C'è una frase che dice "stai vicino alle persone che ti fanno sentire come un raggio di sole". Ammetto di non averne mai capito il significato fino a quando non ho conosciuto Shawn. Stare accanto a lui significa dimenticarsi di tutte le tue preoccupazioni ed essere capace di tirare un sospiro di sollievo. Ha la meravigliosa capacità di farti sentire unica e renderti un pezzo di casa sua dandoti tutto l'affetto possibile. Vengo risvegliata dai miei pensieri quando Nicole scuote la sua mano davanti ai miei occhi e dice:
- Hazel, ci sei?
- La bella addormentata è uscita dal suo sonno profondo aggiunge con una punta di acidità Camila
Le cose andrebbero meglio se in questo gruppo lei non ci fosse. Quando ho visto il vero carattere di Liam uscire allo scoperto e riversarsi tutto su di me ferendomi, ho aperto gli occhi e ho cominciato a vedere la vera personalità di ogni persona accanto a me, e nel caso di Camila posso affermare che lei non è la persona giusta per Shawn, ma se lui si trova bene con lei le cose non possono di certo cambiare e se lui è felice, cercherò di esserlo pure io.
Dopo essere uscita dall'aula di biologia dove si è tenuta l'ultima lezione di oggi, mi dirigo verso il mio armadietto per riprendere le mie cose e tornare finalmente a casa e ad un tratto sento il rumore di libri che si schiantano contro il pavimento e la voce di Camila che è un misto tra rabbia e tristezza. Quando rivolgo lo sguardo verso lei noto con sorpresa che la persona a cui sta riversando tutte queste parole piene di odio è Shawn, così senza pensarci mi avvicino a lui.
Ma cosa sto facendo!!!
Camila adesso guarda me e se gli sguardi potessero incenerire, a quest'ora io sarei già cenere sparsa sul pavimento. Si avvicina a me e puntandomi un dito contro dice:
- Sei tu la causa di tutto!
- Camila non metterla in mezzo ad una cosa che riguarda solo noi due dice Shawn con fare protettivo
- Quindi vorresti farmi credere che la causa dei nostri problemi non sia lei?
Decido di non proferire parola, ho già fatto un grosso errore intromettendomi. A mò di scusa lo guardo cercando di trasmettergli il mio dispiacere e lui mi sorride rassicurandomi. A quel punto Camila raccoglie i suo libri da terra e scappa via.
Sto per chiedere a Shawn perché Camila si sia comportata in questo modo, ma lui mi prende per mano e mi conduce in palestra. E' vuota ma non manca molto all'arrivo degli alunni che svolgono qui le attività extra-scolatiche. Ci sediamo sugli spalti e il silenzio è talmente pesante che lo sento riecheggiare per tutta la palestra. Non so se riuscirà a parlarne, è palesemente distrutto e questa è una terribile conseguenza del suo carattere. Shawn ha questo dono meraviglioso di rendere parte del suo cuore qualsiasi persona entri nella sua vita; gli da tutto l'amore possibile e il vero problema si presenta quando deve andare avanti e lasciarsi il dolore alle spalle. Non è sempre così facile come sembra.
Shawn comincia a parlare e io, presto attenzione alle sue parole:
- Penso di amare una persona e non è Camila. Sono stato un bugiardo con lei.
- Lei lo sa?
- Credo lo abbia capito. Per lei provo solo affetto, niente di più
- E chi sarebbe questa persona di cui sei innamorato?
Shawn non risponde, diventa rosso in viso e si passa una mano tra i capelli. Interpreto questo suo silenzio come la decisione di non voler svelare questo nome. Per farmi perdonare per essere stata così invadente, prendo la sua mano tra le mie e dico:
- Comunque non puoi fartene una colpa se provi dei sentimenti. Camila è stata esagerata e non si è neanche sforzata a parlare con te per capire il perché dei vostri problemi.
Senza dire una sola parola si avvicina e mi abbraccia mentre qualche lacrima riga il suo viso. Una scarica di brividi invade ogni fibra del mio corpo. Riesco a percepire le sue fragilità. Lui è fatto così; lascia tutto dentro di sé: le sue ansie, le sue paure. Ma quando la sera arriva si chiude tra le sue mura e si sgretola come un vaso di ceramica; perché a volte pure l'essere più forte ha un lato nascosto ed è forse anche il più fragile.
Durante il pomeriggio, facendo una videochiamata con le mie amiche, decidiamo di organizzare un campeggio al lago di Toronto a cui parteciperemo tutti, pure i ragazzi; d'altronde chi avrebbe dovuto montare le tende se non loro?
VENERDI' POMERIGGIO
Non capisco perché non riesco mai ad essere puntale. Tra 5 minuti le ragazze passeranno a prendermi e io devo ancora finire praticamente tutto. Fortunatamente il mio ritardo coincide con quello delle mie amiche e infatti, quando mi avvertono di essere davanti il vialetto di casa mia, le raggiungo e senza perdere neanche un minuto ci immettiamo nel traffico della nazionale e raggiungiamo il lago.
Parcheggiamo davanti ad un sentiero e dopo 10 minuti di camminata in mezzo alla natura, giungiamo al lago dove troviamo la gang del bosco (i ragazzi ovviamente) che è già operativa. Sono le 6 del pomeriggio, un leggero venticello fa si che l'acqua del lago, illuminata dagli ultimi raggi solari, compia un movimento gradevole alla vista. E' un laghetto in mezzo ad una delle metropoli più belle e trafficate al mondo, ma per me adesso è un piccolo angolo di paradiso. Quando il sole lascia spazio alla notte, in ragazzi accendono un fuoco e tra risate, tanto cibo e momenti di pura follia, il tempo passa. Ad un tratto Shawn si alza e si dirige verso una tenda da cui esce 5 minuti dopo con una chitarra in mano. Regna un silenzio stranamente piacevole e Shawn canta delle parole mai sentite prima.
Don't know why I tried
'Cause ain't nobody like you
Familiar disappointment every single time I do
Every single night my arms are not around you
My mind's still wrapped around you
Baby, tell me when you're ready
I'm waitin'
Baby, any time you're ready
I'm waitin'
Even ten years from now
If you haven't found somebody
I promise, I'll be around
Tell me when you're ready
I'm waitin'
i'm waitin'
Shawn guarda me, io guardo lui, la mia testa si chiede quando abbia scritto questa canzone, il mio cuore fa i salti di gioia non avendo mai provato emozioni così forti davanti a parole così belle.
ORE 04.00 DEL MATTINO
Questo campeggio potrebbe rivelarsi una delle esperienze più emozionanti della mia vita se non fosse che non riesco a dormire. Stanca di non fare altro che rigirarmi nel mio sacco a pelo, mi infilo le scarpe ed esco fuori. Grazie ai riflessi della luna, vedo che in riva al lago c'è qualcuno e quando mi avvicino noto con grande sorpresa che questa persona è Shawn. E' nervoso e scarica la tensione lanciando sassolini nell' acqua. Mi siedo accanto a lui e quando si accorge della mia presenza, mi rivolge un piccolo sorriso. Ricambio il saluto e chiedo:
- Che ci fai sveglio?
- Non riuscivo a dormire. E tu?
- Stessa situazione.
Cala il silenzio e ciò mi mette ansia; non so cosa fare: da un lato vorrei prendere coraggio e riempirlo di domande, ma dall'altro ho paura di disturbarlo e renderlo più preoccupato di quanto già non sia. Alla fine la curiosità ha la meglio e così, dopo aver fatto un lungo respiro, chiedo:
- La canzone che hai cantato stasera l'hai scritta tu?
- Si, ci sto lavorando, non è ancora completa.
- Quando ci lavori pensi a lei?
- Si, questa canzone è dedicata a lei.
- Ma lei la conosco?
- Beh in realtà è proprio qui davanti a me
Il mio cervello smette di funzionare mentre i battiti del mio cuore accelerano e ho paura che di li a poco il mio cuore uscirà dal petto. Sto vivendo un mix di emozioni mai provato prima ed è devastante.
Shawn si alza e con una mano aiuta me a fare lo stesso. Mi avvicina sempre di più e i nostri corpi l'uno attaccato all'altro combaciano perfettamente. Poggia una mano sul mio fianco mentre l'altra si premura a spostarmi una ciocca di capelli dal viso. Quel gesto mescolato all'intensità del suo sguardo mi manda in tilt il cervello e tutto quello che riesco a fare è circondare il suo collo con le mie braccia. Ad un tratto i nostri sguardi si incrociano tra di loro ma non è niente di passeggero: i nostri occhi si incastrano e i nostri cuori battono all'unisono. Shawn accorcia sempre di più le distanze tra di noi, i nostri occhi si chiudono, le nostre labbra si cercano, si sfiorano, perdono il controllo fino a quando non si baciano. Nel mio cuore scoppia una festa e le mie gambe tremano, tant'è che mi stringo di più a Shawn per paura di cadere. Ci abbracciamo, sento i battiti del suo cuore e vorrei poterne fare la colonna sonora della mia vita.
Mentre i nostri corpi sono ancora legati da questo abbraccio, lo guardo negli occhi e dico:
- C'è una frase che più di tutte mi ha colpito.
- Quale?
- Tell me when you're ready, I'm waitin'
- Ne hai passate tante per colpa di Liam ed è superfluo dirti che ti darò tutto l'amore che meriti, credo che da questo bacio tu lo abbia già capito. Non avevo mai provato emozioni così forti, tutte messe insieme, prima d'ora. Ma se ancora non ti senti pronta, io ti aspetterò, anche per tutta la vita.
- Non mi aspettare più, io sono già qui.
Lo bacio, stavolta con più certezze e meno paura.
Spazio Autrice
Mie care lettrici,
mi scuso per l'attesa, ma scrivere a volte si rivela più difficile del previsto. Non riesco neanche a commentare ciò che ho scritto, ho vissuto troppe emozioni di cui sono ancora vittima.
Se vi è piaciuto lasciate una stellina. Al prossimo aggiornamento
Con affetto
Hazel Mendes