<<È magnifico! Credo di aver trovato il mio principe azzurro tesoro...>> esclama la mia amica, tra le nuvole.
Siamo sdraiate sul letto da circa un ora, in cui non ha fatto altro che parlare del suo eccezionale Aaron. Di quanto sia bello, gentile, simpatico, dolce e pure romantico.
Davvero un principe azzurro, almeno a sentire lei. Eppure, persone così difficilmente esistono.
<<Ci siamo baciati sulla scogliera, sotto la luna piena...un momento magico!>> sospira, con una mano sul cuore.
Per poco non rischio di vomitare, ma sul serio?
Non ci vediamo per un po' e queste sono le uniche cose che ha da dirmi?
Elogiare il suo pseudo fidanzatino e rincoglionirmi con tutto quello che hanno fatto?
Stupida io che speravo in un: "Come hai passato il tuo tempo senza di me?"
<<Sono contenta che...ti sei divertita.>> dico, piccata e sul piede di guerra. Clara mi guarda, l'entusiasmo evaporato e l'espressione sorpresa.
<<Divertita...si, mi sono divertita. Sono innamorata di questo ragazzo Europa, credo sia quello giusto.>> e ci risiamo.
<<Sono contenta per te allora.>> esclamo, cercando di placare la mia ira.
Prendersela così tanto non ha senso, dovrei essere felice per lei...invece sono gelosa. Sta passando tutto il suo tempo con lui e non con me. Sparisce per giorni e se non fosse per Paulo sarei sola. Questa cosa non mi va giù.
<<Piuttosto...Tu? Sei già arrivata in base con il bagnino sexy?>> domanda, euforica.
La guardo a bocca aperta, ma è impazzita per caso? Oddio...non può averlo detto sul serio!
<<Ma quale base e base! Ci vediamo stasera per prendere qualcosa al bar ma è la prima volta, non ci siamo assolutamente visti.>> ribatto subito, evitando ulteriori domande sull'argomento. Clara alza un sopracciglio, qui si mette male.
<<E allora che hai fatto in tutto questo tempo?>>
Zan zan zannnnn!
Ecco la domanda che volevo evitare fin dall'inizio, mannaggia la mia stupida linguaccia!
<<Che ho fatto...ecco...niente. Voglio dire, che sono andata in spiaggia, ho visto un po' di posti...tutto qui.>> ho balbettato come qualcuno che nasconde palesemente qualcosa, vorrei buttarmi di sotto.
Sudo freddo mentre osservo il sopracciglio scuro di Clara alzarsi ancora di più.
Non ci crede.
Non crede ad una sola parola che ho detto.
<<Oook.>> commenta, fissandomi bene con i suoi occhioni. Sta cercando ulteriori indizi la stronza...
<<Tu che fai stasera?>> le chiedo, cercando di parlare d'altro. Sono disposta persino a subire i suoi discorsi sul tipo, piuttosto che subire un interrogatorio a cui non posso rispondere.
<<C'è la serata di salsa, quindi anche noi saremo al bar.>> risponde, assecondandomi.
Tiro un sospiro di sollievo, è fatta.
<<Aspetta...cosa?>>
Clara scoppia a ridere, sa che sono negata a ballare. Avevamo seguito un corso, in cui mi ero ritirata poco dopo. Nessun ragazzo voleva ballare con me, perché ero maldestra e sciacciavo violentemente i piedi a tutti.
<<Oh si, bisogna anche vestirsi a tema. Quindi vedi di prepararti per bene tesoro, sennò neanche ti fanno arrivare al bancone.>> dice, facendomi l'occhiolino.
Merda.
Anzi, tripla merda.
Sono in tempo per ritirarmi?
<<Forse ci ho ripensato.>> borbotto, indecisa.
<<Non fare la guastafeste Eu, basta non ballare no?>>
La fa facile lei...il corso l'ha finito con grande successo. Si muove con sensualità e disinvoltura, mentre io posseggo l'equilibrio di uno scoiattolo ubriaco. Sbuffo, ma inizio a cercare tra i vestiti qualcosa di adatto.
<<Mi dirai mai chi è?>>
Mi blocco.
Allora davvero non ci ha creduto...
Resto di spalle, tesa, ma incapace di mentire.
<<Forse.>>
Ma in cuor mio so già che non succederà mai.
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Sistemo il top, cercando di tirarlo più giù per coprirmi almeno una parte della pancia scoperta. Le perline vanno da tutte le parti e mi sento a disagio, forse dovrei cambiarmi. È quasi imbarazzante andare in giro così...
<<Smettila, e no, non ti cambierai. Sei bellissima.>> esclama Clara, mentre chiude la porta della nostra camera.
<<Mi sento a disagio, tutte queste perline e la pancia scoperta...non è troppo?>> dico, indicando il top e la gonna coordinata.
<<Sei perfetta, andiamo.>> taglia corto, prendendomi a braccetto.
Lei nel suo vestito glitterato verde scuro è un amore. Ma forse è solo la sua espressione felice che la rende più bella. Scendiamo nella hall e la musica si sente già forte e chiara. Appena entriamo notiamo la massa di persone sulla pista in legno, di fronte al mare, che ballano a coppie.
<<Aaron è lì.>> urla Clara, per farsi capire. Il ragazzo tatuato occupa un tavolino piccolo, giusto per due persone.
<<Io cerco Diego, vai. Ci vediamo più tardi.>>
Ci separiamo cosi: lei che raggiunge il suo presunto grande amore e io che vago tra la folla, alla ricerca di un ragazzo che...
Qualcuno mi tocca la spalla, ed è proprio Diego. Sorride e con il braccio sulla mia schiena mi guida fino al bancone.
<<Pensavo non saresti venuta, mi avresti spezzato il cuore.>> dice, appoggiando un gomito sul bancone di legno.
Inutile dire che è bellissimo.
Con i capelli biondi e folti, una maglietta azzurra attillata e un paio di pantaloncini di jeans. Uno stile semplice che a lui sta benissimo.
<<Esagerato...>> commento, dandogli una leggera spinta. Il ragazzo ride e anche io di riflesso.
<<Giuro! Cosa prendi?>> domanda, con un sorrisino adorabile.
<<Un calice di vino rosso per favore.>> rispondo, non resistendo a bere qualcosa di buono. In più, ho bisogno di sciogliermi un po'.
Diego ordina al barista, un suo amico, e si sposta in avanti. Nel frattempo mi guardo intorno, guardo il tavolo della mia amica, e reprimo una smorfia. Quei due sono attaccati come due sanguisughe. Dall'altra parte del locale scorgo un ciuffo scuro dall'aria famigliare, e solo al pensiero perdo un battito.
<<Prego.>> la voce di Diego mi riscuote, mi volto verso di lui con un peso sullo stomaco.
Forse sono solo paranoica, qui dentro ci saranno un centinaio di persone, sicuramente ho visto male. Più ci penso più lo vedo ovunque, e dovrei darci un taglio. Mi dipingo un bel sorriso finto sul viso e cerco di tornare alla serata con Diego, anche se vorrei tornare in camera.
<<Grazie.>> dico, afferrando il calice di vino.
Gioco con il bicchiere di vetro, muovo il liquido rosso in circolo, con la mente da un altra parte. Il bagnino segue il gesto con gli occhi, poi mi fissa bene in faccia. Ha capito che qualcosa non va, non gli sfugge nulla.
<<Vuoi che ti accompagni in camera?>> domanda, preoccupato ma comprensivo.
Sto per annuire quando scorgo il protagonista dei miei film mentali. È senza dubbio lui, con una camicia chiara e un paio di pantaloni di jeans. È circondato da ragazze, ovviamente. Sento il sangue ribollere nelle vene, ma si sa, la rabbia non è mai una buona consigliera.
<<Assolutamente no. Ci conosciamo poco, perché non mi parli un po' di te?>>
Spazio autrice: E ci risiamo. Ma sta volta le cose andranno diversamente, e niente alcol 😂
Vabbè il giusto 😌
Lascio in allegato il vestito di Eu, che boh, a me piace 😏😍
Alla prossima 😘🌌💎