Since you came along // Shawn...

By hazellmendess

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Shawn e Hazel: due ragazzi con dei passati tormentati fatti di errori e persone sbagliate. Il loro incontro... More

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By hazellmendess

Shawn's pov

E' passata una settimana dal mio arrivo a LA e la vita in studio sta superando le mie aspettative: creare nuova musica, veder nascere il mio primo album e lavorare in armonia con i miei nuovi compagni di viaggio è tutto quello che ho sempre immaginato dal primo momento che ho sfiorato le corde di una chitarra e se penso al fatto che senza Hazel nella mia vita tutto questo non sarebbe mai successo, una strana sensazione pervade il mio corpo.

Hazel.

In questi giorni Andrew mi ha permesso di chiamarla di nascosto perché sostiene che sia impossibile troncare i rapporti da un momento all'altro con la persona che si ama. Allo stesso tempo però continua a ripetermi che non potrò continuare così per sempre, anche perché questo album richiederà tanto tempo, quindi devo trovare le parole giuste, spiegarle la situazione e trovare insieme una soluzione. Ovviamente io sono d'accordo con lui perché amo Hazel e non voglio vederla soffrire a causa delle mie bugie. Tanto vale dire la verità e discuterne assieme nonostante io sappia che soffriremo terribilmente tanto l'uno lontano dall'altra.
I miei pensieri vengono interrotti da Mike che, sedendosi accanto a me sul divano della sala di registrazione, mi invita a fargli compagnia in centro per comprare il pranzo. Con un debole sorriso accetto anche perché ho bisogno di schiarirmi le idee e magari parlarne con qualcun'altro mi potrebbe aiutare. Così ci dirigiamo verso la macchina e dopo aver percorso le lunghe strade trafficate di LA, arriviamo davanti ad un enorme fast food gremito di gente. Dopo aver fatto la fila per almeno 30 minuti e aver ordinato la stessa quantità di cibo che potrebbe ordinare un pirata per la sua intera ciurma, ci dirigiamo verso l'uscita, ma ad un tratto qualcosa, o meglio qualcuno, di familiare cattura la mia attenzione. Il ragazzo di fronte a me è girato di spalle e a causa di questo piccolo inconveniente non riesco a vedere la sua faccia, ma la statura e la chioma rossa mi aiutano a capire di chi si tratta:
Brian Craigen. Compagno di banco durante gli anni delle medie nonché il mio migliore amico. Nonostante la nostra amicizia sia stata forte e genuina durante quel breve periodo scolastico, quando lui si è trasferito a Los Angeles per il lavoro del padre non siamo riusciti a mantenerla in piedi e devo ammettere che ho sofferto parecchio per questa cosa. In base a come sono andate le cose successivamente, durante gli anni del liceo per l'esattezza, ho capito quanto mi facesse bene il suo supporto e la sua compagnia e ho cercato un modo per ricontattarlo ma niente.

Timidamente mi avvicino a lui e do un colpetto sulla spalla per attirare l'attenzione. Quando si gira e mi riconosce, la spensieratezza che caratterizzava il suo viso 5 secondi prima lascia il posto allo stupore più totale e io non posso fare a meno di ridere. Senza ulteriori indugi mi abbraccia in modo fraterno e subito dopo essere stati raggiunti da Mike, ci sediamo in una panchina così da raccontarci tutto quello che è successo durante questi lunghi anni. Ascolto attentamente il suo racconto alternando momenti di shock a commenti articolati riguardo alcune situazioni scomode e quando arriva il mio turno non posso fare a meno di cominciare la mia narrazione spiegando il motivo del mio improvviso viaggio negli Stati Uniti. Quando apprende la notizia della mia carriera musicale, un sorriso pieno di orgoglio fa capolino sul suo viso.

E' questo ciò che mi sorprende della nostra amicizia: nonostante siamo stati lontani per tanto tempo, non c'è alcuna traccia di rabbia, rancore o invidia nelle nostre voci; siamo felici del successo dell'altro e forse anche pronti a riprendere le redini della nostra amicizia.

Senza pensarci due volte lo invito a raggiungere con noi lo studio di registrazione in quanto lui si è dimostrato abbastanza incuriosito a riguardo. Appena varcata la soglia del loft, veniamo accolti dal sorriso raggiante di Andrew che si spegne alla vista dell'intruso: ho dimenticato la regola.
Cerco subito di rassicurarlo spiegandogli la situazione e si rilassa quando capisce che Brian non abita neanche a Toronto. Al tour del loft segue la presentazione della mia band ma quando vedo 3 volti sconosciuti mi blocco perché prima di tutto qualcuno dovrebbe presentarle a me. Andrew nota il mio sguardo interrogativo e dice:

- Shawn loro sono Alessia, Francesca e Roberta, rispettivamente la stylist, la hairstylist e la fotografa. Fanno parte della crew che ti seguirà durante il tuo primo tour

Non so se essere più sorpreso per la parola crew o per la parola tour. Non riesco a dire mezza parole anche se credo che la mia espressione stia parlando a posto della mia voce. Quando Hazel mi ha annunciato la questione del contratto, per me è stato inevitabile fantasticare sulla possibilità di girare il mondo per far conoscere a tutti la mia musica. Allo stesso tempo però cercavo sempre di tornare con i piedi per terra, in quanto niente mi dava la conferma che una cosa simile potesse accadere, fino a quando non ho firmato quel contratto. A quel punto niente poteva più fermarmi.

Ciò che mi riporta alla realtà dopo la mia breve riflessione è la voce di Andrew che dice:

- Abbiamo deciso di organizzare un tour promozionale per l'album che stai creando. Visto che è il tuo primo lavoro abbiamo deciso di non coprire tutto il globo ma almeno toccare le principali città canadesi e statunitensi così da farti conoscere da un pubblico più vasto ma senza esagerare. Che ne pensi?

- Sono senza parole. Non mi aspettavo di affrontare la questione tour così in anticipo esclamo con un sorriso a trentadue denti

- Diciamo che gestire le cose con un certo anticipo non fa mai male. E' il tuo primo tour e vogliamo che tutto fili liscio così da dare un'ottima impressione al pubblico. Nel frattempo sui nostri siti e profili social sponsorizzeremo al massimo questo progetto così da attirare le persone, soprattutto coloro che ti hanno aiutato ad arrivare fino a qui. Ah! Un'altra cosa che stavo per dimenticare. Hai pensato al nome dell'album ?

- In questi giorni ci ho riflettuto parecchio e sono arrivato ad una conclusione. Si chiamerà Handwritten dico fiero guardando i miei compagni di viaggio

- Perché? chiede Dave con sguardo rassicurante

- Perché ogni canzone di questo album sta nascendo dalle mie mani. Dalle mani di una persona insicura che per anni ha cercato di capire chi fosse e soprattutto cosa rispondere alla fatidica domanda: "cosa vuoi fare da grande?". Stavo per arrendermi all'idea di non avere alcuna possibilità di trovare una risposta, fino a quando una persona ha fatto irruzione nella mia vita e l'ha stravolta completamente con un semplice sguardo e un "piacere io sono Hazel". E' l'unica persona capace di capirmi semplicemente guardandomi negli occhi: è così che ha compreso il mio carattere ed è sempre così che oggi mi aiuta a superare gli ostacoli e soprattutto ad essere felice. Ci sono cose che ti trovano quando smetti di cercarle spiego con le lacrime agli occhi

La notte scorsa l'ho sognata. Non so se quell'emozione che è venuta a trovarmi nel sonno fosse l'immagine che ho di lei oppure la vera essenza, ma era bellissima comunque. Sempre con quel sorriso, allegra e malinconica allo stesso tempo, con gli occhi verdi che si accendevano di entusiasmo alla minima emozione o ad un semplice contatto tra di noi. È stato molto bello, al punto tale che, quando mi sono risvegliato stamattina, portavo ancora i resti del sogno sul volto e uno stupido sorriso. E adesso ho la piena certezza di amarla davvero.

- Si. Questo titolo mi convince, ha un suo perché. Mi raccomando tieni bene a mente le tue parole, potrebbero servirti per un'intervista. dice allontanandosi e lasciando me e la mia crew

Quale miglior momento se non questo per conoscere le nuove arrivate. Dopo una lunga chiacchierata scopro che Roberta ha 18 anni ed è una fotografa spagnola che ha affrontato un volo oltre oceano perché per lei Canada è sinonimo di un futuro felice mentre Alessia e Francesca sono sorelle e hanno 19 e 22 anni. Arrivano qui direttamente dall'Italia per inseguire il loro sogno e hanno lottato tanto per sedersi su delle poltrone di uno studio di registrazione davanti all'artista che accompagneranno durante i tour. Sentire le loro storie e leggere la determinazione nei loro occhi fa scattare qualcosa in me, forse la voglia di dare il meglio di me stesso per il mio futuro. Quando però penso alle origini di Ale e Fra la mia mente mi porta ad Hazel e mi rabbuio realizzando quanto mi manca. Subito, notando la mia tristezza, Alessia mi chiede:

- Shawn è tutto okay?

- Si si va tutto bene

- Bro non mentire. Ti si legge in faccia che qualcosa non va dice Brian poggiando una mano sulla mia spalla in segno di conforto

- Alcuni di voi sanno già la questione della regola, ma per chi è nuovo rispiego la storia: Andrew ed il direttore hanno deciso di limitare i miei contatti con amici e soprattutto con la mia ragazza fino a quando non finirò l'album. Durante questa settimana ho parlato con Hazel di nascosto ma so che al più presto dovrò dirle tutto e non so da dove cominciare dico affondando la testa tra le mani per lo sconforto

- Come possono chiedere ad un'artista alle prime armi di limitare i contatti con le persone che ama e che più di tutti possono supportarlo durante la sua prima esperienza in un mondo come quello della musica? domanda Alessia con dispiacere

- Loro sostengono che non solo preferiscono che l'artista non riceva distrazioni esterne, ma che sia anche una scelta politica per evitare che la musica di Shawn finisca nelle mani sbagliate risponde Dave creando un contatto visivo con Alessia

- Come se le persone esterne in questione fossero bambini di due anni che bevono ancora il latte dal biberon sbuffa Francesca spazientita

- Senti un po' come colpisce l'ironia della biondina aggiunge Brian facendo l'occhiolino a quest'ultima che per tutta risposta lo fulmina con lo sguardo

Non è passata neanche un'ora da quando si sono incontrati e già l'idea di una loro possibile alleanza contro di me mi fa paura. Conosco Brian e Fra lo ha appena dimostrato: per ironia si intendono magnificamente.

- Shawn ascolta. Il consiglio che posso darti è di non perdere tempo. Chiamala e parlale chiaramente spiegandogli la regola e soprattutto come ti senti a riguardo. E' importante che tu sia sincero con lei e inoltre con il passare del tempo avrai solo confusione nella tua testa e nessuna soluzione aggiunge Roberta con sguardo dolce e comprensivo

- Grazie ragazzi. Stasera la chiamo. sussurro mentre l'ansia comincia ad impossessarsi di me

Hazel's pov

- Ragazzi. Potete staccarvi da quel televisore per almeno 5 minuti chiede Nicole in preda ad un attacco isterico

- State facendo di questa partita un vero affare di stato sbuffa Zoey

- Tanto lo sappiamo tutti che perderanno. E' solo tempo sprecato miei cari puntualizza Kate che riceve un'occhiataccia dal suo ragazzo

Sono talmente ipnotizzati da quel televisore che sembrano tre deficienti sotto effetto di droghe pesanti

Ad un tratto il mio cellulare comincia a squillare segnalando la richiesta di face time da parte di Shawn. Il mio cuore perde un battito alla vista del suo nome e della foto con cui l'ho salvato in rubrica. Dopo aver avvisato i miei amici, ci raduniamo tutti e apro la video chiamata

- Hey Shawn! urlano tutti gli altri in coro

- Ciao amore rispondo io inviandogli un bacio

- Ciao ragazzi. Ciao piccola.

Ha lo sguardo triste ma cerca di camuffarlo con il suo meraviglioso sorriso. Le lacrime minacciano di uscire fuori ma cerco di farmi forza e cacciarle via.

- Come stai? chiedo sorridendo teneramente

- Bene amore. Mi manchi tanto

I ragazzi capiscono l'atmosfera che si è creata e ci lasciano soli anche se non capisco il perché delle loro facce eccessivamente tristi

- Piccola devo parlarti di una cosa dice abbassando lo sguardo

- Dimmi. sussurro preoccupata

- E' una cosa complicata. Quando sono arrivato qui Andrew e Chris hanno subito chiarito una sorta di regola che devo assolutamente seguire: in questi mesi di lavoro devo....
interrompe il discorso a causa delle lacrime

- Devi cosa Shawn? dico io mentre le lacrime che ho provato a trattenere prendono il sopravvento

- Non posso più avere contatti con i nostri amici. E neanche con te.

Cala un silenzio straziante che spesso viene interrotto dai singhiozzi di Shawn . Le mie lacrime invece sono silenziose, non si fanno sentire ma le percepisco piuttosto pesanti, un po' come il mio cuore che si è appena spezzato in due

- Hazel ti prego non piangere. Non ce la faccio a vederti così e sapere di non poter fare nulla. In questo momento prenderei il primo aereo per Toronto per abbracciarti e dirti che tutto andrà bene. So che è una bugia perché tu mi manchi, mi manchi da morire. Desidero te accanto a me più di qualsiasi cosa: tu che mi abbracci quando mi manca casa, che mi calmi quando sono arrabbiato perché quella nota è sbagliata, tu che mi osservi con i tuoi meravigliosi occhi mentre canto la canzone che inevitabilmente ho scritto pensando a te. Mi manca tutto di te: il tuo sguardo che è capace di farmi sentire la persona più bella sulla terra, il tuo sorriso che mi ha sempre rassicurato, la tua risata che è sinonimo di felicità per me, la tua voce e i suoi mille toni: anche quello irritante quando ti arrabbi. Semplicemente mi manchi tu Hazel

- Shawn. E' inutile che ti dica che ho sempre immaginato di starti letteralmente vicino durante questa avventura. Pensa un po': oggi avevo pure guardato il sito della compagnia aerea per un volo diretto a Los Angeles così da farti una sorpresa. In questi giorni pensarti mi ha fatto uno strano effetto: è come se il cuore toccasse per un attimo il fondale del mare per poi risalire in superficie a respirare aria limpida. E' così che mi sento, come se a primo impatto realizzo che sei lontano e non vedo alcuna via d'uscita, poi però penso al giorno in tu tornerai felice e io ti accoglierò a braccia aperte e li rivedo la luce in fondo al tunnel.

- Credo che l'unica cosa da fare sia.... allontanarci.... una di quelle cazzo di pause che ho sempre odiato sospira portando lo sguardo altrove per non incrociare il mio

- Si forse è la soluzione migliore dico serrando i pugni per evitare di esplodere in un pianto disperato

- Allora.... ciao

- Ciao Shawn....

- Hazel aspetta!

- Dimmi

- Ti amo tanto Hazel. Ricordatelo sempre

- Ti amo anche io Shawn. Non dimenticarlo mai

Appena chiudo la chiamata scoppio in un pianto disperato e le mie urla attirano i miei amici che corrono verso di me per avvolgermi in un grande abbraccio.

L'immagine di Shawn con gli occhi gonfi per il pianto mentre pronuncia ti amo mi tormenta. Un vuoto profondo e doloroso pervade il mio pianto mentre le lacrime non si fermano, anzi si intensificano sempre di più. Tornerò da lui talmente tante volte che non se ne accorgerà. Il mio cuore è partito con lui per Los Angeles. Spero se ne prenda cura.

Spazio autrice:

Mie care lettrici. Sono tornata. Non ho molte parole per questo capitolo. Ho letteralmente il cuore spezzato. Perdonatemi.

Se vi è piaciuto lasciate una stellina

Con affetto

Hazel Mendes

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