombra di un sorriso.

«Perché sei venuta?» Mi chiede tornando a guardarmi serio.

«Ero preoccupata.»

«Bugiarda. Ti mancavo. Non riesci a stare senza di me per più di una settimana, non resisti al mio fascino.» Dice sorridendo strafottente.

«Ma smettila!» Lo spingo mentre mi lascio sfuggire una risata. «Dalle cazzate che dici vedo che stai bene.»

Sospira e si accascia sul letto.

«Tutto bene?» Chiedo tornando seria. Lui non mi risponde, troppo impegnato a contemplare il soffitto. «È per... la cosa della spiaggia?»

«Non so di cosa tu stia parlando.»

«Parlo del quasi bacio!» Sbotto.

«Ti avevo detto di dimenticartene.»

«E invece ci ho pensato per tutta la settimana.» finalmente mi guarda. «Non riesco a togliermi dalla testa quel momento.»

Stavolta sono io a distogliere lo sguardo. Sento il mio viso avvampare dall'imbarazzo e guardarlo negli occhi diventa difficile quando è mezzo nudo.

Insomma, sono pur sempre una ragazza.

«Neanche io.» Sussurra, ma non riesco a sentirlo.

Mi volto.
«Come?»

«Non era niente.» Dice alzandosi dal letto. «Vai pure da Peter.» Afferra un libro dalla sua libreria e torna sul letto mentre io esco lentamente dalla sua camera.

Sospiro mentre scendo le scale ed esco da dove sono entrata.

Chiamo subito Peter e per mia sfortuna parte la segreteria telefonica. Ha deciso di evitarmi pure lui?

Decido quindi di chiamare Irene, la quale risponde subito.

«Ehy, oggi non siete venuti, è successo qualcosa?» Chiede mentre sento in sottofondo Lucas lamentarsi.

Sorrido.
«Sei libera stasera?»

«Sì, certo. Perché?»

«Ho voglia di godermi davvero questa estate.»

«Ma guarda quanto sei fortunata. Proprio questa sera una mia amica ha organizzato una festa per le dieci. Ti ci porto se vuoi.»

«Andata.» Attacco e rientro dentro casa per prepararmi.

*****

Ormai siamo alla festa. Irene mi ha fatto conoscere le sue amiche di cui non ricordo nemmeno un nome e mi ha trascinato di sopra per farmi conoscere il suo migliore amico.

Mentre saliamo le scale una ragazza mi passa un bicchiere con dentro non so che cosa e anche se confusa lo porto con me.

«David!» Grida Irene abbracciando un ragazzo dalla pelle scura che le sorride subito. Certo che ha davvero un bel sorriso. «Lei è Layla, una mia amica e la mia futura cognata.»

Sorrido a David e gli allungo la mano per stringergliela, cosa che lui fa.

«Buona fortuna con una cognata come Irene, ne avrai bisogno.» Dice facendomi ridere. «E grazie per la bibita.» Continua rubandomi il bicchiere dalle mani per poi berne il contenuto in un attimo.

Tanto non l'avrei bevuto comunque.

«Attenzione!»

Mi volto sentendo un grido in lontananza per poi finire a terra contro un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi marroni che ride come un matto.

«Scusa.» Dice per poi aiutarmi a rialzarmi. Mi fissa negli occhi e per un attimo mi sento come se fossi nei guai. «Ti offro qualcosa da bere, vieni.»

Non faccio in tempo a ribattere che mi prende per mano e mi trascina di sotto.

«Mi dispiace per prima, non volevo finiti contro.» Si scusa passandomi un bicchiere di birra. «Sono Lorenzo e tu sei..?» Chiede sorridendo mentre si versa anche lui della birra in un bicchiere.

«Layla.»

«Lo sai, due nomi che iniziano con la L sono fatti per stare assieme.»

Rido alla sua affermazione mentre lui beve ciò che ha nel bicchiere. Ci sta davvero provando con una come me?

«Vieni a ballare?» Chiede porgendomi una mano. Lo scruto da capo a piedi per un attimo mentre lui continua a sorride.

Dopodiché bevo anche io la birra per poi prendere la sua mano e lasciarmi andare con lui sulla pista da ballo.

La musica rimbomba nelle mie orecchie e il mio corpo si muove a ritmo vicino a quello di Lorenzo.

Non mi sono sentita più libera e senza pensieri di così.

*****

Dopo aver ballato con Lorenzo, tutti nella casa si sono riuniti per giocare ad obbligo o verità nel salotto.

Sono seduta su un divano affianco a Lorenzo stanca per aver ballato e rido per le sfide continuando a bere.

«Layla. Obbligo o verità?» Mi chiede una ragazza.

«Obbligo.»

Partono vari fischi.
«Coraggiosa la ragazza.» Dice David sorridendo.

«Ti obbligo a baciare con la lingua Lorenzo.»

Avvampo mentre scoppio a ridere e mi volto verso di Lorenzo.

«Ho già detto che siamo fatti per stare assieme?»

«Tu parli troppo.» Mi avvicino a lui sorridendo e quando le nostre labbra si toccano una mano mi allontana subito. «Amico, ma che cazzo-» Noto solo allora che chi mi ha fermata è Logan. Come accidenti faceva a sapere che ero qui?

«Ora ti accompagno a casa.»

«Te lo scordi.» Detto questo mi ritrovo sulle sue spalle. Mi lamento mentre lui mi porta via. Guasta feste.

«Logan, so camminare da sola e comunque mi stavo divertendo. Hai rovinato tutto.»

«Sei ubriaca e poi da quando vai alle feste?»

«Da quando tu mi ignori.» Mi divincolo e torno con i piedi sul marciapiede. «Come facevi a sapere che ero a quella festa?»

«Me l'hanno detto le gemelle. C'erano anche loro.»

Strano, non le ho viste.

«E perché mi hai fermata? Era solo uno stupido obbligo.»

«Perché sapevo che dopo la sbronza te ne saresti pentita.»

Sorrido.
«Bugiardo. Non ti andava giù sapere che avrei baciato un altro.» Dico ridendo.

Lui mi prende una mano e la stringe alla sua sorridendo.
«Beh, ho già detto che sei mia.»

Rido ancora mentre camminiamo verso casa mia.






































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una storia sulla ship migliore di questa edizione, sarah x liljolie. non credo abbia bisogno di una descrizione, le conoscete fin troppo bene